Benedetta Parodi è pronta e fiduciosa per la nuova stagione de I Menù di Benedetta. Il suo piatto forte – al via oggi alle 18.25 su La 7 – si presenta ai nastri di partenza con una ricetta ricca di nuovi ingredienti: il primo è la presenza del pubblico che interagirà con la cuoca-conduttrice rendendo più dinamica l’atmosfera che si respira nella casa televisiva della signora Caressa; poi ci saranno nuove rubriche e ospiti e un traino davvero particolare, quello rappresentato dal Cristina Parodi Cover… Il ritorno del cooking show è al centro della nostra chiacchierata con Benedetta Parodi, in cui la giornalista confessa una certa nostalgia per il “suo” minuto e mezzo di Cotto e Mangiato.
Quali sono le novità della seconda edizione edizione de I Menù di Benedetta?
La prima novità è il pubblico. L’anno scorso mi sentivo un po’ sola e ora avrò un pubblico con cui interagire, che mi dà suggerimenti, mi aiuta a girare il sugo mentre sto facendo altro o mi ricorda di mettere il sale se lo dimentico. E’ un pubblico familiare. Un’altra caratteristica sarà la presenza di ospiti che contribuiranno alla creazione di alcune rubriche. Per esempio impareremo a fare i cupcake e ci sarà uno studente universitario simpaticissimo che ci farà le “ciccionate”, quei piatti un po’ così ma che a volte viene voglia di mangiare. Inoltre cucina e soggiorno sono nuovi.
L’innesto del pubblico lascia supporre ad una pesante modifica del format.
Diciamo che l’anno scorso siamo stati più didascalici mentre quest’anno, visto l’orario più giocoso, abbiamo cercato di rendere il programma più dinamico.
Avete mai pensato alla diretta?
Non si riesce a fare, ci sono dei passaggi di cottura troppo lunghi. Alcuni piatti non potremmo farli, basti pensare che io per montare i bianchi a neve impiego cinque minuti! Quest’anno però sarà una “finta diretta” con molto meno montaggio. Elimineremo solo i tempi morti.
Su La7 nella fascia dalle 18:00 alle 20:00 quest’estate L’ispettore Barnaby ha ottenuto ottimi ascolti. Giovedì scorso ad esempio ha toccato il 4.46% di share: temi il confronto?
Mamma mia, sì sognerei di fare come L’Ispettore Barnaby… che ha un pubblico più maschile però mentre il mio ruolo e anche quello di Cristina è quello di attirare il pubblico femminile. Secondo me, non perché ci sono io, ma il pomeriggio de La7 è forte quest’anno. Io ci credo molto.
Tu sarai in onda subito dopo Cristina Parodi Cover: ci sarà competizione?
No, siamo all’unisono proiettate verso la stessa meta. Faremo incursioni reciproche nei rispettivi programmi e trovo molto carino anche il fatto che veniamo di seguito.
Chi guadagna di più tra te e tua sorella?
Ah io non so quanto guadagna Cristina.
A Mediaset rimpiangeranno più te o lei?
Né l’una né l’altra, abbiamo lavorato bene e quando non c’era più spazio per crescere ci siamo spostate ma con grande amicizia e serenità. Non credo ci siano dei rimpianti.
La seconda edizione de I Menù di Benedetta conserva la doppia messa in onda (al pomeriggio e il giorno seguente in replica a mezzogiorno e mezzo): sei favorevole?
Malgrado sia un orario difficilissimo, sono contenta perché continuo a pensare che alle 12:30 chi è a casa vede con piacere il programma. Quello è un orario che sento mio.
Mai pensato – un po’ come avviene con il magazine di Cristina – di sdoppiare il programma, ad esempio I Menù di Benedetta Pranzo e I Menù di Benedetta Cena?
No, quello che a me sarebbe piaciuto, e per diversi motivi non si è potuto fare, è dar vita ad una pillola – com’era Cotto e Mangiato – che lanciasse il mio programma. Mi rendo conto, però, che le pillole non servono a niente alla rete. Il mio minuto e mezzo di Cotto e Mangiato, come lo montavo io, come lo facevo io, con le mie ricette, resta un gioiellino che prima o poi mi piacerebbe rivedere.
In Cristina Parodi Cover non ci sarebbe spazio per una pillola?
Non avrebbe senso però farò sicuramente delle incursioni in cui parlerò di cucina. Comunque trovo giusto il modo in cui abbiamo calibrato il programma quest’anno.
Hai detto: “Come lo montavo io, come lo preparavo io”. Orgoglio, nostalgia o altro di Cotto e Mangiato?!
Cotto e Mangiato è nel mio cuore, ha fatto sì che la mia passione diventasse un lavoro, un lavoro di artigianato televisivo che resta unico e dei cui frutti continuo a goderne.
A DavideMaggio.it Tessa Gelisio ha detto che forse non aveva la tua stessa credibilità ma ha compensato con le ricette. Che ne pensi?
Non lo so, non riesco mai a vederla e non conosco il suo programma.
Qualche mese fa Aldo Grasso ha detto, tra le altre cose, che sei approdata a Cotto e Mangiato perché eri una giornalista disastrosa. In quell’occasione Giorgio Mulè, che era il tuo direttore dell’epoca, su Twitter scrisse: #Grasso su B. #Parodi dice alcune verità (parlo per scienza diretta), altre non può saperle. Prima o poi le svelerò.” Cosa c’è da svelare?
Non lo so proprio. Mulè è un grande appassionato di cucina, volendo essere competitivo a quell’ora anche nei confronti della Clerici, ha deciso di fare una rubrica che, in considerazione della mia abilità tra i fornelli, mi ha assegnato. Mulè mi ha dato questa opportunità senza sapere di farmi un grosso regalo.
Per quale motivo lasciare completamente il telegiornale?
Perché preferivo cucinare, era il mio più grande sogno.
Come prendi le critiche alla tua cucina? C’è chi dice che non sai cucinare…
Grazie a Dio di critiche ne ricevo poche, credo che la gente abbia capito il mio modo di cucinare. Comunque io sono una che ascolta le critiche e quando sono costruttive ne faccio tesoro.
Una rubrica con Bigazzi la inseriresti?
Abbiamo due visioni della cucina decisamente diverse e non potremmo lavorare insieme mentre mi piace molto cucinare insieme ai grandi chef che molto sportivamente accettano di applicare la loro arte ad un tipo di cucina casalinga più facile.
Hai mai vagliato nuovi format?
No, sono pochi i programmi di cucina che guardo, ne ho fin sopra i capelli, come potrete immaginare. Adoro Masterchef e mi piace molto Gordon Ramsay. Non potrei mai fare nulla di simile, il mio approccio è tutt’altro che aggressivo o competitivo.
Chissà cosa direbbe Gordon quando usi i prodotti surgelati..
Mamma mia, mi mangerebbe… Secondo me è una persona talmente intelligente e avanti che apprezzerebbe il mio tipo di cucina che non è quello di uno chef e in quanto tale non avrebbe motivo per criticarmi.
Devi scegliere: un programma con tuo marito Fabio Caressa o un grande talent culinario in prima serata?
Non lo so, ho cominciato al telegiornale ed è arrivato tutto quasi senza volerlo. Non so se sarei in grado di fare una cosa del genere, io mi diverto a sfornare delle torte.
Hai mai pensato di aprire un ristorante?
Neanche morta, che fatica. Solo a pensarci sto male, non ho spirito imprenditoriale. Preferisco andarci al ristorante.
Il piatto che non vorresti mai cucinare?
Carne di cavallo, mi fa tenerezza.
Mai avuta “reticenza” nel cucinare animali?
Io non sono vegetariana, anche se mi piacerebbe ma adoro troppo la carne. Diciamo che, come molti, se dovessi cacciare quello che mangio sarei vegetariana.
Un sogno nel cassetto?
Scrivere libri che non siano solo di cucina.
Dei romanzi?
Vedremo nel tempo, è più che altro un’idea.
Tornando al programma, quali saranno gli ospiti della prima settimana?
La prima settimana sarà molto familiare, il primo ospite sarà Fabio che mi porta sempre fortuna, sia nella vita che in tv, e poi festeggeremo il compleanno di Matilde, la mia prima figlia. Sono venuti poi Nicola Savino, Lucilla Agosti, la campionessa olimpica di scherma Elisa Di Francisca.
Sembri molto discreta, come mai la scelta di far apparire i tuoi figli in tv?
Perché no? Ogni mamma è orgogliosa dei propri figli. Non capisco i personaggi che si fanno fotografare col figlio appena nato ma di schiena. Ma lascialo a casa. Non mi sembra sia una cosa drammatica, sono foto di famiglia. I miei bambini si divertono, hanno un rapporto sano senza fanatismo con la televisione.
Non è cambiata la loro vita in questi ultimi anni?
No, quando sono nati io già conducevo il tg, anzi lo hanno condotto con me nella pancia.
La tua di vita com’è cambiata?
Poco, ora riesco a gestire meglio i miei tempi perché ho un lavoro più indipendente.
Sei più felice, soddisfatta o ricca?
Stanca, sì anche più ricca ma il mio stile di vita non è cambiato molto.
1. sboy ha scritto:
10 settembre 2012 alle 12:11