Crisi? Taglio dei costi? Macchè! C’è solo una cosa che, televisivamente parlando, non conosce momenti di recessione e tira sempre, tira addirittura più di un carro di buoi. Non fate i maliziosi e non pensate al celebre proverbio, stiamo parlando della Serie A, l’unico evento in grado di far superare il milione di spettatori ai canali Sky e Mediaset Premium. Limitandoci agli ascolti dell’ultimo turno infrasettimanale la partita Novara-Inter ha fatto toccare alla pay tv di Murdoch il 5.6% (3.35% per la concorrenza) mentre la diretta delle altre otto partite del mercoledì sera ha toccato l’8.4% complessivo.
Normale, quindi, che i due colossi a pagamento non si siano lasciati sfuggire i diritti del campionato di calcio relativi al triennio 2012-2015 per un costo complessivo di quasi 2,5mld di € versati nelle casse della Lega Calcio. In particolare, Sky si è assicurata i diritti di tutte e 20 le squadre di Serie A (Pacchetto 1) per un importo complessivo di 1,683 mld di € mentre Premium ha fatto suo il Pacchetto 3 comprendente le partite di 12 squadre alla “modica” cifra di 804 mln di €. Restano senza copertura sul digitale terrestre le altre 8 squadre del massimo campionato (quelle che fino alla scorsa stagione avevano venduto i diritti a Dahlia Tv) ma non è una novità. Del resto, anche in questa stagione il dtt non trasmette tutte le 380 partite.
Si tratta di cifre proporzionalmente più alte rispetto all’importo versato dalle pay tv per il biennio 2010-2012, che rendono il “valore” della Serie A il secondo in Europa dietro la Premier League inglese. Il motivo è che la fame di calcio del pubblico del Belpaese non si è mai placata nonostante il livello tecnico del nostro campionato non sia più d’eccellenza, con la conseguenza che il football è – e resterà - l’unico veicolo a disposizione delle tv a pagamento per attrarre nuovi clienti e mantenere quelli vecchi, con buona pace di Simona Ventura, film in prima tv e serie in anteprima.
I diritti televisivi continuano così ad essere la principale (quasi l’unica) fonte di sostentamento per le società di calcio. E il corollario è che il potere delle pay tv continuerà a non incontrare ostacoli: al fine di valorizzare ancor più il prodotto, Sky punta forte sull’introduzione del ‘Monday Night’, la partita del lunedì sera che garantirebbe un’ulteriore pregiata finestra in cui inserire costosi spot pubblicitari.
Ai poveri, purtroppo, sono rimaste le briciole: nessuna tv free ha offerto la cifra richiesta nel bando per acquisire i diritti degli highlights in chiaro (per intenderci, l’attuale 90°Minuto). Esagerati i 78 mln di € indicati dalla Lega quale base d’asta per questo pacchetto. Probabile che Viale Mazzini proceda con una trattativa privata includendo anche i match della Coppa Italia ma occhio al Biscione che sembra stia studiando una nuova formula (partite in chiaro e su Premium) per aggiudicarsi la Tim Cup.
1. PeregoLibri ha scritto:
23 settembre 2011 alle 15:20