Oreste Lionello è morto a Roma dopo una lunga malattia. L’attore era nato il 18 aprile 1927 a Rodi, in Grecia. Aveva 81 anni.
La camera ardente per rendere l’ultimo omaggio al famoso attore, sarà ospitata da oggi in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca: sarà aperta dalle ore 21 alle 23 di oggi e per tutta la giornata di domani, dalle 9 alle 23. La cerimonia funebre, invece, si svolgerà sabato 21 febbraio, alle ore 13, presso la Basilica di Santa Maria d’Ara Coeli in Campidoglio. Oreste Lionello sarà tumulato nel Cimitero Monumentale del Verano – si legge in una nota del Comune di Roma- “quale riconoscimento alla sua importante figura di artista poliedrico che tanto ha saputo dare alla nostra città, soprattutto con la sua attività al Teatro Bagaglino, e all’Italia intera”.
Lionello può, a ragione, essere considerato il re indiscusso della compagnia teatrale del Bagaglino. Fondata a metà degli anni sessanta, è stata protagonista di numerosi spettacoli e film per la televisione. Proprio tra poco più di un mese la compagnia doveva tornare in onda su Canale5 con un nuovo show in prima serata, slittato rispetto alla consueta collocazione invernale di gennaio/febbraio. E Lionello sarebbe stato uno dei protagonisti assoluti.
Dopo il salto la carriera dell’artista e alcuni ricordi dei colleghi:
Lionello e’ considerato tra i piu’ grandi doppiatori di sempre: ha dato voce a Charlie Chaplin nel ridoppiaggio del 1972 de ‘Il grande dittatore’, a Dick Van Dyke in ‘Mary Poppins’, a Peter Sellers ne ‘Il dottor Stranamore’, a Gene Wilder in ‘Frankenstein Junior’, a Michel Serrault nella trilogia de ‘Il vizietto’ ma, soprattutto, a Woody Allen nei film del regista americano. Inoltre nella versione cinematografica di ‘Cyrano De Bergerac’ con Gerard Depardieu ha provveduto alla traduzione delle battute del protagonista tutte rigorosamente in rima. Presente in diversi film di Federico Fellini, dove spesso ha dato la voce a piu’ personaggi nella stessa pellicola.
E poi la consacrazione definitiva al Salone Margherita con le sue indimenticabili imitazioni, una su tutte quella del presidente Andreotti. Questi i ricordi di alcuni dei suoi compagni di lavoro:
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Pier Francesco Pingitore: “Ci legava un sentimento profondo, oltre al rapporto professionale, la mia vita è totalmente intrecciata con quella di Oreste. Era una persona unica, di una bontà e di un’intelligenza assolutamente superiori“.
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Martufello: “Cosa mi resta di Oreste? Trent’anni di ricordi. Abbiamo lavorato fianco a fianco senza perdere una stagione. Anche quest’anno a ‘Sex and Italy’. Si era preso quindici giorni per riposarsi. Mi voleva molto bene, penso che non lo dimenticherò mai“.
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Angela Melillo: “La perdita di Oreste e’ un lutto enorme. Era una persona dolce e sensibile e quando saliva sul palco ti regalava sempre qualcosa. Spesso gli attori sono egocentrici, Oreste invece amava lavorare insieme agli altri. Con questo lutto il mondo dello spettacolo perde un grandissimo attore“.
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Justine Mattera: “Lavorare con lui per me e’ stato un onore. Facevamo insieme uno sketch su Andreotti che mi metteva molto in ansia ma lui era sempre pronto a incoraggiarmi. Era un grandissimo attore, un vero e proprio mito“.
Questa sera durante la terza serata del Festival di Sanremo ci sarà un tributo all’artista scomparso.
1. luigino ha scritto:
19 febbraio 2009 alle 15:18