Complice il graffio sagace di Maurizio Costanzo il Sanremo…parliamone sta diventando un evento nell’evento. Se non ci fossero i fiori sgargianti a ricordarci che siamo in riviera sembrerebbe l’intimità del salotto del Costanzo show, un buon antipasto al ritorno quotidiano in video con Bontà sua. Stessa ironia, stessa capacità di cucire i vari segmenti di dibattito e sviscerare le questioni più intriganti.
Nel pout-pourri di esagerazioni cavillose degli irriducibili critici del Festival, che da decenni ormai palleggiano tra di loro i soliti tormentoni delle giurie, degli arrangiamenti e della televisività che prevale sull’arte musicale, spicca un clima di grande serenità e leggerezza, atmosfera pregnante in quest’edizione, che ha reso il question time più di una banale conferenza stampa. In poche parole se la Clerici e Mazza non brillano per capacità antidiplomatiche e si rifugiano nelle consuete scappatoie retoriche ci pensa il buon Costanzo a spargere i semi del pepe tra i giornalisti.
E’ bello soprattutto il passaggio del confronto, quando i critici sono chiamati a motivare i giudizi agli antipodi su un personaggio o una canzone. Nel foglietto di Costanzo c’è spazio per le note più curiose, dalle tette strizzate male dalla Clerici alla richiesta di esplicazione del giudizio arrangiamento plumbeo, dagli sbalzi di umore dei critici capaci di dare anche cinque punti di differenza alla stessa canzone, alla proposta della medaglia al valore (con tanto di titolo da trovare per questa sorta di premio alla carriera) per Luzzatto Fegiz, giornalista sempreverde nella sala stampa dell’Ariston. Noi, per la cronaca, proponiamo l’istituzione del MATUSAnremo.
Tra ipotesi strampalate (tipo quella che l’Italia non apprezzi D’Angelo per paura di essere giudicata male) e sentenze spietate, emergono però delle domande, brillanti proprio perché retoriche, a cui è doveroso concedere un ulteriore lampo di gloria.
Dopo il Principe di Savoia il prossimo anno non sarebbe giusto far partecipare un Borbone?
Se vincesse la quindicenne Jessica Brando potremmo avere il primo caso di vittoria in contumacia dato che la premiazione avverrà verosimilmente dopo mezzanotte?
Il televoto premia la canzone di Pupo e non quella di D’Angelo: è la vittoria della Repubblica dei Savoia contro la Repubblica napoletana?
1. daniele urciuolo ha scritto:
19 febbraio 2010 alle 17:40