Altro che sovraesposizione, altro che polemiche, altro che battere in ritirata come ha fatto la Rai: Valeria Marini è fierissima del suo matrimonio in pompa magna. Se tornasse indietro, però, non concederebbe l’esclusiva solo perché poi i fotografi, per accaparrarsi qualche scatto, hanno esagerato urlandole di tutto e prendendo a calci la sua auto. Ma lei, potendo, avrebbe dato anche di più. A proposito, infatti, del mancato ingresso delle telecamere di Domenica In Così è la Vita in Chiesa ha rivelato:
“E’ stato il Vicariato di Roma a negare l’ingresso delle telecamere in Chiesa, che ci posso fare io? Forse quello che è mancato, me ne rendo conto, è stata una postazione dove fare una bella intervista in diretta, sì, per raccontare le mie emozioni a caldo. […] Abbiamo tantissimo girato. Stiamo persino realizzando una docufiction […] (dal titolo, ndDM) Un sogno lungo un giorno.”
Poco importa se stavano per cadere delle teste ai vertici Rai e se l’Aiart ha criticato l’inutile spreco di soldi della tv pubblica: come leggiamo sulle pagine di Panorama, la sposa dell’anno va avanti per la sua strada continuando ad aspettare che arrivino altri regali di nozze sul conto IBAN dedicato all’associazione per la cura delle malattie reumatiche infantili, Amri (per ora ha raccolto 70.000 euro ma l’obiettivo è pari a 150.000 euro).
“Non solo la diretta è stata un’operazione intelligente, ma da parte del servizio pubblico anche doverosa. In questi tempi difficili un matrimonio fa sognare, e richiama valori importanti quali l’incontro col Signore e la consacrazione dell’amore.”
E in merito alla bestemmia volata durante la diretta con Lorella Cuccarini, pietra dello scandalo in casa Rai, la neo signora Cottone chiarisce che a dirla non è stata un delle sue guardie del corpo, ma un fotografo: ha delle immagini che lo dimostrano e che fornirà alla RAI che, come lei sostiene, dovrebbe pensare a sporgere denuncia.
1. Pippi ha scritto:
23 maggio 2013 alle 14:08