24
febbraio

SERVIZIO PUBBLICO: MICHELE SANTORO ‘SPUTTANA’ LA RAI. MA NON VEDE L’ORA DI TORNARCI

Michele Santoro

A volte ritornano. I bei tempi di Annozero, si intende. Ieri sera a Servizio Pubblico sembrava quasi di respirare l’aria elettrica del defunto talk show di Rai2, quello in cui gli ospiti si affrontavano a colpi di roncola e la tensione dialettica si tagliava a fette. L’illusione è avvenuta grazie ad Adriano Celentano, che ha rilasciato un’intervista al programma di Michele Santoro per raccontare i retroscena della sua partecipazione a Sanremo. Un po’ di rock ‘n’ roll nella trasmissione del giovedì sera.

A Servizio Pubblico il Festival del Molleggiato ha tenuto banco per l’intera puntata con filmati e testimonianze raccolte all’Ariston nei giorni della kermesse. Il tema della puntata non era stato scelto a caso ma sottendeva un obiettivo ben preciso. L’intenzione di Santoro era infatti quella di mostrare al pubblico la presunta crisi della governance Rai. A partire dal caso Celentano, il giornalista ha parlato di una tv pubblica allo sbando, in mano ai partiti (ma dai, che scoperta!) e influenzata della Chiesa.

Nel sostenere la sua tesi, Santoro è stato aiutato da alcuni ospiti presenti in studio. Corradino Mineo, ad esempio, ha attaccato: “in Rai ci vuole coraggio (…) Stiamo copiando da anni il sistema Mediaset e nessuno ne parla“. Secondo Lucia Annunziata la tv di Viale Mazzini “è serva del padrone della concorrenza“, e pure il Consigliere dimissionario Rizzo Nervo ha parlato di decadenza della Rai. Poi è intervenuto pure Carlo Freccero a dire che l’emittente non ha avuto il coraggio di difendere i suoi successi. Il ritratto di uno sfacelo, insomma.

La ciliegina sulla torta è stata l’intervista ad Adriano Celentano, che ha evidenziato un “errore nel meccanismo di conduzione della Rai”. A completare la sceneggiata, un incredibile sondaggione lanciato da Giulia Innocenzi al popolo del web: volete sostenere la candidatura di Beppe Grillo alla presidenza della Rai?

Ora, la contraddizione è evidente. Ieri sera Santoro ha dipinto la Rai come una zattera alla deriva in mano ad un branco di Schettini: opinione legittima e forse verosimile. Peccato che in questi mesi il giornalista non abbia fatto altro che strizzare l’occhio alla tv pubblica; più volte Michele ha detto di essere pronto a tornare in Rai, dove poteva fare ciò che voleva. Anche mandare a vaffanbicchiere il DG.

Un po’ come nella favola della volpe e l’uva, oggi Santoro disprezza ciò che non può avere. Già, bei tempi quelli di Annozero…



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13 Commenti dei lettori »

1. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 11:01

beh ma anche quando era ad annozero criticava la rai giustamente no?
e comunque è stato praticamente lui a lasciare.
tutti vorremmo una rai senza politici che decidano le sorti di tutto, ma solo con bravi tecnici



2. DavideBellombra ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 11:08

Ha detto semplicemente come stanno le cose…il suo è un amore per un servizio pubblico inesistente!



3. MisterGrr ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 11:08

Esatto, quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba.

Ormai è un disco rotto San Toro.



4. Giuseppe ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 11:10

Tanto presunta la crisi della governance non è. Anzi, la parte più interessante del dibattito è stata quella dove più voci hanno rilevato una mancanza di reale direzione del servizio pubblico rimpiangendo addirittura quella democristiana, socialista e comunista.

Inoltre, Freccero ha fatto notare come la Rai da questo punto di vista assomigli a Mediaset anche nell’acquisto di produzioni esterne.

Il problema è che non solo non sono emerse proposte concrete per uscire da tale situazione ma si è auspicato l’intervento del governo tecnico che, temo, a sua volta si affiderà direttamente a Edward Mani di Forbice.



5. vicky ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 11:24

Caro Santoro,io sono una ex della sinistra e sottolineo ex perchè per fortuna ho aperto gli occhi e prendo le distanze dalle cose che dite e
non fate.Tempo fa una puntata intera è stata dedicata alla rivolta dei
Senegalesi a Rosarno.Vi siete riempiti la bocca con le solite frasi fatte
tacciando i Calabresi di razzismo.Poi il nulla…che fine hanno fatto quei
poveri disperati?Ve lo dico io senza problemi:vivono di elemosina e di
aiuti dei calabresi,raccolgono le arance che non si vendono perchè in
Italia importiamo gli agrumi.Non hanno soldi per spostarsi e hanno la schiena a pezzi,sono curati da un volontario di emergency e intorno a
loro il silenzio,non fanno più notizia nè procurano share.Ho denunciato
a striscia,a barbara d’urso a studio aperto.ma silenzio totale,il loro attimo di popolarità è passato.Complimenti a voi



6. Vincenzo ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 11:29

Il discorso che hanno fatto ieri sera a Servizio Pubblico è semplicemente condivisibile, non c’è niente da contraddire. Soprattutto le parole di Freccero (ho seguito in parte su youtube ma ho letto alcuni tweet), che parlavano di una Rai che non valorizza i suoi gioielli (ed ha detto anche che Mediaset sta in crisi totale).

Il fatto che Santoro voglia tornare in Rai, non significa però che non può dire la sua riguardante l’azienda pubblica, l’ha fatto più volte ad Annozero, figuriamoci a Servizio Pubblico se può farlo.



7. Pippo76 ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 11:44

Quoto tutti coloro che condividono il pensiero di Santoro visto che la situazione dell’Azienda pubblica è sotto gli occhi di tutti, soprattutto analizzando come e da chi viene gestita.
Ha detto semplicemente le cose come stanno al pari di Freccero. Ma le diceva anche quando era all’interno della Rai che vive un momento pessimo come neanche ai tempi delle lottizzazioni dc,psi ecc
Il discorso della volpe che non arriva all’uva è semplicistico..



8. Nina ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 11:44

Sono veramente stufa di pagare il canone per una cosa che guardo raramente e disgustata da questi che hanno mangiato oh se hanno mangiato, e vorrebbero anche dettare legge. Smettessero anche di dire che è la più grande azienda culturale italiana che ormai pochi ci credo. Privatizzatela!



9. Mike ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 13:41

“in Rai ci vuole coraggio (…) Stiamo copiando da anni il sistema Mediaset e nessuno ne parla“ – quindi, secondo Mineo, il fatto che RAI FICTION (diretta da Fabrizio Del Noce) abbia prodotto “Il giovane Montalbano” che ha fatto il 28% di Share facendo stravincere Rai1 contro Canale5, è un FAVORE a Mediaset? A rigor di logica, io direi che è stato un DANNO ENORME per Mediaset ;) ! Ma, dico io, casomai se la Rai NON avesse fatto tale prodotto (idem per Don Matteo o la fiction della suora o tanti altri) avrebbe fatto un VERO favore a Mediaset ;) ! Sfido chiunque a smentirmi su questo.



10. Mike ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 14:19

Ieri sera Santoro ha detto che “I cattolici nella RAI hanno il controllo di tutte le strutture di produzione più importanti – per una volta, io concordo con Santoro: peccato che il caro Michele ha dimenticato di dire che il 90% e oltre di quei “cattolici” sono antiberlusconiani, ovvero filo-PD (per la precisione filo-PDS/DS – i famosi “cattolici militanti” nel PCI – e filo-PPI/Margherita – ovvero quelli che una volta erano i “diccì di sinistra”, ovvero l’ala sinistra della DC che ha formato il PPI di Rosy Bindi) da sempre… basta vedere la Bianchetti: una “paracula” che passa da una cosa al suo opposto totale, esattamente come facevano i “comunisti spuri” (ovvero i DC di sinistra, detti anche “dossettiani” in quanto guidati da Dossetti, secondo un certo Alcide De Gasperi) ai “vecchi tempi”…



11. Marco Leardi ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 15:12

@Pippo76. il discorso non è semplicistico, è veritiero. Santoro dipinge la Rai come l’inferno, ma non perde occasione per dichiararsi pronto a tornare. In Rai aveva più mezzi e più libertà, è evidente.

Discorso analogo si potrebbe fare per la Annunziata: perché i mali della Rai non li ha sistemati lei quando era ai vertici di Viale Mazzini?



12. Marco Leardi ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 15:20

@Giuseppe. La Rai è nel pallone. Ma la crisi è presunta nei termini apocalittici in cui l’ha presentata Santoro.. il quale ha parlato di influenze dei partiti, di pressioni e ingerenze varie. Cose che accadono da sempre a Viale Mazzini!!
Ieri Belpietro l’ha detto e Freccero si è indignato, mostrando una certa ipocrisia sull’argomento (per il resto ha anche detto cose condivisibili).



13. Pippo76 ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 23:16

Mano male che perlomeno hai notato che Freccero ha detto cose condivisibili..
Purtroppo su Santoro c’è un pregiudizio di fondo



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