24
febbraio

CELENTANO A SERVIZIO PUBBLICO (VIDEO): ALCUNI GIORNALISTI DI REPUBBLICA HANNO PROVATO A BLOCCARE LA MIA PARTECIPAZIONE AL FESTIVAL

Adriano Celentano a Servizio Pubblico

Dal palco di Sanremo a quello di Servizio Pubblico, Adriano Celentano è tornato a colpire. Dopo la sua discussa partecipazione al Festival, il Molleggiato ha concesso un’intervista esclusiva al programma di Michele Santoro che è stata trasmessa questa sera. Al microfono di Sandro Ruotolo, il cantante ha sparato nuove invettive facendo vibrare le corde della provocazione mediatica. Un intervento geniale, nel suo stile.

Celentano ha assicurato che non avrebbe cambiato una virgola del suo intervento sanremese, nel quale attaccava anche il Vaticano e i giornali cattolici. “Ho ricordato solo ciò che è inutile per la Chiesa” ha commentato il cantante. E a Sandro Ruotolo che gli domandava perché siano arrivate critiche feroci dai dirigenti aziendali nonostante gli alti ascolti ha risposto:

“Credo che l’errore stia proprio nel meccanismo di conduzione della Rai. Finché i partiti continueranno a litigarsela, la Rai sarà sempre preda di sotterfugi, intrighi e sospetti a danno del Paese. E’ difficile non pensare che lo stesso Direttore Generale non sia sottoposto a pressioni da parte dei partiti. E non soltanto della destra, ma anche della sinistra. Alcuni giornalisti di Repubblica, per esempio, ci hanno dato dentro mica male per bloccare la mia partecipazione al Festival“.

Poi ha aggiunto che la Rai dovrebbe fare un monumento a Gianni Morandi e Gianmarco Mazzi per come hanno organizzato il Festival.

Il cantante si è inoltre soffermato sulla polemica legata al compenso che percepirà per le sue esibizioni a Sanremo e “la colossale stronzata sbandierata da qualche esponente di AN e del PD secondo la quale io farei beneficienza con i soldi dei contribuenti“. “Che colpa ne ho io se mi è capitato di essere uno degli uomini più pagati d’Europa (…) i soldi che la Rai mi dovrà dare non sono dei contribuenti ma sono miei” ha provocato.

Celentano ha infine parlato di politica

“Qualcosa mi dice che il cambiamento è nell’aria e che il vento di questo cambiamento sta diventando una tempesta. Alle prossime elezioni potrebbero esserci delle sorprese. La gente sta cominciando a capire che non si va da nessuna parte se non prendiamo con forza e determinazione la via dell’onestà” ha detto.

Poi una chiusura geniale dedicata, ovviamente, alla sua esperienza sanremese:

“il successo è bello, gratificante ma non ha niente a che vedere con la felicità che si prova per esempio in una partita a bocce con quattro amici”.

Ecco, Celentano c’è.

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8 Commenti dei lettori »

1. Giuseppe ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 00:54

Sono contento che Adriano Celentano sia ancora considerato geniale da qualcuno non foss’altro per il rispetto che si deve alle grandi carriere artistiche e agli anziani.

L’intervista, se così si può chiamare, m’è parsa un po’ fra il surreale e il banale. Surreale perchè le dichiarazioni di Celentano pur additando destini più alti ricadono comunque in qualcosa di molto terreno. E quindi, non pago di vendicarsi di chi dai tipi confessionali ne ha avversato la partecipazione a Sanremo, il nostro ha parole acide nei confronti di alcuni giornalisti di Repubblica rei di far parte anche loro di un complotto di “casta” nei confronti del Molleggiato. Banale perchè quel menare colpi un po’ a destra e un po’ a sinistra per poi finire con il classico alle prossime elezioni potrebbero esserci sorprese hanno il sapore del qualunquismo. UN po’ come proporre la candidatura di Beppe Grillo al vertice della Rai.

Verrebbe da dire: tutto qui? Fortunatamente in questa puntata di Servizio Pubblico non si è parlato tanto del “Cretino di Talento” quanto di Rai intesa come servizio pubblico. Non ci sono state grandi rivelazioni o proposizioni di progetti concreti. Ma è stato fatto il punto su una situazione più grave di quella che si pensi. E anche i favolosi introiti pubblicitari che pagherebbero la beneficenza di Celentano non sono risultati tali da pareggiare i conti.

Il momento migliore è stato quello iniziale quando Santoro, riferendosi alla sentenza della Fiat contro Rai e Formigli, ha ricordato che la cosa più importante non è il diritto di critica ma la necessità della critica. Quindi è giusto gridare allo scandalo quando si adombra la censura anche nei confronti del grande Adriano ma è anche necessario criticare ciò che ci pare ingiusto. Mantenendo la possibilità di replica, naturalmente.



2. Vincenzo ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 00:54

Io l’ho vista questa intervista, e Celentano è stato semplicemente se stesso, senza esagerare (adesso non si sa per quale motivo, vedi la vicenda dell’editore) ed ha detto delle semplici verità.

Bravo Adriano!



3. Davide Maggio ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 00:54

Vincenzo: si, in effetti il modo di parlare di Celentano e’ davvero naturale! :D



4. Vincenzo ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 00:55

Le ultime parole che ha detto, sono saggiamente belle.



5. Vincenzo ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 00:58

@DM: beh persone più naturali di lui (credo) non ce ne siamo, ed è anche per questo che lo stimo tantissimo :D



6. isolano ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 02:46

Grande Adriano!
Santoro invece sta un po’ stufando. ormai è bollito, si vede: peccato…



7. MisterGrr ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 09:51

Ho voluto vedere il video per giudicarne i contenuti.

Mi sono fermato al 40° secondo. Ma pensava di essere in un film Adriano? Ok che ha recitato in film cult come “Serafino” (che mi piacciono molto), però non è necessario Adriano, davvero.



8. Nina ha scritto:

24 febbraio 2012 alle 11:48

Questa è veramente una bella intervista, piena di domande scomode, di quelle che sa fare Ruotolo. Veramente bravo e meno male che non sta più alla Rai e che non dobbiamo pagarlo.



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