Il segreto del successo di Sanremo? In sole due lettere BB. Non, si badi bene, l’indimenticata fascinosa attrice francese, nè tantomeno la Bislacca di Cologno, ma due grandi animali da palcoscenico: leggasi Paolo Bonolis e Roberto Benigni.
A dispetto di una folta schiera di macabri gufi e cinici sciacalli che, con tanto di bava alla bocca, erano pronti ad azzannare la preda e a inviare una lettera di pensionamento alla manifestazione canora più importante del Bel Paese, il Festival, ieri sera, ha vinto e convinto. Con uno share inimmaginabile alla vigilia (che ha sfiorato quota 50%) Bonolis ha portato a casa, con successo, la prima battaglia di un difficile impegno bellico-televisivo, il cui esito ultimo, però, potrà essere valutato solo al cessate le armi, previsto per sabato in tarda notte. Certo sono lontani anni luce, è inutile negarselo, i tempi in cui l’intera Penisola si paralizzava per la visione di un evento, l’evento per eccellenza, per il quale l’italica massaia, fresca di parrucchiere, riunita con tutta la famiglia di fronte al “focolare catodico”, indossava, persino, l’abito buono. (leggi qui)
Nella conferenza stampa di questa mattina il generale Bonolis ha riconosciuto l’enorme contributo, in termini di ascolti e di qualità del prodotto, offerto dall’intervento del geniale saltimbanco toscano, ieri sera, davvero in uno straordinario stato di grazia. Un festival dell’eccellenza d’ altra parte, ha precisato Paolino, non poteva fare a meno di lui. Parallelamente, però, il presentatore romano ha tenuto a sottolineare come il successo tributato dal pubblico vada imputato al lavoro di tutta la squadra scesa ieri sera in quella pericolosa trincea, e, soprattutto, al valore delle canzoni in gara.
Qualche battuta è stata spesa anche a proposito dell’odierno tormentone: il brano della “focosa” Zanicchi, (leggi qui) che quest’ultima ritiene sia stato danneggiato dagli esilaranti strali lanciati da Benigni. Bonolis, con la schiettezza che lo contraddistingue, ha ammesso che il comico toscano abbia potuto, involontariamente, nuocere alla cantante emiliana, la quale, però, d’altra parte, sapeva di portare in gara una canzone provocatoria e decisamente aliena dal suo tradizionale repertorio. E pensare, aggiungiamo noi, che per mesi non si è fatto altro che parlare e sparlare dell’inutile canzone di Povia! (leggi qui)
Seduto accanto a Paolino, un gongolante Del Noce ha dichiarato che gli attesi dati auditel di questa mattina sono stati “una grandissima liberazione”, (tale da spingerlo a buttare giù dalla branda un assonnato Bonolis), e non ha nascosto il potente scossone emotivo inferto alla sua tradizionalmente algida figura dalla toccante lettura di Benigni.
In attesa della puntata di stasera, Bonolis incrocia le dita e, contemporaneamente, mette le mani avanti ammettendo di attendersi un fisiologico e inevitabile calo negli ascolti. Che stesse, forse, segretamente, pensando allo scontro fratricida che lo vedrà opporsi, fra qualche ora, all’amica Maria De Filippi?
1. Kiara ha scritto:
18 febbraio 2009 alle 17:00