Promossi
8 1/2 a Teresa Mannino. Ha spettinato l’Ariston con intelligenza e carisma dando una sterzata alla kermesse. Perfetta nei momenti estemporanei e di “conduzione” al punto che l’originale monologo risulta non necessario.
7 a Sabrina Ferilli. Una breve comparsata promozionale, che in altri casi sarebbe passata inosservata o noiosa, basta invece all’attrice romana per magnarsi la scena. Autoironica e spontanea.
7 a Diodato. Raffinato ed elegante, il cantante tarantino porta la sua cifra da artista anche questa volta all’Ariston.
6 1/2 a Russel Crowe. L’attore prende in giro John Travolta e si fa perdonare un’esibizione che ci ha riportato alla mente le messe cantante delle chiese protestanti. Per il resto, dopo la figuraccia di ieri, Amadeus ha pensato di stare “schiscio” e di accontentarsi di un improbabile aneddoto su un antenato italiano.
6 1/2 al momento sulle morti sul lavoro. Tema non scontato così come la messa in scena che tuttavia non ha regalato il pathos che ci si poteva aspettare, soprattutto dopo aver ascoltato, nelle sere precedenti, la mamma di Giovan Battista Cutolo e soprattutto Giovanni Allevi.
6+ alla terza serata del Festival di Sanremo. Una co-conduzione azzeccata, sulla carta anche rischiosa, e ospitate non farraginose imprimono il segno + alla kermesse rispetto alla sera precedente. Nessun guizzo dai Big in veste di presentatori.
6 a Rose Villain. Migliora con la seconda esibizione però rimane sul guado. Carina, bravina, canzone simpatica, nessun ‘boom’.
6- a Edoardo Leo. Sul palco per presentare una fiction che partirà l’8 aprile, si lancia in un numero. Ma parlava talmente veloce e forte che si faticava a stargli dietro.
Bocciati
5 1/2 al ritorno di Gianni Morandi. Intendiamoci, rivedere l’eterno ragazzo in tv è sempre fonte di piacevolezza ma fatichiamo a comprendere lo sguardo al passato di Amadeus che nulla aggiunge, o quasi toglie, al Festival.
5+ a I Santi Francesi. Sono forse i più cool, belli da vedere, meno da ascoltare. Ll’amore in bocca lascia con l’amaro in bocca.
4 1/2 al ricordo di Terra Promessa. Utilità pari quasi a zero. L’unico brivido sono le battute di Eros Ramazzotti – che offre comunque una buona performance – su John Travolta (“gli dovevate dare più soldi” dice tra le altre cose) rivolte a colui che poco prima aveva lamentato il fatto che si parlasse troppo dell’attore.
1 all’apertura di Amadeus. Sorprendentemente il conduttore prosegue l’invettiva iniziata in conferenza stampa sul palco dell’Ariston. I toni sono più pacati, passivo aggressivi li abbiamo definiti, ma il contenuto è lo stesso, infarcito di benaltrismo. Si erge su un piedistallo provando a dettare ai giornalisti o agli utenti dei social la linea dei loro commenti.
1. john2207 ha scritto:
9 febbraio 2024 alle 09:53