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aprile

The Voice 2018: i momenti da (non) dimenticare della quarta puntata. J-Ax scherza su Ermal Meta, scelta estenuante per Cristina

J-Ax, The Voice

Les jeux sont faits. A The Voice of Italy i giudici han scelto: nella quarta puntata del talent show di Rai2, Albano, J-Ax, Francesco Renga e Cristina Scabbia hanno terminato la selezione dei concorrenti tramite le Blind Auditions ed hanno così completato i loro rispettivi team. Nella volata finale non sono mancate le emozioni, le scelte combattute ed i brucianti rifiuti. Ecco i momenti da (non) dimenticare del quarto appuntamento.

1 – Costantino mette pressione

Costantino Della Gherardesca inizia la puntata portando sul palco i parenti e gli accompagnatori dei concorrenti pronti ad esibirsi. “Voi con quel tasto avete una grande responsabilità: realizzare o distruggere i loro sogni” ricorda il conduttore ai giudici, mettendo loro pressione (come ammette J-Ax). In un momento di onestà, Costantino spiega che, nei riguardi degli eliminati, lui stesso avrà “il difficile compito di recitare, di fingere empatia“. Peccato che, spesso, anche la sua recitazione lasci a desiderare.

2 – Il ‘baby’ concorrente

Roberto Tornabene, di soli 16 anni (uno dei più giovani concorrenti presentatisi alle Blind), stupisce i giudici per la sua timbrica. J-Ax e Renga lo apprezzano particolarmente e scelgono di girarsi assieme in suo favore. “Hai la voce da rocker consumato ed una faccia da bravo ragazzo” dice il rapper milanese, che accoglierà il ragazzo nel suo team. Imperdibile la reazione oltremodo commossa dei suoi parenti nel backstage.

3 – J-Ax pizzica Ermal Meta

Lo ‘zio’, commentando l’esibizione di un concorrente che ha eseguito un brano di Ermal Meta, si sofferma proprio su quest’ultimo. E gli riserva una battutina.

Ermal Meta anche se ha un nome da pomata contro gli strappi muscolari, è uno degli autori più bravi della nostra musica contemporanea” dice J-Ax.

Poteva mancare la replica del cantante Albanese, che notoriamente prende tutto sul serio? Ovviamente no.

4 – L’harem di Albano

I giudici ironizzano sul team di Albano, composto in larga maggioranza da donne. La passione del cantante per il genere femminile, del resto, è nota. “Non è Al Bano, ma è Al Bone” scherza Cristina Scabbia. E J-Ax le fa eco: “La sua non è una squadra, è un harem“. Poi, rispondendo al rapper, il cantante pugliese sgancia la bomba: “La mia donna ideale? Pensa a Romina“. Zan zan.

5 – La pronipote di Giuni Russo

Tra i talenti della puntata c’è anche la giovane Elvira Martina Romeo, pronipote della grande cantante Giuni Russo. La ragazza ha una bella voce ma non convince i giudici, che non si girano in suo favore. A nulla valgono i suggerimenti di Francesco Renga, che nel frattempo ha già completato il proprio team e può solo limitarsi a lanciare occhiate (in questo caso positive) ai colleghi ancora girati di spalle.

6 – Gara di acuti tra Albano e Renga

Albano e Renga improvvisano un duetto sulle note di Perdere l’amore e tra i due scatta una tacita sfida a colpi di acuti. Sul finale il cantante pugliese sembra stracciare il collega: quando si tratta di sparare un acuto, l’usignolo di Cellino San Marco non ha rivali.

7 – Appuntamento al buio per Cristina Scabbia

A The Voice si cerca un fidanzato per Cristina Scabbia. Costantino organizza una Blind Audition ad hoc: la giudice potrà scegliere un pretendente solo ascoltandolo recitare il testo di una canzone. La giudice sceglie maluccio e si gira in favore di un improbabile soggetto pseudo-punk che tenta pure di baciarla. Lei si ritrae inorridita.

8 – L’estenuante scelta di Cristina

Cristina Scabbia è l’ultima coach a completare il proprio team. L’estenuante scelta miete vittime: molti concorrenti vengono scartati in rapida sequenza, in attesa della voce che susciti vere emozioni. Alla fine la spunta Marco Priotti. Il giovane, col suo timbro di voce marcatamente rock, manda letteralmente in estasi la coach.



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