28
settembre

IL GIOVANE MONTALBANO 2: UN PREQUEL DAVVERO BEN RIUSCITO

Il Giovane Montalbano

Torna questa sera con il terzo appuntamento della seconda stagione Il Giovane Montalbano, la fiction di Rai 1 tratta dai romanzi di Andrea Camilleri che rievoca i primi anni a Vigata di Salvo Montalbano, il commissario più amato dal pubblico televisivo. Gli ascolti, seppur ottimi (23.52% la prima puntata e 21.98% la seconda) non hanno raggiunto quelli della prima stagione, cosa che invece ha fatto il risultato finale in video.

Il Giovane Montalbano: la seconda stagione conferma l’intimismo della prima

Come per gli episodi del 2012 anche stavolta si indaga nella sfera personale del protagonista; e se allora i tanti fan del commissario scoprirono qualcosa in più sulla sua infanzia e sul rapporto col padre, in questa seconda stagione il filo conduttore della narrazione è il matrimonio – che sappiamo non si celebrerà mai – tra Salvo e Livia. Il racconto del passato dell’eroe si conferma dunque intimista, molto più rispetto al presente nel quale le indagini e il cameratismo la fanno da padrone.

Il Giovane Montalbano: attori bravi e all’altezza degli “originali”

La fiction può contare su ambientazioni, colori e sapori che i telespettatori amano da anni e che qui ritornano uguali all’originale, merito anche di storie senza tempo che creano da sempre attorno a Montalbano un universo parallelo e tutto suo. Quindi, in un certo senso, è stato un vincere facile. Ma a far meritare al giovane Montalbano il successo di pubblico ci pensa un lavoro straordinario fatto dagli interpreti che, seppur a volte diversi fisicamente da coloro che saranno ne Il Commissario Montalbano, gli somigliano in maniera impressionante.

In primis Michele Riondino, che ha tutt’altra fisicità rispetto a Luca Zingaretti ma ha imparato a sorridere e guardare negli occhi gli interlocutori allo stesso modo; oppure Alessio Vassallo, dai colori e lineamenti opposti a quelli di Cesare Bocci, che però dà vita ad un Mimì Augello ruspante, acerbo ed esuberante proprio come ce lo saremmo immaginati; e poi Fabrizio Pizzuto, che del simpatico Catarella di Angelo Russo non fa sentire la mancanza.

Capitolo a parte per la Livia di Sarah Felberbaum, che fin da subito ha dato molto più spessore al personaggio di quanto non avessero fatto le interpreti che le hanno prestato il volto ne Il Commissario Montalbano. Sarà un caso, o forse no, ma negli episodi adesso in produzione la Livia “da grande” verrà finalmente portata in scena da un’attrice italiana, Sonia Bergamasco, assoldata proprio per far crescere narrativamente la storica compagna di Salvo.

Ultima ma non ultima nota a favore de Il Giovane Montalbano è l’aver risolto una volta per tutte il “giallo” di Fazio. I puristi delle opere di Camilleri avevano infatti contestato a suo tempo che a dare vita all’ispettore Fazio fosse un attore giovane (Peppino Mazzotta) mentre nei romanzi il personaggio era presentato come un cinquantenne, più anziano del suo capo. Ebbene, ne Il Giovane Montalbano, Fazio si è sdoppiato con l’introduzione del padre Carmine (Andrea Tidona), fedelissimo ai primi scritti dell’autore, ormai in pensione ma ancora fidato amico di Montalbano, che addirittura gli chiede di fargli da testimone di nozze.

Ma, a questo proposito, perchè poi il matrimonio con Livia sarà saltato? La risposta questa sera alle 21:20 su Rai 1.



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1 Commento dei lettori »

1. Marzia ha scritto:

22 gennaio 2016 alle 21:53

” il giovane Montalbano” è davvero molto coinvolgente … A quando la terza edizione??



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