Il Grande Fratello non smette mai di stupire. In negativo. Non bastava l’atteggiamento a dir poco sessuomane, che quest’anno ha caratterizzato i rapporti all’interno della casa. Ad aggravare una situazione, a mio avviso umanamente degradante, ora arriva l’esercizio del bullismo, piaga della quale nel nostro Paese si è molto parlato ultimamente.
Chi ha avuto modo di vedere qualche passaggio del padre dei reality, avrà notato infatti l’atteggiamento denigratorio degli abitanti della casa (nella foto Alessandro Tersigni prima dell’ingresso nella casa) nei confronti di Massimo Brozzi, tacciato d’essere falso, bugiardo, fetido, sostanzialmente insopportabile in ogni sua manifestazione.
Lungi da me difendere un personaggio che probabilmente recita quanto, se non più degli altri. C’è però un particolare che emerge da questa vicenda: la scarsa tolleranza verso “l’altro”, verso ciò che in qualche modo è diverso e che di conseguenza non piace.
Perchè Massimo, nel suo essere bizzarro, non si uniforma ai suoi coinquilini, che lo ripagano, ormai da tempo, schernendolo, insultandolo e isolandolo ancora di più, di quanto non faccia lui stesso, forse per portare il pubblico dalla sua parte.
Non c’è spazio per la comprensione di chi, in qualche modo, per via di un bagaglio esperienziale differente, per questioni anagrafiche, esprime la sua personalità in un modo tutto suo.
Forse Massimo è realmente pedante, fetido e falso. Forse. C’è bisogno però di punirlo attraverso burle talvolta pesanti e umilianti?
E soprattutto in considerazione di quanto sta avvenendo nelle scuole italiane (e non solo), agli autori del reality, non viene forse in mente, che si sta passando il segno in questo senso?
Io non sono tra quelli che pensa che la tv debba essere educativa, ma non credo neanche che in forza di questo principio sia totalmente libera di mostrare modelli comportamentali negativi a chi la guarda.
Massimo forse è davvero un alieno come ama definirsi ma merita davvero di subire scherzi in continuazione e piccoli soprusi per mantenere in vita uno show che è diventato ormai l’ombra di se stesso?
E siamo davvero certi che siano le sue carattestiche umane a renderlo sgradito nella casa? O è piuttosto il suo aspetto fisico non eccellente, che mal si sposa con quello di personaggi che sembrano usciti dalla succursale di un’agenzia di moda? O che comunque aspirerebbe a farne parte?
Non è forse l’ennesimo caso in cui un personaggio che non risponde ai canoni che un certo tipo di società impone viene schiacciato?
Questa è solo un’ipotesi ma qualcosa di certo c’è: il Grande Fratello non solo non sta rendendo un buon servizio alla televisione ma nel suo piccolo sta anche prestando il fianco ad un vero e proprio male dei nostri tempi: l’intolleranza.