La Rai ha toppato clamorosamente nella formula adottata per festeggiare l’importante compleanno della tv pubblica. Sarebbe stato opportuno tacere piuttosto che annunciare un 2014 celebrativo, ma che di celebrativo ha avuto – sino ad ora – poco o nulla. E quel poco che ha avuto è stato talmente povero e banale da lasciare l’amaro in bocca.
L’occasione poteva esser ghiotta per mettere in piedi uno show con tutti i sacri crismi che ben avrebbe potuto contare (risparmiando) sull’imponente materiale offerto dalle teche Rai, opportunamente condito dai ‘nuovi ingredienti’ del servizio pubblico. Un’occasione per rivivere senza nauseabonde nostalgie il glorioso passato e sperare (perchè ormai di speranza si tratta) che alla povertà televisiva degli ultimi tempi possano seguire nuovi fasti che, tra altri 60 anni, possano essere ricordati al pari di quelli che vorremmo ricordare oggi.
Già, vorremmo. Perchè le 60 candeline la Rai ha dovuto spegnerle in una semplice puntata di Techetechetè, qualche misera puntata di Domenica In (che ben presto ha abbandonato il progetto celebrativo) e in due soporifere puntate di Porta a Porta. E se la prima puntata dello “speciale” di Bruno Vespa è già andata in onda, questa sera alle 23.20 su Rai 1 toccherà alla seconda.
Figurano nel parterre Milly Carlucci, Mara Venier, Simona Ventura, Angelo Guglielmi, Enrico Montesano, Nino Frassica, Gabriella Farinon, Paolo Limiti, Sabina Ciuffini, Giampiero Galeazzi, Gianni Bisiach.
Assente, per motivi ormai noti (sputi, in parole povere), Pippo Baudo. Ma a tal proposito, avreste preferito che Bruno Vespa mettesse da parte l’orgoglio aziendale o preferite la coerenza del giornalista di Rai 1?
1. Marco89 ha scritto:
4 febbraio 2014 alle 14:52