Dopo le dure parole di Bruno Vespa sulla sospensione di Porta a Porta, non tarda ad arrivare la replica della Rai.
“Una disposizione aziendale di carattere prudenziale che limita gli accessi è stata adottata nei giorni scorsi dalla Rai con riferimento a tutte le persone che sono state a stretto contatto con soggetti positivi al coronavirus nei propri studi. Tale disposizione è stata applicata in via cautelare anche a dipendenti e collaboratori che hanno lavorato alla puntata di Porta a Porta di mercoledì scorso”
ha comunicato in una nota Viale Mazzini. L’azienda ha infatti deciso di fermare tutti coloro che, pur non essendo positivi al Coronavirus (il conduttore si è sottoposto al tampone, che ha dato esito negativo), sono entrati in contatto con persone contagiate; nello specifico, si tratta di Nicola Zingaretti, ospite di Porta a Porta il 4 marzo.
“La fiducia nelle capacità professionali di Bruno Vespa, ha rimarcato l’azienda, anche rispetto alla emergenza sanitaria in corso, è dimostrata dal fatto che proprio al giornalista sia stata affidata venerdì scorso la prima serata corale sul coronavirus ‘L’Italia unita ce la farà’. La scelta di applicare disposizioni prudenziali, com’è ovvio, è una decisione aziendale totalmente autonoma e indipendente”
prosegue la Rai, replicando dunque a Vespa che ha invece parlato di decisione politica. Più risentita è invece la risposta di Usigrai al conduttore:
“E’ inutile che Bruno Vespa si affanni a cercare presunti complotti, la realtà è molto più semplice: TUTTI i cittadini, quindi anche i giornalisti, gli artisti e i politici, sono uguali davanti alle regole e come tutti i cittadini anche Bruno Vespa è tenuto a rispettarle per senso civico“.
1. ANDREA ha scritto:
10 marzo 2020 alle 19:21