La partecipazione di Nicola Zingaretti – risultato nei giorni scorsi positivo al Coronavirus – a Porta a Porta lo scorso 4 marzo ha allarmato gli studi di Via Teulada a Roma, da dove va in onda Bruno Vespa. Il conduttore, per tranquillizzare tutti, si è sottoposto ad un tampone che ha dato esito negativo, ma non è bastato: la Rai ha deciso di sospendere la messa in onda del programma.
“Facendomi carico delle ansie del mondo produttivo del Centro tv di via Teulada, ho chiesto di poter condurre la trasmissione in collegamento da casa mia. Nemmeno questo mi è stato accordato“
lamenta Vespa in una nota, in cui precisa di aver avuto il via libera dai medici per condurre regolarmente Porta a Porta:
“Ieri sera il presidente della Società italiana di Pneumologia e ordinario nell’Università Cattolica, professor Richeldi, mi ha rilasciato un certificato di buona salute e asintomaticità, ritenendo che io possa andare in onda dal nostro studio. Pronto a ripetere i controlli quando necessario. L’altra sera il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, professor Brusaferro, mi ha confermato che l’arco temporale del contagio è tra i 4 e i 7 giorni. Nella settimana successiva si manifestano casi poco frequenti”.
Il conduttore, dunque, non ci sta allo stop del programma e contesta apertamente la decisione presa dai vertici dell’azienda:
“E’ sconcertante che mentre il Paese chiede sempre più informazione si chiuda una trasmissione importante senza un motivo ragionevole. Debbo purtroppo concludere che la direzione aziendale ha tenuto conto del parere del segretario Usigrai che da sempre considera Porta a Porta un abuso. Ma questo dà alla decisione un sapore politico che mi preoccupa“.
Vespa, scusandosi con gli ospiti invitati questa sera, auspica che domani possa “andare regolarmente in onda nelle modalità che saranno concordate”.
1. Alex ha scritto:
10 marzo 2020 alle 13:07