Il propagarsi del Coronavirus ha innescato una vera e propria psicosi, ben più contagiosa del morbo stesso. Contro l’epidemia (che finora in Europa ha fortunatamente registrato solo nove casi) si stanno infatti diffondendo atteggiamenti precipitosi privi di reale fondatezza: in molte città, le farmacie sono state prese d’assalto ed hanno esaurito le scorte di mascherine antivirus. La cosa ha colpito l’attenzione di Bruno Vespa, che ieri sera a Porta a Porta ha stigmatizzato gli allarmismi.
Il giornalista, per fare chiarezza sulla reale entità del pericolo, si è affidato alla parola degli esperti. Poi, riferendosi proprio alla psicosi, ha chiosato:
“Questa storia che la gente corre nelle farmacie è ridicola. Noi altri in questo siamo esagerati…“.
Il conduttore ha di seguito documentato come siano state adottate tutte le misure per scoprire ed arginare eventuali contagi. Ben fatto: in queste ore, infatti, ad alimentare le paure ci sta pensando anche un’informazione che in alcuni casi punta più al sensazionalismo che alla realtà. Il Ministero della Salute, da parte sua, ha attivato un numero verde (1500) per fornire gratuitamente ai cittadini informazioni sul Coronavirus.
Il fatto che la situazione possa considerarsi sotto controllo ha indotto Vespa a fare un’altra considerazione tranchant sulla corsa alle mascherine antivirus, fenomeno al quale Porta a Porta ha poi dedicato un servizio.
“Per ora è abbastanza grottesco fare la corsa all’accaparramento delle mascherine. Noi italiani siamo meravigliosi, però siamo un po’ esagerati. Mi ricordo ancora che dopo Chernobyl siamo stati gli ultimi al mondo a riprendere la verdura, con l’aviaria siamo stati gli ultimi nei secoli a mangiare il pollo. Siamo un po’ esageratini, mettiamola così…“
ha affermato il giornalista.
1. clauz paz ha scritto:
5 marzo 2020 alle 01:02