17
novembre

Sciopero Rai: La Vita in Diretta in onda grazie a tecnici supplenti. Saltano Bortone e Sottile

Alberto Matano - La Vita in Diretta

Alberto Matano - La Vita in Diretta

Nuovo sciopero in Rai proclamato per le giornate di oggi e domani (giovedì 17 e venerdì 18 novembre 2022) dallo Snap, il sindacato nazionale autonomo produzione tv, che prevede l’astensione delle prestazioni da parte del personale Rai presso il Centro di Produzione Tv di Roma. A rischio, dunque, la regolare programmazione delle trasmissioni in onda dagli studi della Capitale, in particolare i programmi in diretta e i tg. Ecco chi salta.

Sciopero Rai: quali programmi saltano

Nel corso della prima giornata di sciopero, a dare forfait è in primis I Fatti Vostri. Il padrone di casa del mezzogiorno di Rai 2, Salvo Sottile, ha annunciato lo stop del programma (al suo posto il film Tirolo per il ciclo “Crociere di nozze”) auspicando “di vederci domani”. Restando sulla seconda rete, alle 15.15 al posto della nuova puntata di BellaMa’ va in onda un best of.

Su Rai 1, invece, le variazioni interessano dal pomeriggio. Il previsto appuntamento delle 14 con Oggi è un Altro Giorno viene sostituito con uno speciale sanremese del programma condotto da Serena Bortone: una “collection” con il meglio delle puntate durante il Festival di Sanremo 2022. Corre ai ripari, invece, Alberto Matano: grazie all’arrivo di tecnici supplenti, è confermata la regolare messa in onda de La Vita in Diretta.

In seconda serata, infine, niente Porta a Porta; al suo posto viene replicato il film tv Storia di Nilde.

Sciopero Rai: i motivi

Lo Snap ha proclamato lo sciopero del 17 e del 18 novembre per le seguenti ragioni:

“Decadimento della qualità del lavoro nel CPTV di Roma minata ed erosa continuamente soprattutto da agenti esterni; clima di tensione vissuto dal dipendente nello svolgimento delle attività produttive dovuta alla cronica carenza di organico; fallimento della formazione professionale dei nuovi assunti, alcuni dei quali addirittura si dimettono e lasciano la Rai, formazione ridotta a mera formalità burocratica senza alcun tipo di attenzione alle inclinazioni professionali dei giovani e volta unicamente ad arginare la cronica carenza di organico; mancato riconoscimento del merito e della crescita professionale, relegato ormai alla simpatia e alla benevolenza dei singoli uffici o ancor peggio alla lottizzazione sindacale, arrecando danno al patrimonio professionale dell’azienda e una grave distorsione del metodo meritocratico; stravolgimento dei modelli produttivi e delle figure professionali ad uso e consumo degli uffici con conseguente confusione di ruoli livelli e responsabilità; aberrante gestione delle risorse umane che nega diritti e propina vessazioni; reiterata violazione degli istituti contrattuali che mirano unicamente a penalizzare economicamente il lavoratore; certa e incontrovertibile responsabilità della catena decisionale aziendale in ogni ordine e grado incapace e inadeguata ad assolvere il proprio compito specie in questi ultimi anni”.



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1 Commento dei lettori »

1. andreaC. ha scritto:

18 novembre 2022 alle 08:45

Tecnici supplenti? Una volta li chiamavano CRUMIRI :D



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