Volevano i politici fuori dalla politica, ma ora nel mirino de I Forconi (di destra, va precisato) ci finisce anche il mondo dello spettacolo. Anzi, lo spettacolo televisivo per eccellenza: il Festival di Sanremo. Abbandonate le piazze, i centri commerciali e i caselli autostradali d’Italia, il movimento più apartitico del Belpaese ora si muove in direzione Sanremo per contestare il milione di cachet, euro in più o in meno, riservato ai conduttori della kermesse Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.
Proprio ieri, qui su DM, abbiamo posto l’accento su costi e compensi del 64° Festival di Sanremo, che alla fine dei conti dovrebbe registrare circa 18 milioni di euro alla voce uscite. Che di questi euro nessuno verrà prelevato dai soldi del canone Rai versati dai cittadini, come ha rassicurato il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone, poco importa a I Forconi, che fanno sapere di clamorose contestazioni al Teatro Ariston il prossimo 18 febbraio, in occasione della prima serata del Festival.
I Forconi marciano verso Sanremo
Ad annunciare la rivolta del movimento – come riporta Libero – è Roberto Jonghi Lavarini, noto esponente de La Destra di Storace (e, dunque, già poco apartitico di suo rispetto alle origini de I Forconi), che punta il dito contro i “nemici” Fazio e Littizzetto:
“Un milione di euro di soldi pubblici per la loro penosa e ripetitiva recita a Sanremo, piena di banalità ed ipocrita finto buonismo, è una vergogna nazionale, uno schiaffo alla miseria, soprattutto in questo momento di profonda crisi economica e sociale”.
Le forze dell’ordine sono già allertate.
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1. lordchaotic ha scritto:
31 gennaio 2014 alle 15:51