55 anni, 8 mesi, e 5 giorni: il contatore da sempre presente sul nostro blog si fermerà a queste cifre, ricordandoci quanto tempo Mike Bongiorno è stato nel piccolo schermo, percorrendolo in lungo e in largo, cambiandolo e segnandolo per sempre, da Rai a Mediaset, da precursore e fondatore, da innovatore e garante di una tv che non si potesse mai dire volgare. 55 anni, 8 mesi e 5 giorni, un tempo che ha dato modo a tutti di percepire la sua presenza come di famiglia, un tempo che ha dato modo a tutti di pensare che fin quando la tv fosse rimasta accesa, Mike sarebbe stato lì, pronto ancora una volta a redarguire in modo paterno la valletta di turno, ad elencare le possibili risposte per una domanda, a salutare l’italia intera augurando un’allegria che nessun altro potrà mai ereditare.
E’ difficile affermare che Mike Bongiorno fosse un simbolo della televisione italiana, perchè mai come in questi casi la parola simbolo appare debole nel suo significato. Difficile parlare di icona, mito o qualsiasi altra definizione che non rischi di sminuire le gesta del buon Mike.
Michael Nicholas Salvatore Bongiorno era per tutti la televisione, il quiz, il volto degli Italiani, proprio lui che Italiano lo è diventato nel 2003, nonostante fosse per questo popolo di teledipendenti il più Italico dei conduttori. Nel Belpaese, come nel mondo, Mike è stato colui che ha anticipato i tempi, portando alla Rai Lascia o Raddoppia, versione nostrana di The 64.000 $ Question; nessuno allora sapeva che cosa potesse significare l’adattamento di un format. Mike semplicemente lo fece, regalando al pubblico i primi appuntamenti fissi di fronte allo schermo, elargendo cultura, intrattenimento ed educazione.
Ripercorrere la storia di Mike sembra impresa impossibile, perchè la storia di un uomo in questo caso corrisponde con la storia di un mezzo, quel mezzo di comunicazione di cui aveva intuito forza e potere, e del quale si è servito allo scopo di creare un vero e proprio rapporto di fiducia con la gente. E così con lui muore quel garbo e quel savoir fair sempre più tipici di una televisione in estinzione, con lui se ne vanno i consigli per gli acquisti, le simpatiche gaffe, la ritualità di una televisione fatta con metodo e attenzione. Con Mike se ne va l’allegria, quell’allegria che ha insegnato al suo pubblico dopo anni e anni in cui questa semplice e banale parola è divenuta il suo saluto, il suo marchio e il suo congedo.
La biografia del conduttore dopo il salto:
Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, noto a tutti come Mike Bongiorno, è nato a New York il 26 maggio 1924. Quando si trasferisce in Italia Mike è molto giovane; frequenta il liceo a Torino, ma durante la seconda guerra mondiale è costretto ad interrompere gli studi per unirsi ai partigiani. Con l’arresto dai parte dei nazisti, arriva il periodo di permanenza nel carcere milanese di San Vittore, durato sette mesi e gli orrori dei campi di concentramento tedeschi, conosciuti insieme al giornalista Indro Montanelli. In seguito ad uno scambio di prigionieri tra Stati Uniti e Germania, Mike Bongiorno ha salva la vita.
Nel 1946 conduce negli USA il programma radiofonico “Voci e Volti dall’Italia“, e nel 1953 ritorna in Italia, subito alla guida del programma “Arrivi e Partenze“, primo show della neonata Rai. E’ il 3 gennaio 1954, data di nascita delle trasmissioni della televisione Italiana. A cavallo fra il 1955 e il 1956 Mike recita nel film “Il prezzo della gloria” e si dedica nuovamente alla radio, conducendo il programma a quiz Il motivo in maschera, con l’orchestra diretta da Lelio Luttazzi. Mike e il quiz si incontrano.
Dal 1955 al 1959 va in onda “Lascia o Raddoppia“: il successo del programma, versione italiana del format americano The 64.000 $ Question, è incredibile. Il pubblico del primo quiz della tv è così numeroso da costringere i cinema alla chiusura. Il giovedì degli Italiani è a casa con le domande di Mike. L’italia si trasforma, la società cambia, e la televisione entra, insieme e grazie alla popolarità che Mike Bongiorno le ha dato, in questo nuovo corso. Nel 1960 conduce con successo Campanile sera, nel 1963 la celeberrima La fiera dei sogni e nel 1966 Giochi in famiglia. La popolarità di Mike è impressionante, e Umberto Eco pubblica nel 1961 un saggio, Fenomenologia di Mike Bongiorno, in cui analizza il suo stile di conduzione televisiva e i motivi del suo incredibile successo. Mike intanto interpreta se stesso in una serie di pellicole cinematografiche come “Totò lascia o raddoppia?” (1956), “Il giudizio universale” (1961), “C’eravamo tanto amati” (1974) e “Sogni mostruosamenti proibiti” (1983).
Nel 1963 Mike conduce il suo primo Festival di Sanremo; il conduttore è accompagnato da Edy Campagnoli, Rossana Armani, Giuliana Copreni e Maria Giovannini. Quell’anno vince Tony Renis. E’ solo la prima delle undici edizioni del Festival che Mike Bongiorno condurrà nel corso degli anni, l’ultima nel 1997 lo vedrà sul palco dell’Ariston con Piero Chiambretti e Valeria Marini. Nel 1970 va in onda la prima edizione del Rischiatutto, versione italiana del quiz statunitense Jeopardy, con il quale Mike Bongiorno sarà in onda fino al 1974. Domande, concorrenti particolarmente preparati e formula di rito: tutto del Rischiatutto passerà alla storia della televisione, consacrando Mike Bongiorno a re dei quiz televisivi.
Nel 1977 incontra Silvio Berlusconi, con il quale contribuirà alla nascita della televisione commerciale. Su Telemilano, che sarebbe poi diventata Canale5 (cfr. Storia della TV Commerciale), Mike aveva già condotto nel 1979 Milaninter club, rassegna sportiva in onda dal 1978 al 1979, e la trasmissione I sogni nel cassetto. Dopo l’ultima trasmissione condotta in Rai, Flash (1980), Mike Bongiorno segna il suo passaggio definitivo a Mediaset con una serie di successi: Bis (1981) [i primi minuti della prima puntata sulla Storia della TV Commerciale], Superflash (1982-1985), Pentatlon (1985 -1986) [i primi minuti della prima puntata sulla Storia della TV Commerciale], Parole d’oro (1987), TeleMike (1987) [i primi minuti della prima puntata sulla Storia della TV Commerciale], Tutti x uno (1992). Nel 1990 è vicepresidente di Canale5.
Dal 1989 al 2003 Mike è al timone di uno dei game show più famosi della storia della televisione, La Ruota della Fortuna [i primi minuti della prima puntata sulla Storia della TV Commerciale], ispirato ancora una volta ad uno show americano. In questa conduzione, con la quale segnerà il record di 3200 puntate, è accompagnato da diverse vallette: Ylenia Carrisi, Paola Barale, Antonella Elia, Claudia Grego, Miriana Trevisan e Nancy Comelli.
Diverse le trasmissione che hanno legato Mike Bongiorno al mondo della musica: dal 1990 ha condotto Bravo Bravissimo, che oggi definiremmo un talent show per giovanissimi; nel 1993 e 1994 Festival Italiano, su Canale 5, prima con Paola Barale e poi con Antonella Elia; a partire dal 1994 è invece al timone Viva Napoli, show musicale dedicato alla tradizione partenopea.
Nell’estate del 1999 e del 2000 Mike conduce Momenti di gloria, programma in cui, con Ellen Hidding, dei cantanti non professionisti possono mettersi nei panni dei loro idoli per una notte. Nel 2000 è di nuovo accompagnato da Antonella Elia per l’avventura di Qua la zampa trasmissione dedicata a cani, gatti e altri animali domestici. Nell’estate del 2001 ha invece mostrato il suo lato più ironico e divertente conducendo Paperissima Sprint, affiancato dal Gabibbo, mascotte di Striscia la Notizia, e da Antonella Mosetti.
Nel 2003 ottiene la cittadinanza Italiana e nel 2004 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli conferisce l’onorificenza di “Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica”. Mike intanto si dedica alla conduzione di due altri due quiz su Retequattro: Genius (partito nel 2003), dedicato ai ragazzi, e Il migliore (2006), in cui alcuni rappresentanti di una stessa categoria si sfidavano per decretare il migliore fra loro. Nel settembre 2007 è tornato in RAI per la conduzione della 68° edizione di Miss Italia su Rai Uno insieme a Loretta Goggi.
E’ il marzo del 2009 quando Mike Bongiorno annuncia il siglato accordo con Sky per la riproposizione dello storico quiz “Rischiatutto” con il nuovo titolo di “Riskytutto“. Lo show non andrà mai in onda. La firma di Bongiorno con Sky è stato l’ultimo capitolo di una saga che ha visto lo storico conduttore contrapposto a Mediaset, alla quale è stato legato fino al 2008, anno della fine del contratto che legava il conduttore all’azienda. La prima apparizione sul satellite aveva visto Mike Bongiorno impegnato a promuovere lo show del suo amico Fiorello, con il quale è stato anche impegnato in una nota serie di spot televisivi.
E’ il giorno 8 settembre 2009 quando Mike si spegne a Montecarlo.
1. Mats ha scritto:
8 settembre 2009 alle 16:26