31
dicembre

LELE MORA TENTA IL SUICIDIO IN CARCERE: “NON CE LA FACCIO PIU’”

Lele Mora

Lele Mora ha tentato il suicidio. Il manager dei vip ha cercato di togliersi la vita nella tarda mattinata di venerdì, ostruendosi le vie respiratorie con dei cerotti. La notizia arriva dal carcere milanese di Opera, dove l’impresario è detenuto da circa sei mesi in regime di custodia cautelare con l’accusa di bancarotta fraudolenta. A divulgarla, il segretario generale della Uil Penitenziari, Eugenio Sarno, in una nota.

“Il tentato suicidio è stato posto in essere con cerotti regolarmente detenuti in cella. Ovviamente l’intervento dell’agente di sorveglianza è stato efficace ed immediato. Considerate le modalità più che ad un reale tentato suicidio è forse più appropriato riferirsi ad un gesto dimostrativo scrive Sarno

Secondo l’esponente della Uil Penitenzieri, il manager avrebbe provato a suicidarsi forse per attirare l’attenzione sul suo caso giudiziario. Per le accuse di bancarotta, il talent scout ha patteggiato una pena 4 anni e 3 mesi, e ha chiesto al tribunale del riesame di ottenere gli arresti domiciliari. Tuttavia, i giudici non si pronunceranno prima del 4 gennaio.

Chiedo scusa per quello che ho fatto, ma non ce la faccio più” ha detto Lele Mora al direttore del carcere di Opera, Giacinto Siciliano. Nelle ultime settimane, le sue condizioni di salute si sarebbero aggravate.

Siamo furibondi, nessuno dal carcere di ci ha avvisato e siamo venuti a sapere del tentato suicidio dalla stampa” ha dichiarato Luca Giuliante, uno dei legali di Mora. Il manager dei vip, lo ricordiamo, è anche coinvolto nel processo per Rubygate, con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione.

Al di là del giudizio morale che ciascuno avrà maturato sulle chiacchierate vicende legate all’impresario, la notizia del tentato suicidio impone una dovuta riflessione sull’uso della misura di custodia cautelare. E’ giusto che una persona trascorra sei mesi in carcere prima ancora che venga pronunciata una sentenza dal tribunale?

Alla discussione aggiungiamo anche un tweet pubblicato pochi giorni fa da Pierluigi Battista del Corriere. “Per molti italiani Lele Mora deve farsi il carcere (preventivo) a vita, possibilmente soffrendo, per il reato di ‘repulsione estetica” scriveva il giornalista. Raccogliamo la provocazione, ve la giriamo sotto forma di interrogativo.

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26 Commenti dei lettori »

1. warhol_84 ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 00:44

PEccato che certi personaggi ad ottime intenzioni non accostino altrettanti ottimi fatti!



2. star ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 00:56

@warhol_84. Spero di aver capito male, ma il tuo commento mi sembra di cattivo gusto. Questo sta in galera senza nemmeno essere stato condannato… ma in che paese viviamo?



3. warhol_84 ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 01:38

No, no, hai capito benissimo…a me tante cose di questo uomo mi sembrano di “cattivo gusto”..come elegante eufemismo. Se ha un obiettivo, auguri per il suo raggiungimento, ci sono tante persone che realmente soffrono di depressione e tentano il suicidio e questo è l’ennesimo teatrino patetico a cui siamo abituati in Italia. Si desse realmente peso e importanza a chi il suicidio lo tenta realmente, spesso non essendo aiutati, invece che dare retta a certi proclami pubblici. Ma secondo voi davvero sto tizio s’ammazza? Sono trovate orrende, realmente di cattivo gusto….auguri per l’obiettivo, ripeto, più sentiti.



4. Pippo76 ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 01:45

Allora, non mi è mai piaciuto Mora e tutto lo schifo che ruotava attorno a Mora. Anni bui della televisione che rimarranno negli annali, con personaggi senza arte ne parte lanciati nell’olimpo della tv.
Detto questo non posso provare dispiacere verso una persona che non stimo tuttavia noto un accanimento ingiustificato verso una persona che ha problemi di salute e che potrebbe essere messa ai domiciliari.
Sul fatto che non sia stato condannato…bè, guardate la fedina penale del soggetto per capire che tra bancherotte fraudolente, evasioni fiscali, condanne per sostanze stupef., processo per favoreggiamento della prostituzione… uno se le va a cercare.
Un santo non mi pare proprio



5. Pippo76 ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 01:56

Si comunque effettivamente la notizia che ha tentanto il suicidio con dei cerotti (????) lascia perplessi…
Ovviamente non ha tentato di togliersi la vita ma era un modo per richiamare l’attenzione sulla sua situazione…



6. warhol_84 ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 02:01

Exactly, my friend….e qui stiamo a precisare di parlare in punta di fioretto verso un tizio che usa una problematica così profonda e grave come il suicidio o la depressione solo per farsi pubblicità come se fosse il suo nuovo “gratta e vinci”…ma per piacere, via questi personaggi dalla ribalta pubblica di un paese che per troppo tempo è stato una barzelletta, paese di putt…ieri, ladri, commedianti falliti, ecc. Basta.



7. Marco Leardi ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 02:16

@Pippo76. Anch’io noto un accanimento nei confronti di Mora, soprattutto rispetto ad un uso spregiudicato della custodia cautelare. Poi c’è l’aggravante delle condizioni di salute.
Non provo alcuna stima per il soggetto in questione, ma un conto è il mio giudizio morale (severissimo), un altro quello del tribunale… I giudici non si sono ancora espressi, e quest’uomo sta in carcere da mesi: la cosa non mi piace.



8. star ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 02:21

@warhol_84. Chi ti ha detto che Mora ha finto tutto? Forse è stato solo un gesto dimostrativo, ma dietro può esserci anche la depressione. Dovresti essere meno spietato.



9. leo ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 03:03

la democrazia, il buon senso, il rispetto dell’altro, il senso di giustizia ci spinge a dare un’altra possibilità a questo poveretto che ha vissuto tutta la sua esistenza contro tali principi. Le sue idee e la sua condotta sono l’opposto della cultura della nostra società che oggi ci porta a riflettere se sia giusto o meno che un’uomo in quanto tale abbia una dignità da preservare. Esso che con tanta sfacciataggine ha umiliato, deriso il nostro senso comune, con i suoi ideali antidemocratici e il suo stile di vita perverso. Nonostante tutto, con insolenza, con un gesto vigliacco e beffardo, ci chiede pietà, e a noi, sono convinto, che non tocca che daglierla, con la speranza che questo un giorno redima, secondo quei principi in cui ci riconosciamo.

Quello della custodia cautelare è un problema in questo caso secondario, la sua colpevolezza morale, e non, è sotto gli occhi di tutti.

Il carcere io credo che possa servirgli a poco. Avrebbe bisogno di una bella strigliata, per essere rimesso in carreggiata, altro che tutti i vantaggi del carcere. Io ho un mio parere sulla detenzione, essendo contro qualsiasi forma di violenza, credo che debba essere un momento di reintroduzione nella società, ma questo non può avvenire ospitando il reo in un albergo. Prima di tutto avrebbe bisogno di imparare cosa sia il sudore, non quello dei bagordi, ma quello che viene fuori dalla fatica del lavoro e poi di rivedere le sue idee.



10. morgatta ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 08:48

ha tentato il suicidio incerottandosi naso e bocca?
alla prossima cosa fa tenta di impiccarsi con gli spaghetti?
scusate ma non provo pietà per questo personaggio…



11. Giuseppe ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 09:46

La detenzione non dovrebbe avere niente a che fare con giudizi morali o, peggio, addirittura estetici. E’ un problema che riguarda unicamente la legalità. Il sistema giudiziario e carcerario italiano ancorchè amministratore di legalità è esempio lampante di non rispetto della medesima. Il caso di Lele Mora è simile a quello di tanti. In 65 quest’anno sono stati meno fortunati di Mora. In 68 mila sono ammassati in carceri spesso fatiscenti che potrebbero ospitare a malapena 45 mila detenuti. E’ una delle tante vergogne italiane a cui nessun governo finora ha voluto metter mano. Con la devastante crisi che stiamo attraversando e con la mentalità forcaiola di molti italiani non credo ci siano molte speranze che il nostro paese abbia la volontà di divenire realmente civile anche in questo campo.



12. morgatta ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 09:53

giuseppe, il sig. Mora in carcere gode di una situazione già privilegiata rispetto agli altri che tu citi e ai quali va la mia solidarietà per le condizioni in cui devono scontare la pena… il sig. Mora a differenza di loro intanto sta in una CELLA SINGOLA….



13. Giuseppe ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 10:07

Morgatta, essere reclusi in cella singola equivale a isolamento. Inoltre i problemi delle carceri italiane non si limitano al sovraffollamento. Se è molto discutibile che certe situazioni vengano sopportate da chi è già stato giudicato, è intollerabile che vengano inflitte a chi è detenuto in attesa di sentenza.



14. pippo ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 10:13

questa è la giustizia italiana: forte con i deboli, debole con i forti. chi uccide non va in galera, anzi lo premiano, chi non uccide lo sbattono dentro e buttano via le chiavi. poi se qualcuno (dicendo cose che tutti pensano ma nessuno ha il coraggio di dire) tenta di riformarla questa giustizia, viene quasi linciato.



15. ales79 ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 10:18

giudizi morali e legali a parte ha ottenuto ciò che voleva… si parla di lui!



16. Pippo76 ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 10:23

ATTENZIONE.
Un attimo. Non conoscevo benissimo la vicenda Mora e credo che debbano essere date le informazioni Esatte.
Mora ha patteggiato la pena a 4 anni e 3 mesi quindi non c’entra un tubo la custodia cautelare ed il carcere preventivo. Si tratta di capire se deve scontare la pena in carcere o per motivi di salute essere posto ai domiciliari…
Quindi Leandri, il giudizio c’è stato.

——–
Lele Mora patteggia la pena: quattro anni e tre mesi. Tanto dovrà scontare per quel buco di 8 milioni e mezzo di euro nei conti della sua LM Management, fallita nel giugno 2010. Soldi che sarebbero finiti su conti esteri, da cui l’accusa di bancarotta fraudolenta. I quattro anni e tre mesi, Lele potrebbe però scontarli ai domiciliari per motivi di salute: negli ultimi cinque mesi, l’impresario avrebbe perso 30 chili.
DOMICILIARI SI O NO? – Il patteggiamento è stato ratificato dal dal Gup di Milano Elisabetta Meyer. La Meyer si è però riservata di decidere in merito alla richiesta di scontare la pena ai domiciliari, avanzata da Luca Giuliante e Nicola Avanzi, i legali di Mora. Contrari i pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci: grazie alla sua rete di relazioni, sostengono i pm, Mora potrebbe fuggire. Soprattutto se i milioni della società sono all’estero.



17. morgatta ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 10:23

giuseppe io sono d’accordo con te sulla situazione nelle carceri pero’ non facciamo adesso in questa sede un discorso generale, si parla di Mora, del chiaramente finto tentato suicidio, di una persona che non è proprio uno stinco di santo..tra l’altro anche in questioni inerenti la prostituzione minorile.
posso io ridere della buffonata di mora? visto che non è un perseguitato? è uno che sta in carcere e ci deve stare…



18. morgatta ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 10:25

@ pippo :-) ciao
Appunto, non è in carcere per lo sfizio di qualcuno…



19. MisterGrr ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 10:28

Questa storia mi ha sempre confuso molto.

Non so proprio cosa pensare, ed è raro che mi capita.



20. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 10:33

sono cinico



21. Giuseppe ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 10:36

Morgatta, la legge deve essere uguale per tutti. L’opinione che abbiamo su una singola persona non deve rientrare nella sfera inerente il suo staus legale di esclusiva competenza dei magistrati. E in questa sfera tutti i detenuti dovrebbero avere pari dignità. Diversamente si dovrebbe atttuare la provocazione di Battista. Appunto per questo, visto che si parla della situazione di un detenuto, mi astengo dal fare accenno a quanto penso effettivamente del personaggio in questione.



22. Il cuore muove ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 13:54

Boh! Mah!



23. Mike ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 15:06

Pierluigi Battista sul Corriere ha scritto che “Per molti italiani Lele Mora deve farsi il carcere (preventivo) a vita, possibilmente soffrendo, per il reato di ‘repulsione estetica‘” e io non ho capito cosa sarebbe il reato di “repulsione estetica”… chi me lo spiega?

Di certo, fosse per me, io darei l’ergastolo (anzi, la ghigliottina) a Mora per aver “manipolato” il GF 10 (lo ha detto Mora in persona il 10 aprile 2010 in una sua intervista) a favore del Marin… ma che strano, eh? Ma chi lo avrebbe mai detto… ah, ma che fine ha fatto il Marin? Sparito nel nulla dal 6 aprile 2010: il classico “usa e getta” (a cui anche molti di voi guardano con ribrezzo) che ha inquinato la tv!

Comunque, credo che il carcere preventivo sia legato alla vicenda Ruby (e non altre storie che lo riguardano): quanto scommettiamo che se Mora si inventasse una piccola balla su “Silvio B.”, subito verrebbe liberato da “certi solerti magistrati” STRAPAGATI (molto più dei parlamentari) dai contribuenti? E Mora, se decidesse di farlo, di certo non sarebbe il primo a dire balle (giuridicamente dimostrate come tali dai giudici giudicanti) contro “Silvio B.”: la più famosa in assoluto fu “il test OMEGA” (Stefania Ariosto) nel 1995… continuo?



24. Marco Leardi ha scritto:

31 dicembre 2011 alle 16:10

@Pippo76. Nono, il carcere preventivo c’entra eccome. Mora ha patteggiato, ma c’è un ricorso in Cassazione ancora aperto… Dunque la sentenza non è passata in giudicato.



25. comare ha scritto:

1 gennaio 2012 alle 14:54

Ma santa pazienza, ancora c’è gente che parla senza sapere e che sostiene che Mora non è stato condannato?! Ma non vi informate prima di parlare? Non leggete, non vi aggiornate?? O__O
Ha patteggiato ed è stato condannato a 4 anni e tre mesi. Davvero pensate che siccome la gente che uccide non va in galera allora chi si macchia dei reayi di Mora non dovrebbe andarci?? Ma dove vivete? Che senso della giustizia avete? O__O



26. Marco Leardi ha scritto:

1 gennaio 2012 alle 16:55

@comare. Un senso della giustizia più alto del tuo, a quanto pare.. ripeto: la sentenza non è esecutiva perché pende un ricorso in Cassazione. Quindi trattasi di carcere preventivo.



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