7
novembre

TRAVAGLIO BACCHETTA GIORGIO GORI: E’ UN EX BERLUSCHINO. MA SE A SFRUTTARLO IN TV FOSSE LA SINISTRA?

Giorgio Gori

Neanche il tempo di archiviare Berlusconi che già qualcuno ne intravede un sosia all’orizzonte. Per di più orientato a sinistra: che incubo. La decisione di Giorgio Gori di “scendere in campo” a sostegno di Matteo Renzi ha gettato scompiglio nel mondo della politica e in quello del giornalismo. All’indomani della convention programmatica tenuta dal sindaco di Firenze alla Leopolda, Marco Travaglio ha sparato un editoriale critico nei confronti del rottamatore del Pd e soprattutto del suo consigliere Gori. Secondo il vicedirettore del Fatto Quotidiano, quest’ultimo avrebbe una colpa imperdonabile: quella di essere stato un “ex berluschino”, che nel linguaggio travagliesco vuol dire un ex collaboratore del Cavaliere.

La storia del capo di Magnolia ora convertitosi alla politica, infatti, si intreccia con quella di Silvio Berlusconi, che nel 1989 (a 29 anni) lo nominò capo dei palinsesti di tutte e tre le reti Fininvest. Figurarsi, una simile biografia non poteva che attizzare la verve polemica di Marco Travaglio, che sul Fatto Quotidiano ha connotato politicamente l’intera carriera dell’ex produttore televisivo nato e cresciuto all’ombra del Biscione.

Nel ‘94, mentre B. entra in politica cacciando subito Montanelli dal Giornale, è lui il comandante della portaerei Fininvest che in tre mesi lancia Forza Italia nel firmamento della telepolitica (ricordate gli spottini di Mike, Vianello, Zanicchi & C.?) e fa vincere le elezioni al padrone. Ed è ancora lui a mettere la sua faccina efebica e la sua firma su programmi-manganello come Sgarbi quotidiani e Fatti e Misfatti di Liguori, specializzati nel killeraggio dei “nemici” del padrone (…) Ora, al fianco di Renzi, Gori dice di voler liberare la Rai dai partiti…”

A stretto giro, l’ex responsabile di Magnolia ha replicato a Travaglio spiegando che negli anni in cui egli avrebbe fatto “il berluschino” da Fininvest passarono pure Michele Santoro e Daniele Luttazzi.

In riferimento a Mediaset, Gori ha poi proseguito:Me ne sono andato e non mi sono state date possibilità di collaborazione nei successivi anni di Magnolia (fanno eccezione la produzione Camera Cafè e un paio di fiction), a parere di molti proprio perché non particolarmente gradito alla casa

Da una parte non si capisce perché l’ex produttore televisivo sembri voler ridimensionare i suoi trascorsi alle dipendenze del Cavaliere. Dall’altra, tuttavia, lo stesso Gori pare abbia ragione quando spiega che ultimamente non era particolarmente gradito alla casa del Biscione.

Palinsesti alla mano, infatti, la Magnolia dell’astutissimo Giorgio ha prodotto più programmi per Rai e Sky, mentre a Mediaset ha realizzato soprattutto fiction. Non troverebbe quindi riscontro il concetto di conflitto d’interessi televisivo teorizzato da Travaglio come una sorta di simbolo del collaborazionismo che legherebbe le tv del Cavaliere a quel promettente para-Gori di Matteo Renzi.

Piuttosto, bisogna chiedersi se in un futuro prossimo la sinistra intenderà utilizzare le competenze televisive di Gori come un Cavallo di Troia per allungare le proprie mani sulla tv pubblica e sulle sue produzioni, come qualche maligno ha bisbigliato. Allora altro che “Rai libera dai partiti”, come hanno detto Renzi e l’ex capo di Magnolia alla Leopolda.

L’impressione è che forse il conflitto d’interessi non se ne andrà in pensione con Berlusconi.



Articoli che potrebbero interessarti


Marco Travaglio
La7, Marco Travaglio espone la carta igienica con la faccia di Renzi. «Attenzione, puzza di m…»


Nicola Porro, Silvio Berlusconi
Matrix: su Canale 5 tre prime serate coi leader politici. Renzi al posto de Il Segreto


Speciale Referendum, Bruno Vespa
RAI1, SPECIALE REFERENDUM: BERLUSCONI E SALVINI VS RENZI E ALFANO. DUELLO FINALE DA VESPA


Matteo Renzi
OTTO E MEZZO: STASERA MATTEO RENZI VS MARCO TRAVAGLIO

9 Commenti dei lettori »

1. MisterGrr ha scritto:

7 novembre 2011 alle 19:20

Che palle.

(l’ho letto l’articolo)

Se si fosse alleato con santoro o con politici più a sinistra, sono certo che sarebbe stato più buono. Non so perchè, vado a sensazione. Santoro e Luttazzi non sono ex-berluschini?



2. Marco Leardi ha scritto:

7 novembre 2011 alle 19:40

Stavolta Travaglio non sbaglia l’analisi ma la prospettiva.. raccontare Gori in chiave berlusconiana è efficace fino a un certo punto. I tempi stanno cambiando: possibile che la sinistra (che non ha mai contrastato seriamente il conflitto di interessi televisivo) ora si lasci scappare l’occasione di utilizzare l’astuto Gori pro domo sua?



3. oronero ha scritto:

7 novembre 2011 alle 19:45

travaglio è un ottimo giornalista, ma c’ha da dire su tutti, sembra ke l’unico puro sia lui..qst lo rende insopportabile ai miei occhi di sinistra…



4. star ha scritto:

7 novembre 2011 alle 19:55

@oronero, diciamo che è ossessionato da tutto quello che riguarda anche lontanamente Berlusconi. Su Gori ha toppato.. guarda al suo passato in Fininvest e non parla degli interessi della sinistra.
Non è che lo fa apposta?



5. Giuseppe ha scritto:

7 novembre 2011 alle 20:05

Sarebbe stato più interessante che Travaglio facesse riferimento anche alle proposte di riforma del servizio pubblico avanzate da Renzi per chiederne conto a Gori. Ma è più facile fare polemica sul passato e sui pregiudizi perchè impegnarsi sulle contemporanee cose concrete può essere compromettente e richiede competenze in materia. E la nostra politica, non solo quella della sinistra ha più bisogno di idee chiare e condivise democraticamente, sorrette da interessi limpidi, che di suggeritori astuti allenatisi in ambiti di potere anche mediatico ora un po’ in decadenza.



6. graziella ha scritto:

8 novembre 2011 alle 04:22

travaglio, travaglio non esisti solo tu!!!!ci hai scocciati come il tuo amico santoro mettetevi da parte, abbiamo capito che gli argomenti che sapete trattare non sono molti, anzi è uno solo …….gossip sul premier. se cambia governo di chi sparlerai?? chi andrai a spiare???vedi di fare vero giornalismo se ne sei capace a sparlare del prossimo è troppo semplice!!!



7. ANTONIO1972 ha scritto:

8 novembre 2011 alle 05:54

stavolta non sono d’accordo con travaglio. non è il caso di ritenere che gori abbia commesso il peccato originale. io trovo addirittura nobile che lui abbia lasciato il suo ruolo,in una azienda che fa a gonfie vele,per fare qualcosa per il paese. avercene



8. Danny ha scritto:

8 novembre 2011 alle 10:34

Stimo Travaglio, ma penso che il suo pessimo carattere e la sua ossessione per il Cavaliere, gli fanno fare degli editoriali senza alcun senso come questo!!!



9. vanni ha scritto:

13 giugno 2017 alle 22:53

Gori usa un argomento facile, ma sbagliato: il punto non è che Santoro e Luttazzi lavorarono a Mediaset con Gori direttore, il punto è che, una volta emerse le collusioni mafiose del berlusca e tutti gli altri impicci, Santoro e Luttazzi se ne sono andati via condannando pubblicamente il malaffare berlusconiano, invece Gori (e tanti altri di siniostra, tipo Ricci o Parenti o Gialappi) sono rimasti lì: era molto più conveniente. Questa l’enorme differenza.



RSS feed per i commenti di questo post

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.