16
giugno

Funivia Mottarone, il video della tragedia trasmesso in “esclusiva” da TG3 e TGLa7. La Procuratrice di Verbania: «Assoluta inopportunità»

Funivia del Mottarone, video della tragedia. Tg3

La cabina della funivia, ormai arrivata a destinazione, si impenna all’improvviso e di colpo torna indietro a folle velocità. Fino allo schianto. A bordo ci sono 14 persone, tra cui il piccolo Eithan, l’unico superstite. Le terribili sequenze che documentano la tragedia del Mottarone sono contenute in un video ottenuto dai Carabinieri ai fini dell’inchiesta e divenuto ora pubblico. In tv, il Tg3 e il lo hanno trasmesso parlando di “esclusiva” e operando una scelta decisamente discutibile sul piano dell’opportunità. Era necessario mostrare la morte in diretta? 

Le immagini sono forti, tali da urtare la sensibilità: gli ultimi istanti di vita dei passeggeri della funivia del Mottarone vengono ripresi ‘da vicino’, fino a quando la cabina numero 3 compie un salto nel vuoto. L’impatto a terra non si vede, coperto dal rilievo. “In prima fila c’è il piccolo Eithan assieme al padre” specifica il Tg3, raccontando quello che in realtà non ha bisogno d’essere spiegato. L’incidente, causato dalla combinazione tra la rottura del cavo traente e la disattivazione del sistema frenante d’emergenza, viene ripreso anche da un’altra angolatura, interna alla stazione d’arrivo: l’addetto che attende l’arrivo della cabina sembra accorgersi che qualcosa non va, ma è troppo tardi. L’uomo assiste nel panico alla tragedia e corre a chiamare i soccorsi.

Pur nella tutela del diritto di cronaca, ci chiediamo se la trasmissione in tv di quelle immagini fosse necessaria. Le drammatiche sequenze sono di forte impatto, ma non aggiungono nulla a quanto già si sapeva e si era raccontato. Sarebbero bastati dei singoli fotogrammi per rendere l’idea della tragicità di quel momento. Il filmato, per contro, ha già alimentato una morbosità che ha ben poco a che fare con la cronaca e che invece è propria di quella tv del dolore che a parole tutti condannano. Ma che, nei fatti, trova ancora spazio.

Il fatto che la Rai abbia scelto di proporre quelle immagini ‘integralmente’ dovrebbe suscitare qualche interrogativo: il documento “esclusivo” (come se si trattasse di uno scoop) ha offerto al pubblico maggiori elementi informativi e di comprensione o si è limitato a sbattere il dramma in faccia allo spettatore senza intermediazioni? E il medesimo discorso vale anche per La7, che – analogamente al Tg3 – ha aperto l’edizione odierna delle 13.30 con il filmato del Mottarone.

Sulla discutibilissima scelta di trasmettere quel video è intervenuto – con parole inequivocabili – il Procuratore della Repubblica di Verbania, Olimpia Bassi, la quale in un comunicato stampa ha precisato che si tratta di “immagini di cui è vietata la pubblicazione, anche parziale, trattandosi di atti che, benché non più coperti dal segreto in quanto noti agli indagati, sono relative a procedimento in fase di indagini preliminari“.

Il Procuratore ha inoltre aggiunto:

Più ancora del dato normativo, mi preme sottolineare l’assoluta inopportunità della pubblicazione di tali riprese, che ritraggono gli ultimi drammatici istanti di vita dei passeggeri della funivia (…), per il doveroso rispetto che tutti, parti processuali, inquirenti e organi di informazione, siamo tenuti a portare alle vittime (…) La sofferenza dei famigliari delle vittime, come è di intuitiva comprensione, non può e non deve essere ulteriormente acuita da iniziative come questa“.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,



Articoli che potrebbero interessarti


Barbara Palombelli
Coronavirus, Rai3 e Rete4 si trasformano in «tele-pandemia». Ecco i dati Agcom


Mattia Santori
Tg: ecco i leader politici più presenti. Spunta la sardina Santori


Matteo Salvini, Giuseppe Conte
Agcom: Pd e M5S primeggiano nei tg. Ma a parlare di più sono Conte e Salvini


Tg3, Bianca Berlinguer
TG, ASCOLTI IN CALO NEL 2013. GIU’ ANCHE MENTANA, BENE SOLO IL TG1

1 Commento dei lettori »

1. Paolo Rambaldi ha scritto:

17 giugno 2021 alle 01:52

Non si tratta di morte “in diretta”, comunque.



RSS feed per i commenti di questo post

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.