Promossi
9 a Gilles Rocca. Senza essere una stella partecipa a Ballando e lo vince e questo, da un punto di vista strettamente personale, non può non essere una doppia vittoria. Il pubblico premia un percorso lineare, un carattere mite e, chiaramente, una certa avvenenza fisica.
8 a Ballando con le Stelle. Il programma di Milly Carlucci riesce a non sfigurare, nell’impervio sabato sera d’autunno, mostrando una buona tenuta e vincendo le difficoltà produttive. Una macchina talmente ben oliata da racchiudere nella routine dell’ingranaggio il suo principale difetto.
7 a Lidia Schillaci. L’ex enfant prodige di Operazione Trionfo, dopo una carriera lontana da grandi riflettori, si è ripresa la ribalta con la partecipazione a Tale e Quale Show che quest’anno l’ha vista trionfare al Torneo.
6 a a Raimondo Todaro. In quel di Ballando, è il professionista più amato e quest’anno ha dovuto fronteggiare più di un imprevisto. Ciò tuttavia non legittima il reiterato fare polemico e una certa supponenza. Con Conticini è andato oltre, malcelando rancore per la sconfitta, sebbene non abbia avuto tutto i torti: davvero, vantandosi di non aver usato storie d’amore, l’attore non si riferiva a Todaro e Isoardi?
Bocciati
5 a Emma che giustifica l’eliminazione del concorrente gender fluid Blue Phelix da X Factor dicendo: “l’Italia non è pronta”. La giudice non fa autocritica preferendo optare per una frase fatta che tradisce a sua volta un pregiudizio. Non stiamo qui a dire che l’Italia sia il paese più all’avanguardia sotto alcuni aspetti ma che proprio l’arte e il talento in passato hanno avuto un potere tale da abbattere i confini del socialmente accettato. Senza contare che l’Italia di cui parla sono gli 800.000 spettatori (ancor meno se ci riferiamo ai votanti) di un programma, a target giovane e metropolitano, come X Factor.
4 a Canale 5 che ha tarpato le ali a Daydreamer. La messa in onda nel weekend, e ora soltanto la domenica, ha sgonfiato in men che non si dica il fenomeno della telenovela turca che, nell’ultima puntata, ha raccolto poco più di 2 milioni di spettatori pari all’11.6%.
3 a Ghali. Il cantante tuona sui social per la blackface nella sua imitazione a Tale e Quale Show, portata in scena da Sergio Muniz. Proteste eccessive e fuori luogo: lo scopo del programma è rendere il vip somigliante vocalmente e fisicamente al protagonista (e la somiglianza fisica non viene raggiunta soltanto colorando la pelle). La blackface rimanda a quanto accadeva in America molti anni fa, fatti che in Italia ben pochi conoscono (anzi spesso c’è chi li scopre a causa di queste polemiche). Quella è loro storia, non la nostra. Viene pure il sospetto che Ghali non abbia manifestato il dissenso, la prima volta che era stato imitato, perchè a calarsi nei suoi panni c’era Luxuria, personaggio contro il quale non era consigliabile andare.
2 a Uno Mattina in crisi d’ascolti e costretto a dividersi in 2 parti. C’era una volta il programma macina ascolti che illuminava la mattina di Rai1. A minare una leadership assoluta, negli anni sono arrivati i canali all news e persino le preghiere del buongiorno. Tuttavia, la crisi di questa stagione è qualcosa di più profonda da poter addossare al mutato contesto competitivo o all’insopportabile battaglione delle edizioni del TG1.
1 all’ingresso di Giacomo Urtis al GF Vip. Il concetto di casa del Grande Fratello come un albergo non ci è mai piaciuto, ancor meno se pretestuoso o ininfluente sulle dinamiche. Se proprio poi si voleva puntare sul giochetto ‘gossip veri o falsi’ perchè entra un medico estetico e non un maestro del pettegolezzo?
1. Danilo ha scritto:
24 novembre 2020 alle 18:05