Lo sfottò di Enrico Mentana a Matteo Salvini è arrivato non appena le proiezioni elettorali hanno iniziato a profilare la vittoria di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna. In diretta su La7, nell’ambito della consueta maratona tv, il giornalista ha ironizzato sul leader della Lega – la cui candidata stava iniziando a perdere terreno – alludendo alla sua tanto discussa mossa del citofono.
A solleticare il direttore battutista era stato il giornalista Marco Damilano, che, riferendosi ad una precedente affermazione dello stessa Mentana, aveva chiosato: “Se citofonando…“. Chiaro l’accenno al controverso gesto salviniano di citofonare, con le telecamere al seguito, ad un presunto spacciatore.
Galvanizzato dal calembour canoro, Mentana ha preso la palla al balzo e, parafrasando il titolo di un’altra canzone, ha commentato:
“Lì semmai c’è un’altra canzone, perché io temo per lui che debba fare ‘Piange il citofono’“.
Poi il giornalista si è fatto più serio ed è passato alla valutazione dei primi dati in arrivo dai seggi, che iniziavano ad evidenziare un distacco tra Stefano Bonaccini, poi risultato vincitore, e la candidata leghista Lucia Borgonzoni.
Nel corso della notte, Mentana ha anche avuto un curioso scambio di battute con il candidato del Movimento Cinque Stelle, Simone Benini, che in collegamento lo ha simpaticamente rimbrottato per aver chiamato la sua regione con l’abbreviativo di “Emilia”.
“Le ricordo che la regione si chiama Emilia Romagna. Io sono romagnolo e un po’ ci tengo. Diciamola per esteso, grazie, perché sennò solo Emilia…“
ha affermato Benini. E il giornalista non si è fatto cogliere impreparato:
“Ha perfettamente ragione. Lo abbiamo sempre detto, ma con l’età che avanza, io ho poco tempo e ho abbreviato, chiedo scusa. Adesso dico solo Romagna per pareggiare“.
1. PeppaPig ha scritto:
27 gennaio 2020 alle 15:55