Quelli di Propaganda Live dovevano aspettarselo. Chiamando in causa Maurizio Gasparri, avrebbero innescato una sua replica via social. Ad ogni azione corrisponde una reazione: e infatti così è stato. Ieri sera, durante il programma di La7 condotto da Zoro, è stata trasmessa una vignetta di Makkox (la riportiamo in apertura) che ridicolizzava il senatore forzista e quest’ultimo – che non stava nemmeno seguendo la diretta – non ha esitato a rispondere su Twitter prendendo di mira i protagonisti della trasmissione ed i loro ascolti.
Gasparri si trovava in Sicilia per un incontro politico e non stava davanti alla tv, ma qualcuno lo ha informato che su La7 era appena stata proposta una sua caricatura disegnata dal vignettista Makkox. Il senatore a quel punto si è trattenuto:
che fanno i parassiti di #propagandalive ? Io sto tra la gente per elezioni in Sicilia, non sono senza pubblico come @makkox
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) 20 ottobre 2017
Su Twitter l’esponente di Forza Italia ha punzecchiato direttamente Makkox, con un frecciatina sull’assenza di pubblico riferita con ogni probabilità agli ascolti disastrosi di Skroll, il programma a cura del vignettista laziale (qui la nostra recensione), che La7 ha recentemente spostato dalla fascia preserale a notte fonda (ora va in onda all’1.40) proprio a motivo dello scarso share.
Mentre a Propaganda Live si sghignazzava per la freddura su Gasparri, questi tornava alla carica a più riprese.
Pare che io sia l’ossessione di questi falliti @makkox e @zdizoro saluti dalla Sicilia dove noi abbiamo voti, voi 0 ascolti #propagandalive
ha twittato nuovamente il senatore, definendo quelli di Propaganda Live “provocatori senza ascolti“. E ancora:
vignettista è ossessionato da me. Disse che non mi aveva mai disegnato, invece l’aveva fatto e continua a farlo. Ascolti zero, coerenza zero
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) 20 ottobre 2017
Nella passata esperienza a Rai3, Zoro e la sua banda si erano scornati più volte con Angelino Alfano. Stavolta ad alzare la voce è stato Gasparri, il quale però non è nuovo ad impetuosi (ma paradossalmente pure innocui) sfoghi su Twitter. Nel 2016, ad esempio, il senatore forzista se l’era presa sempre con Zoro definendolo un “astioso comunista“. Pane per i denti del videomaker romano, che su questi contenuti social ci ha costruito un programma.
1. Marco Cappuccini ha scritto:
22 ottobre 2017 alle 11:20