Promossi
9 a Tú sí que vales 4. La quarta edizione dello show di Canale 5 si sta rivelando più fortunata delle precedenti. Dopo una partenza col botto, facilitata dall’assenza di concorrenza, il talent ha battuto Tale e Quale Show e, con oltre il 26% di share, la (mesta) novità di Rai1 Celebration.
8 a Antonella Elia. Qualcuno che valga la pena salvare a Pechino Express 7 c’è ed è la “solita” ex valletta di Corrado e Vianello. In coppia con Jill Cooper, Antonella si commuove, litiga (memorabile lo scontro con I Compositori) e mostra una forte voglia di vincere a costo di risultare “politicamente scorretta”.
7 a Simona Izzo. Pesante lo è stata, ma nella Casa del Grande Fratello era una presenza forte, appassionata e appassionante. Ha elevato il livello di notorietà e intelligenza tra le mura di Cinecittà. Simona ha diviso sia dentro che fuori e per questo motivo probabilmente è stata eliminata dal pubblico che le ha preferito il ben più mite Lorenzo Flaherty.
6 al ritorno di Will and Grace. 11 anni dopo tutto è uguale con l’innesto della politica e qualche amaro rimando, negli occhi di chi guarda, agli anni che passano (clicca qui per maggiori info).
Bocciati
5 all’abolizione delle eliminazioni a Sanremo 2018. Baglioni toglie mordente alla gara probabilmente per non scontentare nessuno e non tradire il suo trascorso da cantante. Allo stesso tempo, va detto che negli ultimi anni, tra ripescaggi e ulteriori eliminazioni, il meccanismo era svilito.
4 alla fine dell’era Dallatana a Rai2. Dopo Daria Bignardi, anche l’altra donna di Campo Dall’Orto lascia la direzione prima della scadenza prefissata. L’ex dirigente di Magnolia ha avuto valide intuizioni alternate a scelte ben più discutibili o fallaci. La sua è stata una Rai2 accesa ma presuntuosa, che si è più preoccupata di essere bella che di ballare. La Dallatana avrebbe comunque meritato di finire il mandato, se non altro per avere il tempo di imparare dai suoi errori.
3 alla scelta della Rai di assoldare Cristiana Mastropietro, numero uno di una società di produzione esterna, come capo progetto de La Vita in Diretta. Non è una questione di curriculum, ma di conflitto di interessi (qui maggiori info).
2 agli alibi sugli ascolti di Che (Fuori) Tempo Che Fa. Peggio degli ascolti bassi, ci sono solo le scuse e le improbabili attenuanti tirate in ballo. E’ vero che qualche politico o media ha calcato la mano in passato su Fazio ma passare da vittime a carnefici alimentando informazioni parziali è ancora più sbagliato, soprattutto per il servizio pubblico. L’altro giorno, ad esempio, nel comunicato Rai si leggeva: “Nelle quattro prime serate di ‘Che Tempo Che Fa’, Rai 1 realizza infatti il 18.6 di share, segnando un aumento di 4.1 punti rispetto alle domeniche corrispondenti dell’anno scorso con programmazione standard”. Peccato che per programmazione standard si intendano delle repliche (quelle di Don Matteo) e una puntata di Braccialetti Rossi (che l’anno scorso non ha brillato – raggiungendo il 16.47% alla prima – e ha pagato la scellerata collocazione domenicale delle 20.40). La settimana precedente, invece, sembrava quasi che il brusco calo del talk al tavolo fosse dovuto al traino basso. Ma il tempo è stato galantuomo e una settimana dopo, a traino più che raddoppiato, il programma è calato ancora.
1 alla storia di Soleil che lascia Luca al Grande Fratello Vip. C’è puzza di bruciato.
1. giacomo bartoluccio ha scritto:
18 ottobre 2017 alle 15:09