Ci sono momenti televisivi che andrebbero cancellati, dimenticati, nascosti mettendoci una bella pietra sopra per l’imbarazzo che hanno provocato ai protagonisti e ai telespettatori. E invece Massimo Giletti li ha ripescati, mandati di nuovo in onda a distanza di anni e ci ha costruito sopra un intero nuovo show televisivo finendo quasi col celebrarli. Ma il “guaio” più grande è che il tutto ci è piaciuto.
I Duellanti: l’appendice de L’Arena dà buoni risultati
La prima puntata de I Duellanti, anche dal logo dichiarata appendice de L’Arena, può dirsi promossa. Sia per il riscontro auditel – ha ottenuto il 15.15% con 1.232.000 spettatori – sia per la costruzione della serata: il padrone di casa, a suo agio ormai in questi salotti dal grilletto verbale facile, ha per prima cosa messo a confronto Aldo Busi e Alba Parietti, protagonisti di un’atroce ed imbarazzante telerissa, facendo palesemente il tifo per la seconda; poi ha accolto Vladimir Luxuria e, con Bruno Vespa in collegamento, ha rimembrato la lite occorsa tra lei e Alessandra Mussolini a Porta a Porta. Mostrando anche il momento in cui la Mussolini ha declinato l’invito a partecipare a questa insolita reunion, facendo una figura barbina.
Il risultato è stato un insieme di stilettate, battute al vetriolo e talvolta rinnovati insulti che qualcuno definirà sicuramente trash. Anzi, apologia del trash. Ma per chi sta soffrendo il caldo in città, impossibilitato ad andare al mare a rinfrescarsi, un programma del genere aiuta a sentire meno la mancanza delle chiacchiere e del pettegolezzo da ombrellone. E per i telespettatori più appassionati funge anche da nostalgico amarcord di momenti bassissimi, sì, ma che appartengono di diritto alla storia della tv italiana.
I Duellanti: sognando la versione sanremese
La presenza poi di Mario Luzzatto Fegiz, chiamato a ricordate vecchie baruffe con Domenico Modugno, ci ha fatto venire in mente almeno un’altra decina di interessanti risse che di certo non saranno sviscerate nella seconda (e ultima) puntata de I Duellanti prevista al momento, quella di lunedì prossimo. Quindi proponiamo di produrre una versione sanremese, magari prima o durante il Festival 2016, per rivedere tutte le liti tra giornalisti e cantanti in gara che ci hanno fatto “sognare”.
Cercando magari di movimentare l’insieme, interrogando anche il pubblico in studio ed evitando la totale immobilità delle inquadrature… a patto però che nessuno si alzi per prendere a calci o schiaffeggiare qualcun altro, è ovvio. (O no?)
1. kalinda ha scritto:
7 luglio 2015 alle 20:29