Un ritorno che attendevano in molti, e che è avvenuto con lo stile asciutto e preciso proprio della conduttrice. Da stasera Lilli Gruber è di nuovo alla guida di Otto e mezzo. La giornalista, che per problemi di salute era stata assente dagli schermi per un mese, è riapparsa davanti alle telecamere salutando il proprio pubblico con un sorriso. E con poche parole di ringraziamento rivolte a Giovanni Floris, che le aveva fatto da supplente durante il periodo di convalescenza.
Lilli Gruber a Otto e mezzo: grazie a Floris
“Buonasera, benvenuti a Otto e mezzo. Intanto vorrei subito ringraziare Giovanni Floris che in questo periodo, come sapete, ha condotto Otto e mezzo in modo così autorevole e anche affettuoso. Grazie Giovanni. E benvenuto al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, grazie per aver accettato il mio invito…“
ha detto Lilli Gruber in apertura di puntata. Quello pronunciato dalla giornalista è stato un esordio senza troppi convenevoli – proprio come ci si aspettava da una padrona di casa – e senza alcun riferimento al problema di salute che l’aveva costretta ad un prolungato periodo di pausa. La conduttrice ha ricevuto anche il saluto del premier (“bentornata”) e del collega Stefano Folli, presente in qualità di ospite. E proprio riguardo all’editorialista del Sole 24 Ore, Lilli si è lasciata scappare la prima notizia della serata: presto il giornalista potrebbe assumere un nuovo incarico professionale, ha lasciato intendere la Gruber.
La palla è poi passata a Matteo Renzi che, dopo la discussa ospitata a Domenica Live di settimana scorsa, ha accettato l’invito nel salotto – decisamente diverso – di Lilli Gruber. Su La7 il premier ha parlato del proprio rapporto burrascoso con i sindacati, negando a questi ultimi la facoltà di trattare col governo.
Renzi a Otto e Mezzo: Governo non deve trattare coi sindacati
“Il sindacato non fa trattative con il governo. Le leggi il governo non le scrive trattando coi sindacati. Se per anni si è pensato che per fare una legge bisognasse chiedere il permesso ai sindacati, si è sbagliato (…) Il governo deve parlare con il sindacato in qualsiasi momento e deve ascoltarlo, ma forse è arrivato il momento in Italia che ciascuno torni a fare il suo mestiere…“
ha affermato Renzi a Otto e Mezzo. Nel suo intervento, riferimenti anche al patto del Nazareno, alle riforme in via di approvazione e al rapporto con il Movimento Cinque Stelle. Il premier non ha però voluto anticipare il nome del nuovo ministro degli Esteri, appellandosi al segreto istituzionale. Su questo punto, alla bentrovata Lilli è andata male: per dare certe notizie esclusive, Matteo preferisce accordarsi con Barbara D’Urso.
1. vinc ha scritto:
27 ottobre 2014 alle 22:35