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giugno

A TESTA ALTA: QUESTA SERA SU RAI 1 IL FILM TV DEDICATO AI MARTIRI DI FIESOLE

A testa alta - I martiri di Fiesole

Oggi, 2 giugno 2014, ricorre la festa della Repubblica Italiana e Rai 1 decide di celebrarla mandando in onda il film tv A testa alta – I martiri di Fiesole, una storia vera e pregna di coraggio ed altruismo, che ha per protagonisti i giovani ed eroici carabinieri in servizio in una piccola caserma di Fiesole nel pieno della seconda guerra mondiale.

A testa alta: il cast

La tragedia che li vide protagonisti rivive dunque sugli schermi nel bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri e vede tra gli interpreti alcuni volti noti al pubblico del piccolo schermo: Giorgio Pasotti, Ettore Bassi, Nicole Grimaudo, Raffaella Rea, Johannes Brandrup (La ladra, Tutta la musica del cuore) e David Coco (Sposami, Baciamo le mani) accompagnano i tre protagonisti del sacrificio finale Giovanni Scifoni (visto da poco nel film tv La tempesta), Marco Cocci (Medicina Generale) e Alessandro Sperduti (Orgoglio, I liceali).

La regia del film tv targato Rai Fiction, che ha richiesto un attentissimo lavoro di ricostruzione scenografica e di reperimento di divise e in generali costumi dell’epoca, è affidata a Maurizio Zaccaro mentre la produzione è di Sergio Giussani per Ocean Productions. Una delle pagine più nere della storia italiana viene qui mitigata dal ricordo di quanto i tre giovanissimi Fulvio Sbaretti, Alberto La Rocca e Vittorio Marandola fecero per salvare la vita di dieci civili e che valse loro la Medaglia d’Oro al Valor Militare.

A testa alta: la trama

Fiesole, 1944. La guerra è al suo culmine. Mentre le forze alleate puntano a liberare Firenze, sulle colline, a ridosso del capoluogo toscano, i nazisti si organizzano per contrastarne l’avanzata. In una piccola caserma di campagna, cinque carabinieri, guidati dal vicebrigadiere Giuseppe Amico (Giorgio Pasotti), il più alto in grado, aiutano come possono i partigiani. I tedeschi, comandati dal tenente Hiesserich (Johannes Brandrup), riescono però a scoprire il collegamento tra la caserma dei Carabinieri e la Resistenza. Tendono così un agguato ad una staffetta di collegamento dei partigiani. In quell’occasione uno dei militi, Sebastiano Pandolfo (Ettore Bassi) e un giovanissimo partigiano vengono catturati e fucilati. Gli altri Carabinieri riescono a darsi alla macchia e a sfuggire al rastrellamento. Fuggono verso l’Appennino nell’intento di unirsi alle forze della Resistenza per liberare Firenze. Ma i nazisti, fedeli alla stessa logica che li ha animati nel sanguinoso episodio delle Fosse Ardeatine, come ritorsione prendono in ostaggio dieci civili innocenti e minacciano di giustiziarli. In cambio della loro libertà vogliono che i militi scampati all’agguato si consegnino spontaneamente al comando della Wehrmacht. I tre giovani Carabinieri, Alberto La Rocca (Marco Cocci), Fulvio Sbarretti (Giovanni Scifoni) e Vittorio Marandola (Alessandro Sperduti) vengono raggiunti dalla notizia dell’imminente fucilazione dei civili proprio quando sono vicini a ricongiungersi alle forze di Liberazione della città di Firenze, e sono quindi a un passo dalla salvezza. I tre si trovano in quel momento a dover scegliere tra il loro futuro di libertà e il loro ruolo di simbolo della legalità e della giustizia in una Italia che di simboli non ne ha altri. E scelgono quest’ultimo, consegnandosi ai tedeschi, certi di andare incontro alla morte, ma salvando in questo modo la vita di dieci innocenti e affidando alla storia un esempio di eroismo e di fedeltà alla propria missione.



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