Nel 2014 si festeggeranno i duecento anni della fondazione dell’Arma dei Carabinieri e per l’occasione la Rai è già al lavoro per la realizzazione di A testa alta, un tv movie dedicato al sacrificio dei tre martiri di Fiesole, ovvero Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti, tre carabinieri che durante la seconda Guerra Mondiale si consegnarono ai tedeschi, salvando con la loro vita quella di dieci civili.
Prodotto dalla Ocean Productions e diretto da Maurizio Zaccaro, il film tv il cui script porta la firma di Paolo Logli, Alessandro Pondi, Giovanna Mori e Leone Pompucci, è destinato alla prima serata di Rai1. I tre Martiri, stando alle prime indiscrezioni, potrebbero avere il volto di Ettore Bassi (qui una nostra intervista), Daniele Liotti e Alessandro Preziosi. Contrariamente a quanto trapelato in passato, non ci sarà invece Beppe Fiorello, che proprio con la casa di produzione di Giussani dieci anni fa lavorò nella miniserie incentrata sulla figura di Salvo D’Acquisto, altro eroe che sacrificò la propria vita salvando 22 innocenti dalle SS.
Come D’Acquisto anche La Rocca, Sbarretti e Marandola erano carabinieri poco più che ventenni. Nel 1944 mentre si trovavano in servizio a Fiesole, pur continuando a svolgere i propri compiti, cooperavano con la Resistenza, fornendo informazioni, armi, e viveri, e partecipando direttamente ad azioni di sabotaggio. L’11 agosto ricevettero l’ordine da parte del vice brigadiere Giuseppe d’Amico, nel frattempo arrestato dai nazisti e riuscito a fuggire, di lasciare la caserma e di entrare in clandestinità nelle fila della resistenza fiorentina.
I tre obbedirono ma, non potendo passare le linee nemiche, costituirono una base nei ruderi di un anfiteatro romano in attesa di potersi congiungere con le forze partigiane o alleate. Qui vennero informati da Monsignor Turini e dal Dottor Orietti (segretario comunale) che il Comando Tedesco, scoperta la loro fuga, aveva preso 10 ostaggi civili e minacciava di fucilarli per rappresaglia se non si fossero consegnati. La Rocca, Sbarretti e Marandola non esitarono a presentarsi al Comando tedesco, dove vennero arrestati e fucilati.