Chissà se questa volta (la terza) si rivelerà quella buona. Dopo i fallimentari tentativi – posti in essere dalle defunte Gioco Calcio e Dahlia – di scalfire il monopolio di Sky e Mediaset Premium sul terreno della messa in onda pay delle partite di Serie A, un nuovo operatore si prepara a scendere in campo. Il terzo incomodo è una sorta di ‘interno’ al sistema del pallone: come riportato sul numero odierno de La Gazzetta dello Sport infatti la Lega Calcio è pronta a creare una sua tv e ad ottenere le autorizzazioni per trasmettere contenuti sulle piattaforme digitale terrestre e satellitare.
Nella mattinata di venerdì la Lega Calcio Service, società di servizi che fa capo alle leghe di Serie A e B, ha aumentato il capitale sociale da 550.000 € a 6.200.000 € ampliando anche il proprio oggetto sociale e includendo nello stesso lo “svolgimento di attività propria dei fornitori di servizi di media sulle reti di comunicazione elettronica, assumendo e gestendo qualsiasi attività attinente il settore della produzione e della distribuzione di prodotti audiovisivi per la televisione“.
Dietro questo complicato “papello” si cela la volontà di creare il proprio network che nelle intenzioni dovrebbe debuttare immediatamente sul dtt, andando ad acquisire i diritti di quelle otto squadre di Serie A che non fanno parte del listino di Mediaset Premium (Cagliari, Catania, Cesena, Chievo Verona, Lecce, Parma e Udinese). Per scoprire se si tratta di un’utopia o di un progetto concreto basterà aspettare domani mattina, quando si apriranno le buste e si scoprirà quale operatore si aggiudicherà i diritti di messa in onda di questi club “figli di un dio minore”.
E se lo sbarco sul dtt appare immediato, il neonato soggetto televisivo si prepara a fare la guerra a Sky anche per ciò che attiene la trasmissione dei match sul satellite. La tv della Lega Calcio ha un anno di tempo per prepararsi alla sfida contro il colosso di Murdoch, detentore di tutto il campionato di Serie A in esclusiva ancora per una stagione agonistica.
Dal 2012, infatti, verrà indetto il bando per la vendita dei diritti televisivi di Serie A e B per i successivi tre campionati e in Lega sono determinati a non accettare offerte inferiori al miliardo di euro a stagione. L’ovvio corollario è che, in caso di proposte che non arrivino a tale cifra, il Governo del calcio italiano potrà opporre la messa in onda dei match sui propri canali.
1. Diegoz ha scritto:
25 luglio 2011 alle 14:27