Tutti contro l’avvocato! E’ Tiziana, la meno sopportata di MasterChef, a subire la principale sottrazione di ingredienti (Maurizio, il “bastardo” le ha rubato la cernia!) prevista dalla Mystery Box con furto del primo episodio in onda stasera. Che il legale risulti simpatico come la “sabbia nelle mutande” è un dato di fatto ma che la 41enne esperta di diritto internazionale abbia sette vite come i gatti è altrettanto assodato. Nonostante sia risultata tra i peggiori dell’Invention Test che, a tema “Alta Cucina, consisteva nel riprodurre un piatto creato dallo chef Valentino Marcatilii, Tiziana è fortunata nell’aver incontrato sulla sua strada il povero Nicola, giunto ultimo ma rimasto in gara.
Un miracolo? Forse. Fatto sta che la strage di concorrenti – e la conseguente penuria – vista nelle puntate precedenti ha salvato il peggiore del tredicesimo episodio che va direttamente al Pressure Test e non deve abbandonare il suo sogno nonostante la bruciante sconfitta (il suo piatto non era nemmeno stato assaggiato dal maestro Valentino). Nicola non partecipa così alla prova in esterna ambientata in Puglia a Ceglie Messapica in provincia di Brindisi.
Il sangue del tacco d’Italia che scorre nelle vene di Tiziana (ha un padre pugliese) porta l’avvocato nella squadra di Maurizio, vincitore dell’episodio precedente, che ha allestito un vero e proprio dream team arruolando anche il favorito Andrea e Marika, unica donna del sud tra gli aspiranti Masterchef. Nonostante il lavoro di gruppo la rivalità tra i due Re del talent Maurizio e Andrea inizia a emergere e anche tra Marika e il legale le asprezze non sono poche (il caposquadra le definisce, non a torto, due pitbull).
La gita in terra di Puglia si rivela un mezzo fiasco. Sia il Sindaco del paese che gli altri esperti della cucina locale, chiamati a giudicare i due menù, non sono sembrati soddisfatti dai piatti preparati dai candidati ma l’esperienza del dream team ha prevalso grazie a un perfetto purè di fave “asfaltando” per 9 voti a 2 il gruppo capitanato dal veterinario Michele, restio a cucinare la carne di cavallo.
La sfida finale del Pressure Test, incentrata sulla cottura del salmone, determina il ballottaggio proprio tra Michele e Nicola e alla fine è giusto così. L’umbro aveva da tempo esaurito il suo bonus di fallimenti e Nicola ha dimostrato di avere qualcosa in meno degli altri rimasti in gara. Scopo della sfida finale è quello di realizzare una serie di finger food a base di mela verde e il pessimo umore di Michele, proveniente da una serie di sconfitte, ne ha determinato l’eliminazione. Il duello si è concluso in parità con i contendenti a quota 6 “spuntini” validi a testa ma la qualità dei piatti penalizza il biondo veterinario.
Decisione giusta? I giudici hanno deciso di salvare Nicola ma la sensazione è che nessuno dei due poteva comunque avere le carte per arrivare alla finale, e lo stesso sembra valere anche per Paola, Daiana e Marika. Anche il secondo MasterChef sembra destinato ad essere di sesso maschile, riuscirà l’avvocato Tiziana a sovvertire il pronostico?
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1. amazing1972 ha scritto:
25 gennaio 2013 alle 00:14