Oggi vanno d’amore e d’accordo. Anzi di più, come precisa Alessandro Cecchi Paone (giornalista, presentatore, divulgatore scientifico, professore universitario, scrittore, opinionista e concorrente di reality) dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni in merito al suo nuovo impegno in casa Mediaset: “Sarò in onda tutti i pomeriggi feriali e festivi su Canale 5 con Pomeriggio Cinque e Domenica Cinque. Di Barbara D’Urso, che condurrà i due programmi, sono già stato ospite, con lei è nato un bellissimo feeling“. Quasi amici, potremmo dire.
Peccato che solo cinque anni fa il loro rapporo fosse tutto composto da pupazzi e carte bollate. Querele, per la precisazione. Ricostruiamo insieme questo tele-giallo, per godere assieme a i due protagonisti della loro ritrovata pace.
I fatti, prima di tutto.
Luogo del delitto: Mtv.
Colpevole: Cecchi Paone.
Vittima: la Bislacca di Cologno.
Complici: i pupazzi del Pets Show.
Difensore: Dario Tajetta.
Capo d’accusa: ingiuria.
Attenuanti: nessuna.
Gli elementi, a questo punto, ci sono proprio tutti per ricostruire il tragico episodio.
Torniamo, allora, a cinque anni fa ed ad una delle tante ospitate del caro Cecchi Paone, che di una buona favella può farsi motivo di vanto. Salvo, a volte, esagerare in espressioni che definire “colorite” è un eufemismo. ‘Vacca’ il termine usato per parlare della nostra Bislacca di Cologno. Il contesto, certo, era gioioso, ma sinceramente l’espressione rimane sempre un po’ forte. Risibili e, al contempo, esilaranti le scuse accampate, che rileggiamo in un articolo del lontano 17 dicembre 2004 del quotidiano L’Unione Sarda.
“Se abbiamo scelto di nominare lei è stato solo ed esclusivamente in quanto prototipo di donna attrente, famosa, irragiungibile“, si giustificava Tajetta, autore e responsabile del Pets Show. “Vacca non è un termine negativo. C’è una letteratura a proposito“, ci insegnava l’insigne letterato Cecchi Paone. Sarà, ma la D’Urso, che è la prima di solito a prendersi in giro, non potè fare altro che far partire due querele, uno contro il neo-collega di scuderia e l’altra contro gli stessi pupazzi, rei di essersi domandati il tariffario della conduttrice in un crescendo, rectius scendendo, di trivialità (per gli interessati, 50 euro la somma avanzata dai fantocci).
Ora, però, sembra tutto passato e cosa si premura di riavere il caro Cecchi, allora, per questa sua nuova avventura sull’ammiraglia del Biscione? “Di poter riavere il mio camerino dove ho passato tanti anni. La richiesta è stata accolta. So già che lì ritroverò tanti oggetti a me cari, in primis una pallina antistress a forma di cervello, che io considero … il mio strizzacervelli tascabile“.
Tutto bene fin qui. Alessandro, però, visto che conosciamo le intemperanze catodiche di cui anche tu stesso sei rimasto vittima (qui lo scontro, a base di spocchia, con SuperSimo) e poiché abbiamo anche a cuore la salute mentale della nostra cara Bislacca di Cologno, ecco: se ti avanzasse un’altra pallina antistress per la D’Urso, regalagliela pure; potrebbe sempre tornarle utile, tra impegni televisivi da mane a sera da onorare ed ospiti indisciplinati da tenere a bada.
1. giulia ha scritto:
19 agosto 2009 alle 15:23