La Rai da una parte e la politica dall’altra; un’accoppiata destinata da sempre a far discutere. In mezzo, però, c’è la figura del manager, capace di piazzare conduttori ed influenzare palinsesti a proprio piacimento. Questo, tra le righe, è il Paola Ferrari pensiero che emerge dall’intervista rilasciata al settimanale A dalla storica conduttrice de La Domenica Sportiva. Un’arringa, quella contro i potenti e i protetti, che non passerà di certo inosservata:
“[...] Guadagno meno di 4 mila euro al mese – dichiara il noto volto di RaiSport – Per questo mi irritano i cachet spropositati dei conduttori esterni. La Rai ha oltre mille giornalisti: perchè una Maria Concetta Mattei non può condurre Domenica In al posto di Lorella Cuccarini? Il problema è che in Rai governano i manager degli artisti”.
Non le manda a dire Paola Ferrari, fiduciosa, al tempo stesso, nelle capacità del direttore generale Lorenza Lei di riportare ordine e meritocrazia a Viale Mazzini. Un progetto che, secondo lei, ha già dato i primi frutti (“Sul bilancio è stata molto brava” dice), anche se non tutto è andato per il verso giusto. Un esempio? L’ultimo Festival di Sanremo, a detta della Ferrari, scandaloso:
“Alcune cose di questa Rai non mi sono piaciute affatto. Come l’immagine della donna al Festival di Sanremo. Il maschilismo e la misoginia sono tornati alla ribalta perchè la politica negli ultimi vent’anni ci ha imposto un modello secondo cui la donna deve avere 25 anni ed essere bella soda. Il risultato è la farfallina di Belen in prima serata sul servizio pubblico. Disgustoso. Poi per riabilitare un’immagine che aveva sfiorato i limiti della pornografia hanno piazzato tre donne ai primi posti“.
Torna, dunque, lo spettro del televoto pilotato? Le classifiche di vendita, però, confermano il successo di Emma, Arisa e Noemi (il terzetto tutto al femminile salito sul podio dell’Ariston), ma a Paola Ferrari resta il dubbio sul reale esito della gara:
“Non ho le armi per sostenere quell’accusa. Certo si sono salvati in corner. Mi ero illusa che la crisi sortisse un effetto positivo, che la sobrietà tornasse a essere un valore. Purtroppo in questi mesi l’effimero ha imperato. L’ultimo Sanremo è stato il più scandaloso“.
1. MisterGrr ha scritto:
21 marzo 2012 alle 15:02