Terza serata del Festival di Sanremo 2012 voto 7. Suggestiva l’idea di celebrare la musica italiana – portando dunque finalmente belle canzoni sul palco dell’Ariston – ma si è passati da un eccesso all’altro. 32 canzoni in una sera sono state decisamente troppe e la noia per la liturgia, ad un certo momento, è subentrata. Se a ció si aggiunge che molti ospiti erano pressochè sconosciuti al vasto pubblico e che alcune versioni sono sembrate da “far ribaltare nella tomba” i lori interpreti, si intuisce come non tutto abbia funzionato. Poi perché non coinvolgere anche i giovani nella serata?
8 a Josè Feliciano. Gli anni si sentono ma ogni sua performance è vissuta, per dirla nel gergo dei talent “arriva”.
8 a Francesco Renga e Sergio Dalma. Il cantautore bresciano ha confermato la sua straordinaria capacità di interprete, la sua versione de Il Mondo è all’altezza dell’originale. Bravissimo anche il suo partner.
7 ai Marlene Kuntz. Certo, sono stati eliminati già alla prima serata ma la loro presenza, verosimilmente, non ha mai avuto ambiziosi obiettivi di piazzamento. Per loro la soddisfazione di aver cantato con Patti Smith, star della serata.
6 ad Emma Marrone – Gary Go. Il Paradiso è un brano perfetto per Emma, peccato che con Gary Go sia mancata del tutto l’alchimia.
5 a Nina Zilli. Qualcuno l’ha accostata a Mina, ma il paragone si fa ancora impudente ad ascoltare la sua versione di Grande, Grande, Grande in cui la cantante si diletta nello sfoggiare i suoi virtuosissimi anzichè mettersi a disposizione della canzone.
5 alle interviste improbabili di Gianni Morandi. Il cantante conferma la sua vocazione da “uomo della strada” prestato alla conduzione, atteggiamenti “naif” che se, da un lato, incuriosiscono, dall’altro non possono non lasciare l’amaro in bocca trattandosi del programma più importante d’Italia.
4 a Federica Pellegrini. D’accordo, porta in alto la bandiera italiana nel mondo, ma non si capisce il motivo per cui il Festival della Canzone italiana abbia dovuto dedicarle tempo e spazio. Non ha talenti artistici, è “antipatica”, ed è un personaggio sin troppo esposto. Da dimenticare l’intervista infarcita di ovvietà ma anche il siparietto sul ballo sul quale è meglio stendere un velo pietoso per l’impaccio con cui è stato condotto.
4 a Sarah Jane Morris. Brava quanto volete ma è sembrato di vedere Sally Spectra sul palco.
3 a Shaggy – Chiara Civello. La versione del duo di Io che non vivo (senza te) è “da paura” ma nel senso letterale del termine. Mr Boombastic è forse il peggiore della serata, non perchè lui non sia bravo ma in quanto il suo rap è inadatto alla splendida canzone di Pino Donaggio.
1. Pippo76 ha scritto:
17 febbraio 2012 alle 15:40