Seconda serata del Festival di Sanremo 2012: Voto 6. La puntata è più fluida e asciutta rispetto all’esordio ma pecca di autoreferenzialità (dai cuscini di Belen e della Canalis, passando per le “giustificazioni” di Morandi alle battute di Papaleo). Bravi I Soliti Idioti che, però, vengono sfruttati decisamente troppo, così come va dato atto di aver fatto cantare i giovani prima salvo poi scegliere un meccanismo da talent che voleva esser tensivo ma ha solo moltiplicato i tempi morti. Non c’è pathos nemmeno al momento dell’eliminazione di ben 4 big.
8 a I Soliti Idioti. La scommessa di portare sul palco dell’Ariston la comicità irriverente di Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli è stata vinta. Il duo comico si prende addirittura il lusso di ironizzare su razzismo e omosessualità. Buona anche l’energica performance canora (il pubblico tradizionale del Festival avrà capito che era uno scherzo?).
7 alla decisione di far esibire i giovani ad orario decente, dopo i bistrattamenti degli ultimi anni. Le mini sfide in stile talent show, però, non convincono. I duelli, per appassionare davvero, devono avere al centro della scena artisti che il pubblico conosce bene, altrimenti è solo un meccanismo iniquo. Discutibile altresì il regolamento che attribuisce il potere di eliminare esclusivamente al pubblico che ignorava l’esistenza di tutte le nuove proposte tranne una (Casillo, per la sua partecipazione a Io Canto).
4 al trattamento riservato ad Ivana Mrazova. Mentre gli interventi delle “sorellastre” Canalis e Rodriguez si sprecavano, alla povera Cenerentola Ivana è toccato entrare dopo 2 ore abbondanti di Festival per fare, peraltro, la bella statuina. Era necessario farla ballare con il torcicollo?
5 a Belen Rodriguez, pronta per una visita ginecologica. Ma perchè se conduci un programma da 9 milioni di spettatori non scegli di affrancarti dall’immagine sexy? Che non si lamenti poi quando la gente più che per Itg o Colorado la ricorda per il video hard.
8 a Pierdavide Carone, eliminato a sorpresa e ingiustamente. Un tema, forse poco originale ma almeno non banale, per uno dei brani forse più meritevoli (anche se sembra la classica canzone di Dalla) del Festival così come è stata valida l’esecuzione del suo interprete. Ripescaggio in vista.
6 a Gigi D’Alessio e Loredana Bertè. Le indiscrezioni della vigillia parlavano di un pezzo bomba e invece ”Respirare“ non va oltre la sufficienza. L’impressione è che comunque l’eliminazione sia più legata a “pregiudizi” della giuria verso il cantante napoletano che al brano in sè.
5 a Sono Solo Parole, brano di Noemi. Lei è brava ma ahinoi la canzone non regge. Sono solo (le stesse) parole.
2 a Chiara Civello. Tanto rumore per nulla: ci si chiede se ne valeva la pena creare “un precedente”, in quello che una volta era un regolamento stringente, per un’esibizione piuttosto anonima.
1. MisterGrr ha scritto:
16 febbraio 2012 alle 12:33