Non è sicuramente il momento artistico migliore considerata la curva discendente del suo gradimento al cinema ma a Lorenza Lei l’idea di averlo in Rai per un one man show non dispiace affatto. C’è da trovare un volto nuovo che sia in grado di far ridere trasversalmente il Paese, e il direttore generale avrebbe pensato proprio a Leonardo Pieraccioni.
Secondo quanto filtra dalle indiscrezioni di Oggi sono stati avviati i contatti per uno show primaverile. Con la mente ai numeri impressionanti di Fiorello, in viale Mazzini valutano ogni possibile soluzione per portare nuova linfa al varietà Rai, con la consapevolezza che è quasi un’impresa impossibile eguagliare quei picchi di consensi.
Pieraccioni ha potenzialmente le carte in regola per fare intrattenimento a buon livello. Innanzitutto ha alle spalle una ‘banda’ di amici toscani che potrebbero interagire per creare dei siparietti brillanti. Giorgio Panariello tra quel Sanremo molto sottotono di qualche anno fa, che grida ancora vendetta, e l’abbinamento a Mediaset per questa stagione difficilmente potrebbe trovare una collocazione a fianco dell’amico Leonardo. Potrebbe più che altro essere una sfida a distanza.
Se Fiorello poteva contare su Baldini, Pieraccioni potrebbe ripescare dal cilindro Ceccherini, anche se la bischerata della bestemmia all’Isola è una macchia che difficilmente il servizio pubblico dimentica. Tramontata l’ipotesi Hunziker, ancora troppo acerba per un’esposizione così difficile, il comico toscano potrebbe solleticare con qualche innovazione la curiosità di un pubblico abbastanza trasversale.
Se flop di Salemme di qualche anno fa poteva trovare il suo motivo di esistere nella connotazione forse troppo meridionalista della comicità del regista e attore partenopeo, nel regista de Il Ciclone c’è una tendenza all’umorismo più rodata a livello nazionale, basti pensare al buon numero di film che hanno conquistato una buonissima popolarità da Nord a Sud.
E poi Pieraccioni ha quelle caratteristiche che la nuova fase della tv sembra ormai preferire con quella sua presenza scenica garbata, puntellata da una comicità mai sguaiata, a suo modo anzi lirica e riflessiva, tendente all’eclettismo da varietà.
1. Pippo76 ha scritto:
5 gennaio 2012 alle 16:43