Certe volte in tv non serve avere un grande budget per poter realizzare qualcosa di interessante. Anzi, le ristrettezze economiche possono aiutare a spremere le meningi e ottimizzare le risorse disponibili. E’ un po’ quel che è accaduto a Controcampo – Linea notte (questo il suffisso attribuito allo storico marchio di Sport Mediaset) che nonostante l’evidente taglio dei costi di produzione ha nettamente migliorato i suoi contenuti rispetto alle ultime edizioni (peraltro continuamente bastonate in share dal competitor di Rai2).
Una riduzione dei costi che ha avuto l’effetto di una bacchetta magica, in grado di far sparire in un colpo solo tutti quegli elementi che rendevano la trasmissione di Alberto Brandi sempre più somigliante a una fastidiosa discussione da Bar Sport. Via ore e ore di noiosissima moviola, via provocatori di professione (ogni riferimento a Giampiero Mughini non è puramente casuale), abolite bellone incapaci di dare un contributo diverso dal mostrare la scollatura o un sensuale accavallamento di gambe. E’ sparito perfino (Deo gratias!) quel triste segmento in cui Giacomo Ciccio Valenti mostrava le immagini più curiose provenienti dagli stadi che non facevano ridere: era il povero Brandi ad abbozzare un sorriso per levarsi dall’imbarazzo di una situazione comica che non riusciva nell’ilare intento.
Tra gli elementi che rendono migliore il nuovo Controcampo c’è senza dubbio l’essenzialità. Poche chiacchiere e ritmi veloci grazie alla presenza in studio del solo conduttore con Giuseppe Cruciani e Diego Abatantuono (salvo qualche incursione degli ex-arbitri Gianluca Paparesta e Graziano Cesari). Un cast ridotto al minimo che permette allo spettatore di seguire i ragionamenti relativi alla domenica calcistica senza che lo stesso possa ‘confondersi’ ascoltando le opinioni più stralunate del freak di turno o tre, quattro temi di discussione che si sovrappongono l’uno con l’altro.
Nonostante le solite, e ormai usurate, battutacce sulle disgrazie dell’Inter (suo bersaglio preferito da tempo immemore), Abatantuono è il vero valore aggiunto di questa edizione. L’attore discetta con i telespettatori, che chiamano da casa, prende in giro i colleghi e fornisce delle opinioni sempre competenti dimostrando di essere un valido avversario dell’imperversante Gene Gnocchi (ospite fisso della DS). Con un mattatore così sembrano a proprio agio anche i compagni d’avventura Brandi, al quale i toni moderati del nuovo corso calzano meglio rispetto alle versioni “ululate” viste negli anni passati, e Cruciani che non brillerà per simpatia ma è di certo un valido interlocutore.
Siamo chiari, la versione dei primi anni con Sandro Piccinini è ancora lontana per appeal e qualità ma l’attuale Controcampo sembra sembra essersi ripreso dall’inesorabile declino al quale sembrava destinato. L’attuale formula ha trovato peraltro il favore del pubblico con uno share – seppur “drogato” dall’inizio posteriore alla mezzanotte che consente di evitare lo scontro in sovrapposizione con La Domenica Sportiva – sempre superiore al 10%.
1. lelio85 ha scritto:
31 ottobre 2011 alle 14:29