Come se non bastassero le gatte da pelare nel Mediterraneo, ci si mette anche Massimo Giletti a complicare i tesi rapporti diplomatici che contraddistinguono questa fase storica. Il Ministero degli Affari esteri dell’isola di Malta condanna il presentatore de L’Arena per le dichiarazioni sulla gestione del traffico dei migranti da parte del piccolo stato a sud della Sicilia. In particolare ad aver irritato i maltesi è stata l’affermazione di Giletti sulla pratica, che tale popolazione avrebbe, di sparare ai barconi dei migranti per impedirgli l’approdo sull’isola.
Dichiarazioni cariche di superficialità secondo l’ambasciatore maltese Walter Balzan, che proprio ieri, intervistato da Agorà magazine, ha dichiarato: ‘non potevo accettare che qualcuno facesse delle dichiarazioni, così gravi ed irresponsabili, su uno Stato sovrano senza alcuna prova di quanto affermato’ – e rincara la dose affermando: ‘Un giornalista deve dire sempre la verità, specialmente su temi così importanti’.
Dalle parole di Balzan filtrerebbe anche il parere del nostro ambasciatore a Malta, che pare abbia preso le distanze dal modo di gestire la vicenda da parte della trasmissione domenicale esprimendo una posizione di comprensione del Governo Italiano per l’irritazione suscitata dalla vicenda presso il popolo maltese.
Che Giletti abbia peccato di pressapochismo lasciandosi prendere un po’ la mano dalla furia delle argomentazioni spesso istintive che animano la dialettica della sua arena? Quella dello sparo ai migranti è una storia circolata più volte e per più di una nazione, basti scorrere un po’ i commenti degli internauti sulla vicenda per capire come questa convinzione sia radicata presso la gente comune. Da qui però a sancire questa leggenda come fatto certo da riportare per diritto-dovere di cronaca il passo è effettivamente lungo.Il motivo per cui ad essere presa d’assalto sarebbe solo Lampedusa secondo le fonti maltesi è la nuova geografia delle migrazioni: dalla Tunisia, luogo di partenza delle nuove barche della speranza, la rotta più comoda parrebbe essere l’isola siciliana e non quella maltese. Ed è quindi per quella che identificano come una inesattezza che getta ombre sulle immagini del loro paese che gli abitanti hanno sommerso di critiche la Rai e lo stesso Giletti. Al presentatore forse converrebbe difendersi dall’accusa di ignoranza che gli sventolano contro in un gruppo creato contro di lui su Facebook (con più di 1500 adesioni al momento), in cui si leggono reazioni molto dure alle sue parole.
Per chiarire la vicenda le ambasciate hanno lavorato al fine di organizzare incontri che riportino la serenità nei rapporti tra i due paesi, ma anche tra la televisione italiana e i telespettatori di Malta. L’unica cosa che ci chiediamo: non sarebbe stato meglio un chiarimento alla luce del sole, anziché lasciare che le recriminazioni serpeggiassero in circuiti paralleli?
1. Ale ha scritto:
30 marzo 2011 alle 18:08