Spari sui clandestini



6
aprile

LE IENE: GIULIO GOLIA SI FINGE UN IMMIGRATO TUNISINO E RISCHIA UNA FUCILATA

Immigrati in fuga dal centro di Manduria

Non è certo la prima volta che le Iene si cacciano nei guai ma Giulio Golia questa volta se l’è vista davvero brutta. L’emergenza immigrati è un tema caldo e attuale, e per raccontare in presa diretta la vita di migliaia di clandestini che da gennaio stanno affollando i centri di accoglienza del Sud Italia, l’inviato delle Iene si è finto un profugo tunisino. Come tanti altri immigrati veri in fuga dai centri di raccolta, Giulio Golia ha iniziato il viaggio della speranza verso nord partendo da Manduria, in Puglia, e proseguendo a piedi con pochi mezzi di fortuna.

Il servizio trasmesso nella puntata di questa sera testimonia le diverse reazioni della popolazione davanti al dramma dell’immigrazione. Tanti abitanti del posto gli offrono aiuto e solidarietà, fornendo cibo, acqua e qualche spicciolo. Quello che basta per tirare fino alla tappa successiva. Non tutti però si comportano allo stesso modo e Golia ha avuto modo di vivere in prima persona cosa può accadere quando la situazione degenera.

L’inviato di Italia 1 si è avvicinato ad una casa chiedendo un bicchiere d’acqua. L’ospitalità non è una dote di tutti: il proprietario l’ha accolto a suon di fucilate. Golia è riuscito a fuggire senza essere colpito mentre l’uomo stava ancora armando il fucile. Se a Golia è andata bene in fin dei conti, il suo attentatore potrebbe non essere l’unico in circolazione che pensa sia meglio farsi giustizia da soli.




30
marzo

L’ARENA: MASSIMO GILETTI CREA UN INCIDENTE DIPLOMATICO CON MALTA DOPO LE ACCUSE DI SPARARE AI BARCONI DEI MIGRANTI.

Massimo Giletti

Come se non bastassero le gatte da pelare nel Mediterraneo, ci si mette anche Massimo Giletti a complicare i tesi rapporti diplomatici che contraddistinguono questa fase storica. Il Ministero degli Affari esteri dell’isola di Malta condanna il presentatore de L’Arena per le dichiarazioni sulla gestione del traffico dei migranti da parte del piccolo stato a sud della Sicilia. In particolare ad aver irritato i maltesi è stata l’affermazione di Giletti sulla pratica, che tale popolazione avrebbe, di sparare ai barconi dei migranti per impedirgli l’approdo sull’isola.

Dichiarazioni cariche di superficialità secondo l’ambasciatore maltese Walter Balzan, che proprio ieri, intervistato da Agorà magazine, ha dichiarato: ‘non potevo accettare che qualcuno facesse delle dichiarazioni, così gravi ed irresponsabili, su uno Stato sovrano senza alcuna prova di quanto affermato’ – e rincara la dose affermando: ‘Un giornalista deve dire sempre la verità, specialmente su temi così importanti’.

Dalle parole di Balzan filtrerebbe anche il parere del nostro ambasciatore a Malta, che pare abbia preso le distanze dal modo di gestire la vicenda da parte della trasmissione domenicale esprimendo una posizione di comprensione del Governo Italiano per l’irritazione suscitata dalla vicenda presso il popolo maltese.

Che Giletti abbia peccato di pressapochismo lasciandosi prendere un po’ la mano dalla furia delle argomentazioni spesso istintive che animano la dialettica della sua arena? Quella dello sparo ai migranti è una storia circolata più volte e per più di una nazione, basti scorrere un po’ i commenti degli internauti sulla vicenda per capire come questa convinzione sia radicata presso la gente comune. Da qui però a sancire questa leggenda come fatto certo da riportare per diritto-dovere di cronaca il passo è effettivamente lungo.