Considerato il crecente riscontro ottenuto da Colorado su Italia 1 dalla coppia Savino-Brescia, era tempo che Zelig tornasse in campo a “marcare il territorio” delle trasmissioni comiche del Biscione. Nell’attesa dell’imminente stagione in prime time con la collaudata coppia Bisio-Incontrada e dopo i deludenti esperimenti della versione ”one-man show”, riparte da stasera in seconda serata Zelig Off, laboratorio creativo che farà conoscere molti dei volti che poi approderanno allo show serale. A capo della sgangherata truppa di comici provenienti da tutta Italia Teresa Mannino e Federico Basso, per la terza volta insieme sul palco zelighiano.
Stralunato lui, “siculissima” lei, i due capo-comici gestiranno come al solito le varie dinamiche e gli intermezzi tra uno sketch e l’altro ambientati nel teatro di Viale Monza 140 a Milano. Ben 35 i nuovi innesti di questa stagione tra cui: il poeta graficomico Al Valenti, il monologhista surreale Massimo Bagnato, Giovanni Bondi con il suo personaggio del “maestro unico”, la coppia di novelli sposi Cossu e Zara, i “Minimo” ossia 4 personaggi che si cimentano in coreografie minimaliste sulle note delle celebri canzoni della Carrà, il duo Nuzzo/Di Biase con la pièce teatrale “Tua sorella” e molti altri ancora.
In onda tutti i mercoledì e le domeniche in seconda serata, Zelig Off andrà in onda anche con due puntate speciali i 24 e il 31 dicembre così da accontentare anche quegli spettatori più riluttanti ai tipici programmi natalizi, tutti “amore e buoni sentimenti”.
Dieci serate quindi tutte da ridere e con cui farsi compagnia in queste fredde giornate di inverno. Formule collaudate e rassicuranti (sia per lo show principale che per la sua appendice “Off”), al di là del turn over dei comici di anno in anno, quella di Zelig è sempre più una realtà istituzionale e istituzionalizzata, ben lontana dai tempi in cui “lottava” tra i palinsesti come un normale cabaret di provincia.
Quasi statico e prevedibile, sembra infatti che oramai il passaggio a Canale 5 abbia sancito (senza possibilità di ritorno) la definitiva trasformazione del cabaret milanese a “show di culto (e di massa)” e con questo si è in parte persa quella carica innovativa che solo i programmi sperimentali sanno generare. “Zelig” è sempre più uno spettacolo che, ancor prima di far nascere nuovi comici, deve fare ascolti e creare tormentoni popolari; Zelig Off per sua natura e collocazione, mantiene invece una maggiore freschezza nella formula e nei contenuti, pur arrischiandosi (di fatto) molto poco nel campo dell’ innovazione e degli esperimenti. Dal canto suo, a coprire questo “buco” creativo, ci ha pensato con ottimi risultati Colorado e chissà che prima o poi non tocchi anche a quest’ultimo subire il fatale processo di istituzionalizzazione necessario per approdare a Canale 5.
1. Peppe ha scritto:
13 dicembre 2009 alle 17:03