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gennaio

Pagelle TV della Settimana (21-27/01/2019). Promossi Storie Italiane e Minghi. Bocciati Adrian e l’annunciato flop di Non Uccidere

adrian

Adrian

Promossi

9 a Storie Italiane. Nel traballante daytime feriale di Rai1, una nota positiva è lo show mattutino di Eleonora Daniele. Al programma, oltre ai buoni ascolti, va riconosciuta la capacità di creare filoni, non accontentandosi di trattare soltanto argomenti già battuti altrove. D’accordo, ci sono alcuni aspetti criticabili che però vanno pure contestualizzati rispetto all’obiettivo del programma di parlare, con un linguaggio accessibile, al pubblico del mattino.

8 ad Escape at Dannemora, miniserie di HBO trasmessa da Sky Atlantic. Un racconto carcerario crudo fa da cornice ad una disperata ricerca della felicità che non arriverà mai. Menzione di merito agli attori, in particolare Patricia Arquette, fresca vincitrice di un Sag Award per il ruolo.

7 a Freddie, speciale sui Queen di Rai2. Carlo Freccero osa in una serata complicata cavalcando, con l’ausilio di Morgan, il mito di Mercury, riportato in auge dal film Bohemian Rhapsody, e ottiene il 6.81% di share.

6 di incoraggiamento al malcapitato Amedeo Minghi. Ospite di Ora o Mai Più, il cantante viene massacrato gratuitamente per il brano Vattene Amore, suo più grande successo commerciale. I coach, anzichè giudicare la performance del concorrente, hanno preferito concentrarsi sulla canzone con toni davvero aspri.

Bocciati

5 alle polemiche di Rosita Celentano sulle mucche a Superbrain. E’ giusto ed onorevole portare all’attenzione il problema del maltrattamento degli animali, ma non tutto può essere però esasperato. Siamo comunque felici che dopo aver partecipato ad un reality sul circo con gli animali, la rampolla Celentano abbia preso a cuore la causa animalista.

4 alle infinite discussioni sui cachet Rai. Se guardiamo al caso specifico può essere discutibile che tizio, caio o Fazio guadagnino 2 milioni di euro l’anno; quel che però riteniamo sacrosanto è che la Rai, in presenza di grandi artisti e grandi introiti, possa elargire compensi elevati, in linea con il mercato, senza polemiche pretestuose o populiste.

3 agli ospiti italiani del Festival di Sanremo. La scelta di ospitare esponenti della canzone tricolore al Festival non ci è mai piaciuta: è irrispettosa per chi è in gara e sarebbe, al limite, ammissibile soltanto in casi eccezionali come la celebrazione di un anniversario o un duetto-evento. Il Festival 2019, invece, sembra avere una gara parallela, senza vincitore ma con artisti di serie A. Fa ridere poi la definizione di superospite.

2 a Adrian. Tanta attesa non era mai stata così mal ripagata. Lo show è stato pressochè inesistente mentre il cartone animato, per quanto frutto di un’idea suggestiva, si è rivelato talmente pretenzioso da risultare poco a fuoco. Se proprio Adriano Celentano non doveva cantare, almeno poteva spiegare cosa il pubblico avrebbe visto nella graphic novel. L’ego del Molleggiato sarà appagato anche dall’essere il re del peggio (per auditel)?

1 a Non Uccidere. Spesso si parla di sprechi del servizio pubblico, di risorse investite male. Ecco, la fiction con Miriam Leone ne è un esempio. Dopo il flop della prima stagione (costata tra gli 8 e i 10 milioni di euro), l’allora Direttore Generale Campo Dall’Orto e Eleonora Andreatta hanno dato fiducia alla serie in nome dell’”eccelsa qualità”, spostandola su Rai2 – giudicata più in linea con il prodotto rispetto a Rai3 – e su Raiplay. I risultati non sono arrivati e così l’ultima parte della seconda stagione prima è passata su Raiplay, dove non ci risulta abbia fatto sfracelli, e ora è trasmessa da Rai Premium dove sabato scorso ha raccolto lo 0.6%.



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10 Commenti dei lettori »

1. Adelaide di Sant'Erasmo ha scritto:

29 gennaio 2019 alle 16:17

Storie Italiane è veramente sprecato al mattino. Specialmente se pensiamo alla tristissima, poco ispirata e bollitissima VID al suo posto che parla del NULLA.



2. Socrate ha scritto:

29 gennaio 2019 alle 17:37

Non Uccidere è una delle fiction più belle e innovative prodotte dalla Rai negli ultimi anni, mi sembra davvero ingeneroso parlare di “spreco di risorse pubbliche”. Poi, non discuto i dati sui costi perchè non li conosco, ma come poteva un prodotto del genere costare un milione di euro a puntata? L’ambientazione era molto semplice, praticamente Torino e il suo hinterland, non c’erano superstar tra gli attori …

Purtroppo la serie ha pagato una collocazione infelicissima, se fosse stata trasmessa fin dal principio su RaiDue con un’adeguata pubblicità avrebbe avuto la stessa accoglienza di Rocco Schiavone o della Porta Rossa, fiction a cui Non Uccidere, che è una specie di Rocco Schiavone al femminile, è molto affine. Comunque io l’ho guardata sempre su RaiPlay con grande soddisfazione, e ben felice che i soldi che verso per il canone vengano utilizzati così.



3. xxxxx ha scritto:

29 gennaio 2019 alle 19:29

Con le pagelle si può pure concordare eh, peccato che Adrian non sia una graphic novel…



4. lordchaotic ha scritto:

29 gennaio 2019 alle 19:46

E pensare che la VID con Cucuzza prima e La Venier dopo faceva faville. ma rimettere zero e lode dalle 14 alle 15 con Greco, dalle 15 alle 19 la VID con Cucuzza e la Venier e dalle 19 alle 20 L’eredità con un conduttore migliore no?



5. Drew ha scritto:

29 gennaio 2019 alle 19:51

Ho visto che Non Uccidere è comunque trasmesso anche all’estero, non so quanto capitale sia rientrato dalla vendita ad altri Paese però

Comunque sì, a numeri è stato sicuramente un fallimento, però sulla qualità non sarei così ironico, strizza l’occhio a serie tv di qualità straniere e non sfigura



6. aaaaa ha scritto:

29 gennaio 2019 alle 22:31

Con Adrian siete stati anche fin troppo generosi.



7. francesco ha scritto:

30 gennaio 2019 alle 12:19

l’uno dato a non uccidere è vergognoso! . Stiamo parlando di una serie di altissima qualità, con una fotografia eccezionale e degli interpreti fantastici tra i quali spicca in particolar modo Miriam leone, le storie raccontate in ogni episodio sono avvincenti e di grande attualità. Ma è ovvio che non potremmo aspettarci altrimenti in un paese in cui l’ultima stagione di donton habey viene mandata su la5 per carenza di ascolti e quella pappata di Beautiful e la dottoressa giò fanno il 12% insieme al segreto (che tra l’altro ha la scenografia in carta pesta e il copione è scritto da un nutrito gruppi di cetrioli di mare) e le repliche di don matteo fanno il 16%… MA DAI! paghiamo il canone per avere una tv di qualità e non una tv trash 2.0



8. francesco ha scritto:

30 gennaio 2019 alle 12:30

l’uno dato a non uccidere è inaccettabile! . Stiamo parlando di una serie di altissima qualità, con una fotografia eccezionale e degli interpreti fantastici tra i quali spicca in particolar modo Miriam leone, le storie raccontate in ogni episodio sono avvincenti e di grande attualità. Ma è ovvio che non potremmo aspettarci altrimenti in un paese in cui l’ultima stagione di donton habey viene mandata su la5 per carenza di ascolti e quella pappata di Beautiful e la dottoressa giò fanno il 12% insieme al segreto (che tra l’altro ha la scenografia in carta pesta e il copione è scritto da un nutrito gruppi di cetrioli di mare) e le repliche di don matteo fanno il 16%… MA DAI! paghiamo il canone per avere una tv di qualità e non una tv trash 2.0



9. Luna ha scritto:

31 gennaio 2019 alle 08:43

Lo speciale su Beppe Grillo l’ho visto e non mi é piaciuto. Se non lo avessi registrato saro’ sincera avrei fatto zapping. Un collage di interventi aggregati con un taglia e cuci senza una narrativa interessante per lo spettatore. Il programma doveva e poteva essere fatto meglio. Si poteva prendere un conduttore, un narratore (come Morgan per Freddie Mercury) che ripercorresse cronologicamente e storicamente gli interventi del comico, con interviste e reazioni dal vivo e non notiziole che apparivano qui e là.
Freccy il programma poteva essere interessante ma non lo é stato e non é stato guardato perché brutto e noioso. Per quanto riguarda i soldi spesi, tenendo conto delle tariffe televisive in corso, non é costato molto. Basti pensare che solo l’11% se lo pappa la Siae.



10. Pechinese ha scritto:

1 febbraio 2019 alle 07:38

Basito per l’1 a Non Uccidere, uno dei prodotti televisivi migliori degli ultimi anni. La mission primaria della Rai non è fare ascolti purchessia.

@lordchaotic posto che a me Alessandro Greco piace molto e non capisco la sua epurazione, la fascia 14/15 ha attualmente gli stessi ascolti, e l’Eredità sta andando benissimo



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