22
novembre

RISTRETTO DI POLIZIA

Ristretto di Polizia @ Davide Maggio .it

Pubblico con piacere alcune considerazioni sulla settima stagione di Distretto di Polizia inviatami dall’affezionato lettore Alexspooky che ringrazio.

E anche quest’anno è andata…

Appuntamento fisso dell’autunno di Canale 5, con l’eccezione della stagione 2004/2005, Distretto di Polizia è ormai diventata una delle fiction italiane di maggior successo nella storia della tv, privata e non, arrivando quest’anno a toccare le 7 primavere, rimanendo dietro solo a serial storici come la Piovra.

Ma a cosa è dovuto questo successo?

Direi che il merito viene condiviso in parti uguali da tre fattori primari. Un ruolo di primo piano è rivestito senza dubbio dalle sceneggiature sempre avvincenti che spesso prendono spunto dalla realtà del quotidiano ma aggiungono ogni anno una linea gialla, ovvero un’inchiesta che si protrae per tutta la serie e che di volta in volta coinvolge un membro del distretto; in secondo luogo il successo è da addebitare alla sapiente scelta del cast, formato da ottimi caratteristi che pian piano abbandonano il ruolo di comprimari per assumere vita propria ed assumere uno spazio di rilievo nella serie riuscendo ad entrare in sintonia col pubblico coinvolgendolo nelle loro vicende; last but not least, Pietro Valsecchi uno dei migliori produttori italiani al quale si devono anche altri prodotti di rilievo come Nassirya, Ultimo o il futuro Crimini Bianchi.

Come si diceva all’inizio, Distretto prosegue senza intoppi ormai da 7 stagioni. 7 stagioni durante le quali sulla poltrona più importante, quella del commissario del X Tuscolano, si sono avvicendati con alterne fortune Isabella Ferrari, Claudia Pandolfi (che detiene il record di permanenza), Giorgio Tirabassi (il primo a passare da agente a capo) e, nell’ultimo anno, Massimo Dapporto. E proprio dell’annata Dapportiana, conclusasi lo scorso lunedi con l’addio, peraltro gia’ sbandierato dalle riviste del settore, del commissario Marcello Fontana, che vorrei parlarvi.

Già! Perchè quest’annata di Distretto, benchè premiata da ascolti più che buoni (a dimostrazione della fidelizzazione di un certo pubblico), ha mostrato di avere il fiato corto, rischiando di cancellare ciò che di buono è stato costruito negli ultimi anni. Questo calo di qualità è dovuto proprio al fatto che sono venuti meno 2 dei tre elementi che ne hanno, negli anni, decretato il successo.

Continua a leggere l’analisi della settima edizione di Distretto di Polizia :

In primis un calo drastico, ma evidentemente fisiologico, della qualità delle sceneggiature, le quali anzichè prendere spunto dalla realtà, come negli anni passati, hanno palesemente copiato quest’ultima arrivando a plagiare eclatanti vicende di cronaca, in alcuni casi senza nemmeno curarsi di cambiar nome ai protagonisti. Significativi due episodi che hanno avuto ad oggetto il rapimento del piccolo Tommaso Onofri e l’affaire Vallettopoli. Anche la linea gialla della stagione (il caso Neri) non è stata da meno e il finale di stagione, in alcuni tratti, ha sfiorato momenti di inconsapevole ilarità.

E’ stata tutt’altro che provvidenziale anche l’uscita di scena, troppo affrettata e mal gestita, dei due personaggi più amati della serie :  Mauro Belli prima (interpretato da Ricky Memphis) e Roberto Ardenzi poi (Giorgio Tirabassi).

Al loro posto sono stati inseriti un nuovo agente, un Max Giusti rivelazione della serie, e un nuovo commissario, interpretato appunto da Dapporto, personaggio poco carismatico che non e’ riuscito a fare breccia nel cuore dei fans. Per questo motivo, a metà stagione, è stata decisa la sua uscita di scena a conclusione della serie.

Messa così, agli occhi di chi non ha potuto vedere la settima stagione, Distretto di Polizia 7 potrebbe sembrare un fallimento.

Paradossalmente, però, non è così. Si salvano senz’altro dalle critiche negative i comprimari, le spalle, le cui storie hanno avuto più spazio rispetto agli anni passati e nel corso degli episodi hanno sicuramente dato vita ai migliori momenti della serie. Uno per tutti, l’immarcescibile Roberto Nobile. E Max Giusti? Abbiamo già avuto modo di etichettarlo in questo post come personaggio rivelazione. Ed in effetti da un comico abituato a vestire, in programmi leggeri, i panni di Cristiano Malgioglio piuttosto che di Claudio Lotito, non ci si aspettava che potesse, con tanta naturalezza, interpretare un ruolo con così tanti risvolti. A lui sicuramente va un grande plauso.

Ora si guarda al futuro e sono già in scrittura gli episodi della ottava stagione. A Marcello Fontana subentrerà Luca Benvenuto (Simone Corrente), l’ultimo dei supersititi della prima stagione che, dopo tanti anni di gavetta, finalmente verrà promosso. A Luca si aggiungerà il personaggio presentato nell’ultima puntata ma la cui presenza è stata talmente breve che a pochi sarà rimasto impresso il suo nome. E’, infine, notizia fresca quella secondo la quale anche l’ispettrice Valli, Francesca Inaudi, lascerà il distretto durante l’ottava stagione. Speriamo solo non faccia la fine del compianto, dai fans, ispettore Belli.

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19 Commenti dei lettori »

1. Avanguard ha scritto:

22 novembre 2007 alle 01:19

Ci sarebbe molto da dire. Intanto il personaggio di Dapporto era di un’‘antipatia rara e si percepiva chiaramente che l’‘attore non aveva instaurato alcun feeling con il resto del cast. E’‘ stata una scelta sbagliata, supportata tra l’‘altro dalle dichiarazioni infelici del protagonista. Poi, nonostante gli ascolti abbiano tenuto c’‘è da dire che la serie risulta sempre meno credibile. A dirlo è anche la stessa Daniela Morozzi che si è dichiarata imbarazzata di alcune scene che ha dovuto girare, in qualità di personaggio secondario. Per non parlare poi del fatto che probabilmente Benvenuto oltre ad aver cambiato cognome, dovrà perfino rinunciare alla sua identità sessuale perchè se un poliziotto gay è ritenuto inopportuno, un commissario gay è ancora utopia a quanto pare. La Inaudi infine pare se ne vada perchè non va d’‘accordo con nessuno o quasi. Insomma, tira brutta aria in quel di Distretto.



2. alexspooky ha scritto:

22 novembre 2007 alle 08:28

Di Dapporto e’‘ noto il suo carattere non proprio accondiscendente verso sceneggiatori e registi,tanto e’‘ vero che ha preteso che in cabina di regia sedesse Alessandro Capone,regista mediocre,che gia’‘ aveva lavorato con lui in “”il commissario”".Che non abbia legato col resto del cast pareva chiaro e infatti si percepiva proprio nelle sceneggiature un certo slegamento.Da una parte andava avanti la storia principale,in cui il commissario veniva coadiuvato a turno da uno o due agenti del distretto,dall’‘altra invece c’‘era la trama singola,dove operava il resto del cast.Inoltre per la prima volta il protagonista si e’‘ assentato dal decimo per un periodo,cosa prima mai successa.Personalmente resto dell’‘idea che la serie poteva benissimo concludersi al termibe della quinta stagione,che ha coinciso con l’‘addio di Claudia Pandolfi.A quel punto le storie erano tutte concluse,non c’‘era niente di aperto e si poteva scrivere senza problemi la parola fine.Adesso invece si troveranno nella situazione,non certo comoda,di dover



3. Rick ha scritto:

22 novembre 2007 alle 11:51

Ragazzi io nn ho mai perso nessuna stagione di distretto, ma appena dopo 4 puntate ho cambiato canale “”meglio distraction!”" era diventato troppo noioso la solita storia contro la mafia ecc! che palle da settembre fino ad ora su canale 5 abbiamo avuto due puntate di Dalla chiesa, 6 di capo dei capi, poi anche distretto e che palle! cambiate tema! Esistono cosà tanti problemi in italia! la scorsa stagione è stata una delle più belle! con la storia di tirabassi ecc. La cosa che mi piacerebbe sarebbe il rientro di memphis… almeno lui visto ke è vivo! oppure un grande ritorno come la ferrari! è sopratutto storie di alto livello!



4. M-marko ha scritto:

22 novembre 2007 alle 13:09

devo dire che quest’‘ultima serie mi è davvero piaciuta, e l’‘ho seguita con grande interesse. anche la sesta non era male. le altre non le ho seguite assiduamente, quindi non posso dire la mia. l’‘idea di simone corrente commissario non mi piace però. sicuramente la serie avrà un ulteriore calo l’‘anno prossimo. è un prodotto di alta qualità , e come tale dovrebbero rispettarlo di più, e dagli più importanza. saluti al caro davide! complimenti per la nuova grafica!



5. Avanguard ha scritto:

22 novembre 2007 alle 13:23

Da quel che so io Corrente ha dichiarato che non solo hanno dovuto modificare il suo cognome perchè si è scoperto che esisteva un poliziotto omonimo del suo personaggio ma anche che il suo orientamento sessuale è stato in pratica già cancellato. SÃ, vengono fatti lievi accenni nelle varie storie in corso ma nulla di più. Se io fossi uno che non ha mai visto Distretto mai più riuscirei a capire che lui è gay. E credo che proseguiranno su questa linea, anche perchè da quello che ho capito dovrebbe formare una famiglia (platonica) con il personaggio interpretato dalla Bevilacqua.



6. Marco ha scritto:

22 novembre 2007 alle 13:34

Ho sempre visto Distretto non saltando mai nemmeno un episodio. Su questa settima serie ne ho di considerazioni da fare. al momento mi limito a dirne due: la prima è che ho trovato Max Giusti completamente fuori luogo. A me non è piaciuto per nulla il suo personaggio. Seconda cosa gli ascolti sono calati nettamente: la media generale tiene visto che le prime due puntate a settembre si è scontrato con il nulla facendo in quei casi ascolti alti. Per il resto anche contro il flop Fuoriclasse non ha mai superato il 22%. Ultima cosa: ma proprio Corrente dovevano mettere commissario? Son ridotti maluccio cosÅLo vedo poco credibile Corrente commissario.. Io avrei preferito Silvestrin o perchè no la Morozzi.



7. torres85 ha scritto:

22 novembre 2007 alle 15:25

Ho sempre seguito distretto nelle 6 stagioni precedenti ma quest’ anno dopo le prime due puntate ho subito cambiato canale. Trovo che le storie siano sempre le solite minestre riscaldate e questo continuo cambio di commissari e agenti mi sembra alquanto surreale… per non parlare della solita storia di mafia a fare da sfondo… credo che neanche la promozione di un personaggio tanto amato come Luca riuscirà a risollevare le sorti di questa fiction… ormai distretto è al capolinea ma i produttori sembrano non capirlo… ho letto su wikipedia le percentuali dei dati auditel delle scorse stagioni e penso che le punte del 33% delle stagioni della Ferrari non torneranno più… le prime due serie sono state decisamente le migliori. E basta con queste gravidanze! ha ragione alexspooky!



8. Marco ha scritto:

22 novembre 2007 alle 15:46

Le serie più viste di Distretto di polizia sono state la terza e la quarta, quelle con Claudia Pandolfi.



9. alexspooky ha scritto:

22 novembre 2007 alle 16:44

Personalmente non ho nulla contro il personaggio di Luca,dato che cmq e’‘ l’‘ultimo degli agenti “”sul campo”" ancora presenti dalla prima stagione,tuttavia credo che il ruolo del commissario debba essere ricoperto da un personaggio forte,carismatico,che riesca se serve a far pesare il suo ruolo agli altri agenti,pur rimanendogli vicino.Qualita’‘ che erano sicuramente dei primi 3 commissari del decimo,ma che non erano proprie dell’‘ultimo.Sul discorso dell’‘eta’‘ nulla da dire,dato che abbiamo avuto per 3 anni Giulia Corsi che non credo fosse piu’‘ anziana di Luca.Sul discorso orientamento sessuale,allora la cosa cambia.La tv italiana non e’‘ pronta ad accettare un poliziotto omosessuale,tantomeno un commissario.La cosa verra’‘ sicuramente accantonata,verranno fatti cenni,ma mai espliciti. @Marco : Vorrei capire perche’‘ consideri il personaggio di Max Giusti fuoriluogo.Premesso che non ci voleva Al Pacino per interpretare il suo ruolo,io l’‘ho trovato bravo,perche’‘ e’‘ riuscito a rendere ironico il suo personaggio,senza m



10. alexspooky ha scritto:

22 novembre 2007 alle 16:45

@Marco : La Pandolfi c’‘era anche nella quinta.E infatti le serie con Giulia sono in assoluto le mie preferite.



11. Marco ha scritto:

22 novembre 2007 alle 20:00

@ alexspooky sà lo so che la Pandolfi ha fatto anche la quinta serie. Ma il distretto degli ascolti record è quello della terza e della quarta serie. Dalla quinta c’‘è stato un lieve calo, diventato poi consistente nella scorsa e in quella di quest’‘anno. Ah, anche per me la Pandolfi era il mio commissario preferito. Giusti non mi è piaciuto perchè non l’‘ho trovato ben integrato nel gruppo e un po’‘ fuori luogo cosà come Dapporto.



12. paolidyou ha scritto:

22 novembre 2007 alle 21:19

Io trovo giusta la promozione di Simone Corrente a capo del Distretto. Quest’‘anno la serie NON mi è piaciuta, Dapporto l’‘ho trovato troppo severo e impostato. Non mi ha preso nessuna storia e ho trovato un cast “”freddo”" rispetto a quello delle annate passate. Anche Max Giusti ha sbagliato a sovraesporsi : secondo me , nel periodo di distretto non doveva mostrarsi a Quelli che il calcio in in chiave comica. Comunque ,le annate che piu’‘ mi hanno coinvolto sono state la terza e la quarta con la brava Pandolfi. E avrebbero dovuto fare uno stop di almeno 2 anni dopo la quinta edizione.



13. Davide Maggio ha scritto:

23 novembre 2007 alle 03:03

Dirò la mia…
Trovo Distretto di Polizia un buon prodotto all’‘italiana, dove per prodotto all’‘italiana intendo una serie poliziesca che manca di quel pizzico di atmosfera cupa in stile CSI che le imprime quel marchio tutto italiano che lo contraddistingue per bene in ogni dove. Come il caffè o la pizza insomma!
Non credo che il problema sia soltanto Dapporto… è normale che quando un successo va avanti ininterrottamente per 7 anni, sia necessario dare un pizzico di novità che risvegli l’‘interesse anche del pubblico piu’‘ affezionato. E questo non c’‘e’‘ stato. Relativamente alle new entry… beh, si poteva scegliere meglio. A prescindere da Dapporto che ritengo sicuramente bravissimo ma poco adatto a “”Distretto di Polizia”", vorrei spendere due parole su Max Giusti. Lo abbiamo descritto “”personaggio rivelazione”" ma probabilmente la rivelazione è balzata agli occhi proprio perchè ci si aspettava qualcosa di diverso da un comico che sicuramente si è difeso bene ma che altrettanto sicuramente



14. Alessandro Ricci ha scritto:

23 novembre 2007 alle 10:12

Davide ha ragione,comunque su dapporto niente da dire sull attore e nel modo in cui recita,ma a distretto era fuoriposto (quanto mi mancheranno i dialoghi ed altro tra belli e ardenzi),max giusti non comment,



15. Marco ha scritto:

23 novembre 2007 alle 16:57

Domanda: ma Dapporto era previsto che nelle ultime puntate diventasse un po’‘ un personaggio di secondo piano o han cambiato i copioni in corsa?



16. Alessandro Ricci ha scritto:

24 novembre 2007 alle 06:51

Credo,che si siano resi conto che aver scelto dapporto,avrebbe solo portato danni alla serie,quindi avranno cambiato copione,di corsa



17. chevangol ha scritto:

25 novembre 2007 alle 00:00

Io non credo sia un problema di attori. A me personalmente non è piaciuta affatto la sceneggiatura, molto lenta rispetto alle esplosive serie precedenti. Poco ritmo e suspance e colpi di scena ridotti ai minimi termini.



18. francersco ha scritto:

26 novembre 2007 alle 01:24

premetto che sono un grande fan di distretto (figuratevi che vivo a londra da dieci anni e grazie a sky e dvd delle serie non mi perdo una puntata. 1)massimo dapporto per 16 puntate ci ha fatto pesare la sua presenza,noioso ha rilasciato interviste piu’‘ di una volta dicendo che non era poi cosi’‘ entusiasta di fare parte del cast e che non era sicuro di rifirmare il contratto per il prossimo anno (sia lodato dio che non l’‘ha fatto),era completamente slegato dal gruppo e si vedeva. 2)Purtroppo non c’‘e’‘ stato nessun colpo di scena,ma ci siamo dimenticati l’‘attentato alla mitica scalisi,la morte di paolo o della moglie di ardenzi o di belli?lo spirito di squadra? 3)luca meritava di essere promesso(anche se il ritorno della scalisi o della corsi sarebbe un sogno)ma spero proprio (essendo gay anche io)che non facciano finta di dimenticarsi che forse luca avrebbe bisogno di una storia e non continuare questa finta storia con la gori.Distretto anni fa fece la scelta coraggiosa di avere un protagonista gay e di descri



[...] un obiettivo preciso: arrestare la comprensibile, a tratti inevitabile (siamo all’ottava serie), parabola discendente che ha investito la [...]



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