Anche il secondo appuntamento con Che Dio ci aiuti 3 fa impazzire il pubblico italiano: entrambi gli episodi sono stati seguiti da oltre sei milioni di telespettatori con share che, ormai, sono quasi inarrivabili per la tv italiana (qui i dati).
La serie è in effetti uno dei prodotti più sicuri dell’ammiraglia pubblica, al pari del “cugino” Don Matteo, da cui è nata come costola: il racconto a metà strada tra commedia e drama, i personaggi ben scritti, il cast giusto, le storie semplici e il clima familiare ne fanno dal 2011 un appuntamento imperdibile per il pubblico di Rai 1. Che tende a godersi lo scorrere delle puntate con ricercata serenità, piuttosto che con l’ansia di sapere come va a finire. Perchè, come va a finire, si sa da subito.
Che Dio ci aiuti si conferma infatti un titolo la cui narrazione è svelata, e non lascia adito a misteri. Nella puntata d’esordio della terza stagione abbiamo scoperto già tutto ciò che in un’altra fiction avremmo saputo dopo almeno cinque puntate: sappiamo che il nuovo benefattore è in realtà il nonno di Davide e lui ha già rivelato a pubblico e altri personaggi il suo piano diabolico per riprenderselo; sappiamo che Rosa è la sorella di Azzurra e che tra loro sarà guerra aperta, così come sapevamo che la storia privata di Margherita sarebbe finita in tragedia.
Un inizio “a bomba”, dunque, ma solo a livello della narrazione. Gli attori sembrano infatti procedere per il momento con il freno a mano tirato e quasi si stenta a riconoscere negli Azzurra e Guido di oggi la Francesca Chillemi e il Lino Guanciale di ieri: i due attori sembrano un po’ spenti rispetto ai fasti della seconda stagione, colpa anche di uno sviluppo negativo della storia d’amore tra i loro personaggi che non lascia loro spazio per quei momenti brillanti ai quali il pubblico era abituato.
L’esordio ha dunque avuto un sapore alquanto malinconico, dipeso anche dal cambio sigla (la nuova è cantata dai Dear Jack) e dalla nuova location (Fabriano) a cui gli occhi devono ancora abituarsi. Ma siamo solo all’inizio, c’è tutto il tempo per recuperare e la speranza di veder risalire il tono del racconto è concreta. Come direbbe (la sempre ottima) Suor Angela: Che Dio ci aiuti!
TUTTI I PERSONAGGI DI CHE DIO CI AIUTI 3
1. sona ha scritto:
3 ottobre 2014 alle 13:14