“Sono sbigottito. La mia unica sfortuna è di andare in onda nello stesso orario di Antonio Ricci, nel cui vocabolario non esiste il verbo perdere“. A tuonare contro il patron di Striscia la Notizia è il conduttore di Affari Tuoi Flavio Insinna. Terminate le registrazioni del game di Rai 1 per questa stagione, Insinna ha deciso di vuotare il sacco e sparare a zero contro chi, da mesi, insinua sulla presunta mancanza di regolarità e trasparenza nel gioco dei pacchi.
Flavio Insinna attacca Antonio Ricci: “Non sopporta di perdere”
E’ una lunga e pesante arringa quella che Flavio Insinna ha rilasciato in un’intervista all’Adnkronos contro Antonio Ricci e il suo tg satirico. Lo ha fatto per difendere il suo gruppo di lavoro, la Rai e la stessa Endemol che produce il format Affari Tuoi. Ma lo ha fatto anche perché, dice, “non mi faccio mettere paura da Ricci“. E aggiunge:
“Io ho imparato che nella vita si vince e si perde. Ed uno che ha il talento di Ricci e che fa tv da quando io avevo i calzoni corti non dovrebbe avere davvero nulla da invidiare a nessuno. E dovrebbe imparare che a volte può perdere anche lui. E che l’avversario non può essere preso a secchiate di fango. Ci sono stati periodi in cui era un continuo insinuare, quotidiano, su imbrogli, inciuci. Tutto fatto in maniera piuttosto vigliacca, nascondendosi dietro la satira, così in tribunale ti danno sempre ragione. Mandano in onda ancora le immagini di una vecchietta con i numeri scritti sulla mano di non so quanti anni fa: ma ragazzi, Affari Tuoi è registrato, se ci fossero scene scomode e fossimo delinquenti le taglieremmo [...] Mi chiedo anche perché se nutre da così tanti anni così tanti dubbi su questa trasmissione, fin dal primo sorpasso d’ascolti di Affari Tuoi su Striscia ad opera di Paolo Bonolis, perché Ricci non ha mai mandato uno dei suoi intraprendenti inviati a vedere come lavoriamo?“.
Flavio Insinna, inoltre, si domanda (ironicamente) il perché Striscia la Notizia non abbia ancora mandato in onda integralmente il filmato del tapiro che gli è stato consegnato due anni fa (come solo noi vi avevamo rivelato). Di fatto, però, sembra avere la risposta a tutta questa travagliata querelle:
“L’unica spiegazione plausibile di questo accanimento è che (Ricci, ndDM) non sopporta di perdere. Se andassimo in onda alle 19 non saprebbe nemmeno il titolo del nostro programma. Ma io mi sono stufato di vedere i miei collaboratori nei corridoi chiedersi il perché di questa croce. Il perché è semplicemente l’orario di messa in onda, purtroppo lo stesso di Ricci. Ma non si può campare così: per non parlare del fatto che se a me facessero una multa per divieto di sosta mi farebbero nero, dovrei emigrare. Se mi succedesse quello che è successo a Fabio e Mingo o a Ezio Greggio mi avrebbero crocifisso“.
L’ultima stoccata, forse evitabile, è per il Premio Tv 2015 (qui tutti i vincitori) che, un po’ a sorpresa, non ha visto tra i vincitori Affari Tuoi, a differenza proprio di Striscia la Notizia:
“Mi piacerebbe sapere la causa del perché siamo scomparsi dalla lista dei premi – spiega Insinna – dal momento che siamo il programma più visto di Rai 1 e spesso dell’intera giornata televisiva. Ci potrebbero dire di essere beceri? Francamente non credo che questo si possa dire del nostro programma”.
Il Gabibbo replica: “Flavio Insinna è un rosicone, seguito dal pubblico delle dentiere”
La risposta di Ricci non si è fatta attendere. Ed è arrivata con una velenosa nota ufficiale, nella quale si precisa che “volevano rispondere al rancoroso Flavio Insinna sia il Gabibbo sia il Tapiro d’oro, per mantenere tutta la discussione a livello di pupazzi. È stato estratto a sorte il Gabibbo (che, ribadiamo, non è l’alter ego del più raffinato Antonio Ricci)”.
“Flavio Insinna è un rosicone perché lunedì non è stato premiato agli Oscar TV della Rai, mentre noi sì e abbiamo fatto un figurone – contrattacca il Gabibbo – Dalla rabbia ha ingoiato un pacco da 500.000 euro, tanto ce l’ha sempre lì. Gli girano perché Striscia vince tutte le puntate con enorme vantaggio sul pubblico più pregiato, anche se alle 21 ha l’handicap di una interruzione pubblicitaria e lui comincia prima. Sul pubblico siamo in netta crescita anche rispetto alla stagione passata. Lui è invidioso perché noi siamo seguiti dai giovani e lui dal pubblico delle dentiere e da quelli che dormono davanti alla tv“.
Alle domande… si domanda. Il Gabibbo “risponde” così a Flavio Insinna:
“Perché Insinna, che fa tanto l’isterica ganassa, non si è mai battuto affinché i rappresentanti dei consumatori fossero presenti a controllare il determinante momento dell’accoppiamento premi-pacchi? Come mai Massimiliano Dona dell’Unione Consumatori, che aveva documentato le “taroccate” di Affari Tuoi, non è più stato invitato in trasmissione, nonostante il tribunale gli avesse dato ragione? [...] Striscia dimostra ogni sera che per cercare un brandello di “verità” bisogna andare per strada, prendere anche delle botte, ricevere anche delle denunce. Invece Affari Tuoi, in onda sul servizio pubblico, illude che nella vita, senza possedere alcuna abilità, sia sufficiente aprire un pacco, accompagnato dalla musichetta giusta, per risolvere i problemi. A tale proposito, anche se a lei sembra non importare nulla dei taroccamenti, Fabio e Mingo sono stati allontanati perché si sono comportati come se Striscia fosse una trasmissione di pacchi“.
Sulla mancata messa in onda integrale della consegna del tapiro ad Insinna, il Gabibbo fa sapere che in quella circostanza il conduttore di Affari Tuoi avrebbe pronunciato “frasi che, a detta dei legali, le avrebbero attirato una denuncia penale”.
Quello che né Insinna, né il Gabibbo hanno detto – e che possiamo rivelarvi – è che “le frasi” del conduttore romano riguardavano (per usare le parole di Insinna all’Adnkronos) “quello che è successo ad Ezio Greggio“.
1. Stono2746 ha scritto:
29 maggio 2015 alle 16:39