Questa sera alle 21,00 su Laeffe (canale 50 del dtt), la rete da oggi interamente del Gruppo Feltrinelli (che ha acquistato il 30% appartenente a La7), ha preso il via Uomini di Fede, serie tv rivelazione lo scorso anno in Francia, dove è stata trasmessa dal canale Arte, lo stesso che questa estate ha trasmesso la coproduzione Odysseus con protagonista Alessio Boni. La serie in 8 puntate (titolo orginale: Ansi soient-ils), come facilmente intuibile sin dal titolo, è ambientata nel mondo della chiesa, ma nulla ha da spartire con le produzioni di stampo religioso nostrane, dove le agiografie dei vari Santi si alternano a fiction buoniste con protagonisti preti e suore alle prese con improbabili gialli.
Uomini di Fede – La trama della serie scandalo francese
Uomini di fede è ambientata a Parigi, in un seminario, e ha per protagonisti cinque giovani, la cui vita è destinata a cambiare radicalmente una volta varcato il portone della scuola religiosa. Il percorso per diventare ministri di Dio non è però dei più semplici. Dubbi, inquietudini, e la debolezza della carne, turbano quotidianamente la vita dei seminaristi, ognuno con una propria storia e un bagaglio di esperienze diverse.
Yann Le Megueur (Julien Bouanich), di origini bretoni, è un ragazzo ingenuo che ama suonare la chitarra; Emmanuel Charrier (David Baiot) è un giovane di colore, adottato, ha lasciato Lione e gli studi di archeologia perché depresso e insoddisfatto; Guillaume Morvan (Clément Manuel) ha lasciato a casa una madre immatura e una sorella adolescente, e pur avendo provveduto a non far mancare loro nulla, non riesce a non preoccuparsi per il loro futuro; Raphaël Chanseaulme (Clément Roussier) è il figlio di un ricco imprenditore, che ha salutato la sua famiglia per vivere in pieno la fede; José Del Sarte (Samuel Jouy) invece ha nel suo passato l’esperienza del carcere di Tolosa, dove è stato rinchiuso dopo aver ucciso un gangster russo. In prigione ha scoperto Dio, ed ha deciso quindi di entrare in seminario e dedicare la sua vita al Signore. Ad aiutarli in questo non semplice cammino verso la fede vi sono Padre Fromenger (Jean-Luc Bideau), il carismatico direttore del seminario, con un trascorso da prete di strada e delle idee piuttosto progressiste, e il suo aiutante Padre Dominique Bosco (Thierry Gimenez).
Attraverso le vicende di questi 5 ragazzi, la serie diretta da Rodolphe Tissot, Elizabeth Marre e Olivier Pont, di cui è in lavorazione una seconda stagione, racconta il dietro le quinte, a tratti mistico e affascinante, della Chiesa Cattolica. Tra mille dubbi e intrighi, e altrettante speranze, si affrontano quasi tutte le problematiche che oggi come ieri turbano la Chiesa. Nei corridoi e nelle stanze del seminario si vivono conflitti interiori, giochi di potere, ambizioni personali, divergenze di vedute che portano a duri confronti, che in una microsocietà come quella di una comunità religiosa, rischiano spesso di essere estremizzati a livelli pericolosi.
L’amore omosessuale tra due seminaristi
Tra le difficoltà più forti provate dai cinque protagonisti, vi è in particolare la rinuncia alla propria sessualità. Emmanuel e Guillaume sono omosessuali, tra loro nasce una forte attrazione, che li porterà in un momento di debolezza, a lasciarsi andare ad un violento e passionale rapporto sessuale sotto l’immagine del crocefisso.
1. tania ha scritto:
24 settembre 2013 alle 21:22