Ma poi, chi l’ha detto che i talk show debbano per forza finire in gazzarra? E chi ha stabilito che in un dibattito tv non possano mancare le voci imbelvite della piazza? Un’informazione alternativa, senza protagonismi né derive demagogiche, forse è possibile e un segnale positivo in tal senso l’ha offerto ieri sera Virus, il contagio delle idee, programma d’approfondimento al debutto nel prime time di Rai2. Il format condotto da Nicola Porro (esordiente a sua volta sulla seconda rete) si è dimostrato ben fatto, giornalisticamente valido ed equilibrato, sebbene ancora acerbo dal punto di vista del ritmo narrativo.
Interessante la scelta di aprire la diretta con collegamenti e notizie dall’Egitto, dove il Presidente Morsi era stato appena destituito dal suo incarico. Un esordio di respiro internazionale, insolito in un panorama televisivo ormai abituato ad incipit in medias res con battibecco incorporato. Da parte sua, Porro si è distinto per una conduzione asciutta, pacata, dallo stile quasi british, ma anche dal tentativo – non sempre riuscito – di stuzzicare gli ospiti. Smentite le attese di chi avrebbe scommesso di vedere il vicedirettore de Il Giornale nei panni di «anti-Santoro» in salsa berlusconiana: al contrario, Porro ha saputo affrontare coi toni adeguati argomenti scivolosi come i processi del Cavaliere, la tenuta del Governo Letta ed il disagio sociale provocato dalla crisi.
Nel corso della serata, tuttavia, il dibattito non è mai decollato veramente e forse questa è stata la principale debolezza della trasmissione. La preoccupazione di evitare il bisticcio tra le parti, infatti, non ha giovato al ritmo del confronto, che in alcuni momenti ha rasentato la noia: emblematico il fatto che il conduttore abbia persino fermato sul nascere un possibile botta e risposta tra Massimo Giannini e Mario Monti e, più tardi, abbia placato un applauso spontaneo in favore di Vittorio Feltri. Positiva invece la scelta di arricchire il format con collegamenti ed inchieste: nella prima puntata, in particolare, Virus ha indagato le contraddizioni del Movimento Cinque Stelle.
Il programma ha dato voce alle critiche di alcuni simpatizzanti grillini ed evidenziato la difficoltà di far seguire i fatti ai proclami elettorali. Si attende ora la replica di Beppe Grillo, che Porro ha invitato pubblicamente in trasmissione. Nella parte finale del programma, il giornalista ha condotto una vivace intervista a Marco Tronchetti Provera, dimostrandosi abile ed incalzante nel faccia a faccia: l’esperienza ad In Onda su La7 gli è subito tornata utile su Rai2.
Diversi e promettenti, quindi, gli spunti offerti dal nuovo programma di Rai2, che in vista della prossima stagione intende differenziarsi dagli altri talk show. Sfida ambiziosa, in un momento in cui il format demagogico-santoriano sembra andare per la maggiore, anche nelle sue imitazioni più maldestre. Come reagirà la pancia del pubblico di fronte al nuovo Virus?
1. Tommi ha scritto:
4 luglio 2013 alle 11:34