Che la missione sarebbe stata ardua l’avevamo capito sin da subito. Una trasmissione come Tutta la vita davanti, condotta dalla pur brava Arianna Ciampoli, al sabato pomeriggio su La7 con una controprogrammazione e temi difficili da affrontare come la perdita del lavoro e la crisi, pur veicolando la speranza di gente che si è reinventata, avrebbe avuto difficoltà per imporsi. Così dopo gli insuccessi dell’originaria collocazione (prevista per le 14 del sabato) con il programma che ha riportato una media dell’1.18% e lo spostamento nello slot delle 12.30 per il programma a sfondo sociale è stato deciso un ulteriore “trasloco”.
Tutta la vita davanti infatti cambierà nuovamente orario, oggi andrà in onda alle 18.10, e anche canale di messa in onda passando da La7 a La7d. In sostanza, farà la fine di tutti gli altri flop del canale – dal campionato italiano di basket a Mamma mia che domenica – declassati sulla rete originariamente dedicata al pubblico in rosa. A La7 dovranno fare più di una riflessione su questo fiasco annunciato e innanzitutto chiedersi per quale tipo di pubblico era stato pensato il programma, passato dal voler essere un’alternativa (prezzolata) ad Amici e (di target) a Easy Rider allo slot preserale.
Nella puntata in onda questo pomeriggio sarà ospite l’attrice Paola Minaccioni che per l’occasione interpreterà la manager di una particolare agenzia di lavoro alla ricerca del candidato ideale. Tra le storie trasmesse questa settimana per il debutto su La7d ci sarà quella di Claudio Dessì, cinquantenne di Cagliari, con un passato da macellaio e un presente da guida turistica a bordo di un’Apecar modificata e trasformata in una moderna carrozza per visitatori da tutto il mondo.
La seconda storia è quella della trentaquattrenne Chiara Lorenzetti che, dopo varie esperienze lavorative da office manager negli Stati Uniti, è tornata in Italia, a Rodengo Saiano (Bs) e insieme al fratello Marco ha fondato “Cupcake & co. Italia”, un’impresa familiare che produce le piccole “torte in tazza” tipiche della tradizione americana, che stanno spopolando anche in Italia. Infine, spazio alla storia di Fabio Bertolucci, trentenne di Casola in Lunigiana (MC) che ha deciso di diventare un fornaio produttore di pane di castagne, tipico delle sue zone, rispolverando le antiche ricette del suo piccolo paese, mettendo da parte gli studi universitari.
1. Peppe93 ha scritto:
16 febbraio 2013 alle 13:55