24
gennaio

EXTREME MAKEOVER HOME EDITION ITALIA: SI PUO’ GUARDARE

Alessia Marcuzzi

Mentre la certezza che il titolo del programma, Extreme Makeover Home Edition Italia, sia uno dei più lunghi di tutti i palinsesti televisivi c’è sempre stata, quella della data di inizio del programma, no. Sono mesi che ne sentiamo parlare. e la domanda è… ma lo rimandano sempre perché è troppo bello o perché è troppo brutto? Finalmente è arrivato il giorno della risposta. Ore 21:10 (che sta per 21:20), Canale 5. Noi il programma lo abbiamo visto e ora la risposta ce l’abbiamo. Voi no? E magari avete visto pure Roma – Inter di Coppa Italia? Peccato.

Il programma viaggia a velocità di tristezza sostenuta. Il concept è aiutare famiglie sfortunate ad avere una casa più accogliente. Insomma, la storia triste ci sta come il pecorino sulla carbonara, come un addominale su Alessandro Gassmann, uno short su Belen Rodriguez pure se adesso ha la pancia. D’altronde aiutare quelli che hanno il plasma al led e si sentono sfortunati perché non possono passare al 3D sarebbe alquanto fastidioso. La scelta della conduttrice è, come dire, sul pezzo. Dopo l’IMU è subito Alessia Marcuzzi che ci viene in mente quando pronunciamo la parola “casa”. O al massimo Roberto Carlino quello che non vende sogni ma solide realtà. Beh, Alessia ha vinto facile.

La Marcuzzi regge bene il programma. Ha studiato il format e ne ha recepito lo spirito. Si commuove anche a tratti, ma riesce comunque a mantenere l’appeal credibile di “conduttrice operaia”, senza cadere nel banale e nel coinvolgimento eccessivo, quello che, poi, a un certo punto, viene da dire: “ah bella… di quanti metri quadrati è casa tua?”. Niente faccette né voce languida, tanto per capirci. La squadra che lavora con lei è attiva, dinamica, inevitabilmente telegenica e anche un pò palestrata. C’è solo una settimana di tempo, quindi niente chiacchiere inutili. Tutti orientati al raggiungimento dell’obiettivo finale. Spostare il bus e mostrare alla famiglia la sua nuova casa.


Insomma, in una settimana la squadra, qui i componenti, di Extreme Makeover Home Edition Italia costruisce casa del nulla o ristruttura quelle esistenti. Loro dicono che si può fare. E lo ripetono parecchie volte durante il programma. Parecchie, ma mai quante sono quelle che il responsabile dell’impresa di ristrutturazione, che hai chiamato per casa tua, ti ripete che non si può fare. E solo dopo  lunghe contrattazioni finalmente anche lui dice che si può fare. Peccato che intanto siano già passati tre mesi.

A fare da contorno alla costruzione della casa, che, nella prima puntata, era tutta incentrata a mettere su un ambiente senza nessuna barriera architettonica, il viaggio a Eurodisney offerto alla famiglia, il messaggio di Paolo Bonolis, il nuovo look per i genitori, la raccolta fondi per sostenere la famiglia nelle cure mediche per il figlioletto invalido. La dose di buoni sentimenti è servita. E ci basterà per tutta la settimana.



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71 Commenti dei lettori »

Pagine: [1] 2 » Mostra tutti i commenti

1. ariel ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 11:33

Programma carinissimo, fedele all’originale, mi ha commossa in piu’ volte..ma la casa ESTERNAMENTE era “BRUTTARELLA” davvero!!!
Per l’amor di Dio, 1 milione di volte meglio di quella che avevano in precedenza, ma a me non piaceva…sembrava la casa del GF in miniatura…niente a che vedere con le villone magnifiche che tiravano su negli USA…Ma si sa, in Italia tutto questo sarebbe impossibile! Comunque, promosso!



2. MisterGrr ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 11:34

<3



3. osservatore ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 11:35

Perchè in Italia tendiamo sempre a drammatizzare tutti i format ed a renderli una cosa melensa con al centro solo la storia toccante?
Vanno tutti ricondotti al caso umano di C’è posta..?



4. Nina ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 11:38

Valeria, stavolta mi hai lasciata un po’ così. Neanche una parola sulla Marcuzzi tutta impostata per essere sin troppo fedele all’originale?



5. osservatore ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 11:41

Non si può dire che sia fedele all’originale, per racconto della storia e casa realizzata ( quindi 80% del programma)



6. Mattia Buonocore ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 11:44

@osservatore non mi dire che la versione americana non è melensa.



7. Nina ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 11:47

Sono d’accordo con Mattia, anche gli americani non scherzano e le faccette alla Barbara d’Urso sono uno scherzo in confronto alle loro espressioni contrite.



8. Vincenzo ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 11:53

La versione italiana non mi è dispiaciuta, io pensavo che l’avessero fatta molto peggio.
Personalmente avrei parlato meno del bambino malato, però alla fine la puntata, la casa, era dedicata a lui.

Poi se si viene a dire che gli americani non insistono su queste cose, si vede che non hanno mai visto una puntata di EMHE.

La Marcuzzi per me ha superato la prova… qualsiasi altra conduttrice (doveva farlo la Floppanucci) sarebbe stata esagerata… può darsi sia risultata un po’ impostata, ma mica sono tutte come la De Filippi :D



9. MisterGrr ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 11:54

La versione americana è sciroppo d’acero, a tratti inguardabile dalla falsità e dall’eccessiva compassione, non so questo…



10. gerry ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 12:06

il programma è carino, xò si sono dilungati troppo a dir sempre le stesse cose x allungar il brodo , avrei preferito vedere due puntate nella stessa serata



11. iosolio ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 12:11

Ho trovato il programma veramente piacevole! Basta con queste critiche..avreste preferito vedere repliche di fiction varie e simili???

Il risultato positivo me lo aspettavo nonostante la maggior parte era pronta a gridare al flop!

E poi chi ha guardato veramente la versione americana sa di certo che questa è molto più incentrata sul dramma della famiglia. Il tutto viene incentrato sulla storia “difficile” della famiglia.



12. Valeria Carola ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 12:15

Ciao Nina!
in realtà è l’atteggiamento della Marcuzzi l’ho proprio apprezzato. è stata misurata e impostata. altrimenti sarebbe caduta nell’errore di mostrarsi come l’eroe che ha salvato la povera famiglia…



13. Tiziana ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 12:19

Scusate, ma vogliamo credere che, con tutta la sfilza di permessi e documenti che servono in Italia per fare un lavoro edile, la famiglia in oggetto non ne sapesse niente? Lo sapevano da mesi, eccome… Chi ha autorizzato i lavori, sennò?



14. Maurizio ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 12:27

Mi è piaciuto, fedelissimi al formato originale, il fatto che si sono soffermati parecchio sul dramma è da individuare nella lunghezza della puntata, più del dobbio rispetto a quella americana, la casa non è una supervilla, ma per la versione italiana la vera fatica sono i passaggi burocratici.



15. MARCO ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 12:40

Prima di parlare bisognerebbe informarsi, la versione americana è super sdolcinata e quasi finta da quanto sia mielosa, trattano casi estremi di famiglie con grandi problemi, quindi il format è questo.
Smettiamola di dire che in Italia roviniamo sempre tutti i programmi, perchè viaggiando un po’ posso dire che la nostra tv è molto meglio di altre dove gli eccessi sono ormai la normalità.



16. pier ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 12:44

@OSSERVATORE @MATTIA BUONOCORE

il reality di Canale5 è = a qll originale….anche in America si usavano le storie strappalacrime su casi difficili e problematici…

L`unica differenza? I soldi nn sn abbastanza qui ! Infatti se li frecano ErBatman& co. in regione ecc ecc…..



17. amazing1972 ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 12:45

sxommetto che se lo avesse condotto la d’urso,tutti le avreste dato della sciacalla, che specula sulla gente sfortunata. ma a alessia si perdona tutto,compresi quei gf farlocchi e improponibili,sempre a dire che non è colpa sua



18. MARCO ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 13:01

amazing1972, dal tuo nome penso che non sei proprio piccolo, quindi dovresti farcela, il format è qusto, si aiuta una famiglia con gravi problemi dandogli una casa migliore. quindi di cosa stai parlando



19. LIDIA ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 13:10

Qui siamo abituati a pensare che sia tutta una fregatura e devo dire che l’ho pensato anche io, non avendo visto e sentito alcuna pubblicità o invito precedente ad inviare video di richiesta d’aiuto. Con che criterio è stata selezionata questa famiglia e tutte le altre? perché ormai lo spettacolo è solo da vedere giusto?



20. Sandro ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 13:28

Ma della pubblicità a bombardamento fatta con il traino commerciale di un bambino disabile nessuno ha il coraggio di parlarne? Ogni 10 secondi esce un marchio… una vergogna. E la casa? Trashland!



21. Marcolunatico ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 13:28

Ma se volessi vedere la replica in tv? Quando e dove?



22. osservatore ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 13:30

Io il format americano l’ho visto.
Trattano casi e storie difficili ma il modo è diverso…



23. ANDREA ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 13:36

E’ stato e sara’ un bel programma ovvio che vanno aiutare famiglie disagiate e con problemi non certo vanno a ristrutturare una casa in Via Montenapoleone a Milano. La Marcuzzi ha dimostrato ancora una volta di essere bravissima come lo e’ in tutti i programmi che le hanno affidate che se ne dica.
E’ stata naturale non impostata e soprattutto senza lustrini e abiti da star. Il programma e’ fedele all’originale e quindi bello auguro che oltre alla seconda puntata se ne aggiungano altre in quanto e’ un programma che merita.



24. Eugenio ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 13:58

Mah, che dire. L’ho trovato prevedibile e pieno di errori dal punto di vista della narrazione.
Regia molto basic, lontana anni luce da quelle belle regie americane, ricche di brillantezza e trovate tecniche di assoluta originalità. Ma si sa, in Italia non possiamo certo permetterci i lustrini d’oltreoceano…



25. Mimma ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 14:08

In Italia stiamo vivendo la più grande crisi del dopoguerra.
Possibile che si realizzino programmi così trash come questi?
Che si sperperino i denari in questo modo? Realizzando case modeste a povere persone che tra pochi mesi dovranno metterci mano per non vederesele crollare addosso?
Autori patetici, registi che sembrano usciti dalle regie del Grande Fratello, dove tutto è permesso, senza regole di galateo e bon ton.
Mah! Che tristezza.



26. lu85 ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 14:15

Mi è piaciuto! Alessia era perfetta. Qualche pecca:
Troppo lungo. 2 ore sono troppe, si snatura troppo il format. Se lo vogliono riproporre, o iniziano a fare format da 1 ora, o fanno 2 case a puntata.
La casa fuori sembra va quella del GF. Mi aspettavo anche un nuovo confessionale..dai su!!



27. Teoz ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 14:31

Ma certa gente dove vive??? 1 mediaset nn ci chiede il canone e quindi se vuole investire su un programma così ben venga,nn sono soldi nostri 2 i marchi ci sono com è ovvio che ci siano..si chiama product placement e serve x coprire gran parte delle spese 3 è stato meno smieloso rispetto l edizione americana



28. Sandro ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 14:44

Evidentemente ANDREA delle 13.36 o fa parte del cast o della produzione oppure ha un grado molto prossimo di parentela con le categorie di cui sopra. Prendi una famiglia disagiata e regala loro una ferrari deturpata da una sessione di tuning supertrash. Ma poi il bollo, l’assicurazione e i tagliandi di questa ferrari chi li pagherà? Quelli hanno difficoltà a comprare il pane e tu gli fai la piscina? Ma che senso ha? Uno spettacolo per Q.I. davvero davvero bassi, tutto condito, come dico nel mio post precedente da una sequela infinita di marchi in primo piano a scopo puramente commerciale. Io consiglio qualche accorgimento: 1) famiglie in difficoltà ok, ma non fate troppo leva sulle difficoltà e magari condite il tutto con autoironia al posto della lacrimuccia, 2) cercate di fare case decenti ed adatte alla vita a lungo termine, in quella di ieri sera sfido chiunque a viverci bene per più di qualche mese, 3) evitate gli sprechi inutili e limitate le spese di manutenzione,4) i progettisti trovateli più sobri e meno tronfi ed ideologici



29. Patrizia ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 14:55

EMHE non è riproponibile in Italia ed ieri sera se ne avuta la riprova. Non sono riproponibili le immagini Prima/Dopo perchè la casa non era la stessa.
Marcuzzi fin troppo brava ma il resto non convince. Non guarderò la seconda puntata.



30. Andrew ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 15:00

Leggendo alcuni commenti penso proprio che certi ascoltatori si meritano le repliche di Don Matteo a vita…
Detto questo… A me non è dispiaciuto per nulla! La Marcuzzi credo che era la più appropriata per quel ruolo, non mi è mai parsa “falsa” nell’atteggiamento, come se dovesse per forza enfatizzare la tristezza.
Concordo con chi sostiene che forse era meglio attenersi a 2 puntate di un’ora, credo che sarebbe filato il tutto più velocemente!
Vedremo come sarà la prossima puntata!



31. Sandro ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 15:07

Signor Teoz, visto che mi chiama in causa le dico che qui non si commenta né l’edizione Americana, né tutto il resto del palinsesto italiano. Stiamo commentando lo spettacolo di ieri sera. Visto che mi si chiede dove vivo, io vivo in Italia, un paese dove i giovani non possono mettere su famiglia per il caro case, dove i figli non si mettono al mondo perchè troppo cari ed impossibili da gestire. Quindi, giocare a fare Dio, a dare a caso la felicità ad una famiglia presa a casaccio, perchè fa pena e strappa lacrime (anche le mie) già mi sembra discutibile. Poi se il risultato è quello visto ieri sera il tutto è ancora più detestabile. Tutto un trionfo di quei 4 progettisti genialoidi frustrati che volevano appagare le loro fregole new age avanguardiste. Risultato: una casa orribilmente trash copia/incolla di quella del grande fratello. La palestra all’aperto dopo 2-3 pioggie non so come la ritroveranno, la corsia natatoria gli costerà circa 3-4 mila euro all’anno di manutenzione e la domotica… costi su costi. Avete avuto la vostra dose di bieca solidarietà fasulla e sciacalla in prima serata? Avete dimostrato che non fare i conti con il caro vita o che vi bevete tutto senza riflettere? Avete appuntato per bene tutti i marchi commerciali sparati per bene nei momenti di maggiore strappalacrime direttamente nel vostro cervello? Non venite a dire a me dove vivo… grazie.



32. Hakan ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 15:16

Permettetemi una battuta… dopo la pubblicità dell’activia… siamo rimasti nello stesso genere. Obiettivamente questo programma fa ……



33. marcko ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 15:33

ieri ho provato a seguirla ieri, ma appena hanno iniziato a parlare di bambini malati con problemi non ce l’ho fatta e ho subito cambiato canale…basta e avanza la versione americama, dove i casi umani sono esagerati e esasperati..
speravo ke nella versione italiana questo aspetto fosse molto ridimensionato dal momento ke abbiamo una cultura ke non spettacolarizza queste cose, ma niente, hanno intrapreso questa strada…
spero xò ke cambi..



34. Superpat ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 15:39

La Marcuzzi supera la prova che molti avrebbero rifiutato!!arriverà il momento di vederla finalmente in qualche varietà? visto che è la formula a lei congeniale!Il programma soffre per l’impossibilità di costruire una casa in muratura in una settimana e per la lunghezza!!



35. marco ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 15:43

domanda ma meglio questo o gf tutte le settimane perche non so da come vi lamentate sembra l unica cosa che abbiate in mente… detto questo non mi pare che qualcuno si sia lamentato dei diecimila euro che gli hanno dato, scusate se è poco, comunque la casa non sara bellissima fuori pero mi pare fosse senza muffa e a prova di sedie a rotelle dentro… la piscina puo anche essere discutibile come i costi che ci saranno dietro la casa pero provate ad andare a chiedere ai valletta cosa ne pensano…. direi meglio questo che tutti quei reality show.
ps i marchi che vedete sono quelli che pagano la baracca quindi non vi lamentate che la scritta *programma con inserimento di prodotti fini commerciali * compare



36. matteo quaglia ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 15:44

il format e’ lo stesso di quello americano , quindi non mi si vengano a raccontare storie che in italia drammatizziamo tutto perche’ il programma e’ quello , essendo per l’italia un test e’ normale che occupino una serata con una storia sola , se giovedi prossimo ci diranno , ne faremo altre puntate allora potranno pensare a farne anche 2 in una sola sera



37. shiver ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 15:59

Mi dispiace ma il format l’ hanno rovinato, lo ripeto e straripeto. Mi è capitato di vedere più volte la versione americana, non sono un fan di questo format ma ero curioso di vedere in Italia come sarebbe stato ripreso. Soprattutto perchè in America possono abbattere le case completamente e ricostruirle non in muratura ma in legno o prefabbricati.

Mattia, Nina e pier mi dispiace ma il format americano sicuramente anch’ esso affronta i problemi delle famiglie, ma è proprio l’ approccio che è diverso, il modo in cui vengono raccontati e spiegati, già il fatto che duri solamente un’ ora mentre ieri la Marcuzzi mi pare abbia finito verso le 23 e 30 quindi 2 ore e mezza la dice lunga su come abbiano insistito sulla storia della famiglia e i problemi del ragazzo.



38. federico ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 16:07

il format era identico a quello americano, troppo.
con la differenza che quando il bus si sposta per mostrare la nuova “casa dei sogni” gli americani piangono di gioia e meraviglia, gli italiani lacrimano sconcerto e disgusto.

quella casa era terribile, piccolissima, di cattivo gusto, progettata male. quel giardinetto-piscina-palestra all’ aperto nel giro di due settimane sarà ridotta allo stato di palude insana infestata di erbacce.
per non parlare degli interni microscopici (la cameretta dei bambini di 9mq senza aperture, con finestrelle al soffitto! la suite matrimoniale senza armadio e cassettone ma con una RIDICOLA vasca circolare in legno e un enorme lavandino ai piedi del letto!) con colori e materiali usciti direttamente dalla casa del grande fratello.
ignobile.



39. Andrew ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 16:28

Che molte scelte falte dai progettisti fossero quantomeno discutibili credo che siamo d’accordo (una su tutti la palestra all’aperto, della serie usatela da giugno a settembre e pregate che gli atrezzi resistano…!).
Per il resto copio un commento che ho scritto su un altro articolo su DM riguardo EMHE riguardo le critiche sulle dimensioni della casa:
“A tutti quelli che dicono che dovevano fare la villona stile americano, che dovevano mettere più camere, che dovevano togliere la piscina e allargarsi con la casa ecc, ricordo che siamo in Italia!!! Ma secondo voi qui da noi uno prende e costruisce come vuole? Per ogni minima fesseria dobbiamo stare dentro tantissimi vincoli regolati dal piano regolatore comunale e da altri vincoli imposti dallo Stato!
Il grosso di un progetto del genere non è nè pensare nè costruire la casa, è tutto il procedimento e le scartoffie che ci sono dietro! E ve lo dice uno che sta proprio in questo settore…”



40. teoz ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 16:32

@Sandro… -.-! Non ho certo bisogno che tu venga a raccontarmi la situazione sociale in cui vive il paese x motivare il tuo disprezzo verso la trasmissione trasmessa ieri sera. Io non ci guadagno nulla a difenderla ma ti dirò che insisterò a farlo. Primo perchè hanno sistemato la CASA! Hanno aggiunto fronzoli, o dettagli tralasciabili ma hanno reso dignitoso l’interno (dove prima mancavano anche le porte).Secondo EMH non vuole fingere che la crisi non ci sia ma ha dato la possibilità ad una famiglia bisognasa di avere una casa a portata di bambino. Si sta comodi dietro ad una scrivania a scrivere “ma qui ma li ma la palestra”, alla fine Mediaset ha messo i suoi soldi x ristrutturare quella casa. Appare un pò eccessiva pazienza. Sempre meglio di dove stavano prima. Se la palestra nn gli interessa la venderanno. Se la casa non gli piace la venderanno e prenderanno cmq più soldi di quanti potessero prenderli prima del restauro.
Ultima cosa i casi selezionati sono stati estratti dopo una richiesta ai comuni d’Italia che potevano segnalare situazioni di famiglie disagiate.
Ultimissimo Mediaset nn chiede il canone e ha speso soldi suoi. Anche faceva 10% si share li ha comunque spesi. Quindi a te in tasca non ha rubato nulla.



41. andrea ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 16:35

Caro Sandro sono ANDREA delle 13.36, che tristezza il tuo commento, non ha ne capo ne coda tu parli per frasi fatte e ti elevi a predicatore. AIUTO, sei molto retorico e ovvio. Il Q.I. e’ come molte cose soggettivo una cosa intelligente per te puo’ essere la piu’ cretina per me e viceversa ma non mi permetterei di pensare che il tuo Q.I. e’ inferiore o superiore al mio. Limitati a scrivere se un programma ti piace o meno e cosa ti e’ piaciito o cosa non ti e’ piaciuto ed evita di giudicare i commenti altrui. Io ho solo scritto che ovvio che aiutino una famiglia bisognosa e non una agiata ma non mi sono permesso di scrivere qualcosa in merito agli altri commenti che mi limito a leggere e a giudicare solo in me. Alla prossima



42. matteo quaglia ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 16:36

e grazie al cavolo federico che era uguale a quello americano , il programma si chiama extreme make over



43. osservatore ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 16:36

Mattia, Nina e pier mi dispiace ma il format americano sicuramente anch’ esso affronta i problemi delle famiglie, ma è proprio l’ approccio che è diverso, il modo in cui vengono raccontati e spiegati, già il fatto che duri solamente un’ ora mentre ieri la Marcuzzi mi pare abbia finito verso le 23 e 30 quindi 2 ore e mezza la dice lunga su come abbiano insistito sulla storia della famiglia e i problemi del ragazzo.
—-
concordo con shiver, sicuramente



44. osservatore ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 16:39

I 10000 euro donati serviranno al ragazzo o per fare manutenzione della casa…?
( scelte discutibili tra piscina,attrezzi, vasca da bagno, per non parlare della misera cameretta per 3 ragazzi di cui uno disabile)



45. Davide Maggio ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 16:43

osservatore: beh, ora basta.



46. federico ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 16:54

teoz:
- nella cameretta dei piccoli potevano mettere delle vere finestre invece di quelle finestrelle al soffitto? e magari non sprecare metri quadrati per quella sala giochi?;
- nella camera matrimoniale potevano mettere un armadio e un cassettone, invece di un enorme vasca in legno circolare e un lavandino ai piedi del letto?
accorgimenti elementari che avrebbero reso quella roulotte (ooops volevo dire casa) molto più confortevole e pratica.
hanno voluto proporre il sogno, mettere una famiglia a vivere nel bunker del grande fratello 13? liberi di farlo. rimane il dubbio che tutti quei soldi potevano essere spesi molto meglio e con maggiore profitto in un progetto più oculato e meno idiota.



47. Sandro ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 17:02

Caro Andrea, mi limito a scrivere quello che ritengo opportuno… se non accetti la mia critica mi sa che chi si erge a predicatore non sono io… comunque piantiamola con queste sciocchezze da flamers fancazzisti, ok? Una persona che si beve quelle cose viste ieri sera, senza porsi le giuste domande ha un Q.I. basso. E’ un dato di fatto… Quello è il trionfo del buonismo interessato degli “uomini del fare”. Non abbiamo imparato niente dalla nostra storia recente, lasciamelo dire. Poi possiamo continuare benissimo all’infinito.



48. osservatore ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 17:07

Bè, c’è gente che in questo stesso post si sta scannando e guardi i miei 4 commenti? :-D
Mi spiace per questa ossessione. Non capisco da dove nasca…



49. federico ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 17:10

sandro quanto hai ragione.
un programma del genere è per decerebrati, barbara d’ urso al posto di alessia marcuzzi non avrebbe fatto una piega. il livello quello è: tv trash del dolore.
mi rattrista che in italia ci siamo ridotti a importare formule del genere. in america va in onda da dieci anni e proprio quest’ anno è stato (finalmente!) chiuso.
spacciarlo per qualcosa di “fresco” e “originale” oggi fa proprio ridere e smaschera tutti quegli osservatori interessati e tifosi di mediaset che si annidiano in questo blog (ma non solo). se vi piace una robaccia simile siete messi male, ma proprio male … :-S



50. Sandro ha scritto:

24 gennaio 2013 alle 17:14

Mi sa che i miei sospetti, che qui scrivano persone vicine a mediaset sono fondati. Che vuol dire Mediaset ha messo i soldi? I soldi li mette qualche banca che finanzia il programma, è tutto un budget ed alla fine dell’anno si fa un bilancio tra i costi e gli introiti dalle sponsorizzazioni, e si restituiscono alla banca. In tutto questo gli unici a pagare il conto siamo noi quando compriamo i prodotti sponsorizzati. Cosa pensi che mediaset faccia beneficienza? Innanzitutto ho visto alcune cose inadatte ad un bambino disabile… una scala senza ringhiera addirittura, poi quella piscina io credo sia più un pericolo che un beneficio per il ragazzino, come anche quella “palestra”. Vogliamo parlare poi della vasca in camera da letto? O della stanza segreta? Tutte cose molto utili. Molto più utili a far godere i 4 progettisti frichettoni che non per far vivere bene la famiglia. E poi onestamente, se volessero vendere, tu te la compreresti quella casa? Non facciamo i fessi, ve ne prego. Fargli una bella casa invece del santuario del chitch non sarebbe stato meglio? Di sicuro molto più istruttivo per gli italiani…



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