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Quella di ieri, è una di quelle notizie che credevi non sarebbero mai arrivate: “è morto Mike Bongiorno“.
Quando siamo stati informati della notizia eravamo increduli ed abbiamo pensato, e sperato, ad uno scherzo di pessimo gusto. Ma purtroppo i monitor di SkyTg24 posizionati nei nostri uffici e nelle nostre case ci disilludevano.
E così se n’è andato un pezzo della nostra televisione che dopo il rammarico per il mancato rinnovo del contratto con Mediaset e per la mancata telefonata di Silvio Berlusconi, aveva ritrovato tutto il suo entusiasmo per la nuova avventura con il “Rischiatutto” di Sky, che lo avrebbe da qui a breve visto nuovamente protagonista, pioniere di una nuova era, ancora una volta. E Mike era felice, come abbiamo appreso da fonti vicine al presentatore. In molti avranno pensato che Mike fosse vecchio, che non avesse nulla di cui lamentarsi, che dovesse andare in pensione e lasciare spazio ai giovani godendosi i propri soldi e vivendo tranquillo, senza l’ansia e la smania di apparire e la paura di essere dimenticato. Ma era necessario trattarlo con maggiore rispetto, perché senza Mike non ci sarebbe la televisione, tanto più quella commerciale e probabilmente non ci sarebbe nemmeno un pezzo della storia di questo Paese.
In questo post non abbiamo intenzione di fare l’elenco delle trasmissioni, dei premi, delle copertine, dei Telegatti che hanno segnato la vita di Mike Bongiorno, ma vogliamo lanciare una proposta. Qualcosa di concreto da affiancare alle dichiarazioni più o meno ipocrite dei tanti che, intervistati, diranno quanto Mike fosse bravo, bello e buono, gli stessi che lo hanno liquidato con una frase come “lo lasciamo libero di andare dove riceverà la proposta migliore, non legandolo a nessuna esclusiva”.
Il nostro è un appello. Un appello che lanciamo all’amministrazione di Cologno Monzese affinché Viale Europa, il viale che ospita i grandi palazzi Mediaset, venga intitolato a Mike trasformandosi in “Viale Mike Bongiorno”. Così da legare indissolubilmente quel nome a quei luoghi che hanno visto nascere e crescere la tv commerciale grazie a colui che quest’oggì se n’è andato.
Lo speriamo di cuore, come speriamo che Mike da lassù possa sentire il grazie che tutta l’Italia gli deve.
1. Giosino ha scritto:
9 settembre 2009 alle 08:16